Era tutta la sera che non uscivo dalla mia camera, non volevo incontrare Will un'altra volta.
Dopo ciò che gli dissi volevo solo avere del tempo per me, non potevo perdonarlo, mi aveva mentito, aveva cercato di uccidere mio padre e, dopo aver perso la lucidità, anche me.L'unica cosa che mi bloccava dal separarmi per sempre da lui era l'amore che provavo nei suoi confronti. Diavolo! Odiavo queste emozioni contrastanti, non mi facevano mai prendere la giusta decisione.
Bussarono alla porta, era mia madre.
-Ehi tesoro, è pronta la cena.- disse.
-Non ho fame mamma.- risposi senza guardarla.
La conversazione finì lì, fortunatamente lei riusciva a capire ciò che stessi passando e quindi se ne andò senza insistere. Volevo stare per conto mio ma evidentemente il destino non aveva i miei stessi piani. Bussarono di nuovo alla porta.
-Ho detto che non ho fame.- replicai con tono duro.
-Peccato dovrai mangiare per forza.- non appena sentii la voce di Will mi si gelò il sangue.
Mi voltai verso di lui e gli domandai: -Che ci fai tu qui?-
-Ho fatto un patto con il Diavolo, ricordi? A quanto pare anche il prepararti da mangiare vuol dire "tenerti al sicuro".- rispose lui accennando un sorriso.
-Poggia pure il piatto lì, quando esci chiudi la porta grazie.- dissi spostando lo sguardo su un qualsiasi altro punto della stanza.
-No.- ribattè Will.
-Come scusa?- chiesi voltandomi di nuovo verso di lui incredula di ciò che avesse detto.
-Non ho intenzione di chiudere la porta, perché io non me ne andrò.- disse.
-Will io non credo...-
Non feci in tempo a finire di parlare che mi interruppe.
-So di aver sbagliato, mi dispiace ok? Ma vorrei che tu capissi che non posso, anzi non riesco a starti lontano, e non per l'accordo fatto con tuo padre, ma perché ti amo Blair!-
Quelle parole riecheggiavano nelle mie orecchie come se ci fosse un eco infinito, non sentivo pronunciarle da così tanto tempo che dovetti ammettere a me stessa quanto ne avessi bisogno.
-Will...- sussurrai.
-Io ti amo.- ripetè per poi avvicinarsi a me di qualche passo.
-Perdonami per tutto quello che ho fatto, ricominciamo da capo, non sbaglierò di nuovo.- continuò posando una mano sulla mia guancia com'era suo solito fare.
Non risposi, cercavo di evitare il suo sguardo ma fu inevitabile. Lo desideravo, lo desideravo troppo.
-Fanculo.- disse per poi fiondarsi su di me.
Prese il mio viso tra le mani con forza ma allo stesso tempo senza farmi male. Fece unire le nostre labbra ed io non potei fare altro che ricambiare il bacio, quel singolo gesto d'amore e di mancanza, si trasformò in un bisogno, il bisogno di unirci, il bisogno di sentire il nostro contatto che ormai mancava da tempo.
Si distese lentamente su di me sorreggendosi sulle sue braccia, i nostri corpi aderirono e le nostre labbra non smettevano di cercarsi.
Qualcuno bussò alla porta e a malincuore io ed il mio amante dovemmo separarci momentaneamente.
-Vado io, tu resta a letto.- disse Will dandomi un bacio sulla fronte.
Sorrisi spontaneamente, poi lui si alzò ed andò ad aprire. Era Lucifero.
-Che ne dite, venite a festeggiare?- chiese mio padre cercando di accennare un sorriso palesemente forzato.
-Festeggiare cosa?- domandai io alzandomi dal letto.
-La vostra riunificazione.- rispose mia madre facendoci l'occhiolino sbucando da dietro mio padre.
Io e Will eravamo rimasti a bocca aperta ed i miei genitori chiusero la porta lasciandoci soli.
-Chissà se ci hanno sentiti.- disse lui ridendo.
-Dallo sguardo di mio padre sembrava proprio di sì.- dissi ridendo anch'io per poi sedermi nuovamente sul letto.
Will mi prese per mano e mi fece alzare nuovamente.
-Allora, vediamo un po' cosa ti puoi mettere.- disse tra se e se aprendo l'armadio in cerca di qualche vestito.
-Da quando ti piace scegliere cosa io debba indossare?- chiesi avvicinandomi a lui.
Prese dei jeans skinny semplici e una felpa nera, li posò quasi sul bordo del letto e poi, con passo svelto, andò verso la mia scrivania e prese la mia spazzola. Iniziò a pettinarmi i capelli e poi mi rispose: -Ho passato così tanto tempo lontano da te che ho intenzione di recuperare tutto, voglio godendomi ogni singolo secondo che ho a disposizione con te.- disse lui come se mi avesse letto nel pensiero. Sorrisi.
Mi avvicinai a lui e lo strinsi forte a me, mi era mancato davvero tanto, non smetterò mai di dirlo.
Mi vestii in fretta, legai i miei capelli in una coda alta e, prendendo per mano Will, uscii dalla mia camera.
-Quando avremo un po' di tempo per noi mi dovrai raccontare tutto ciò che mi sono perso.- disse il mio bel Vampiro facendo scendendo scalino.
Sorrisi ed annuì.
Una volta arrivati in sala da pranzo vidi tutta la mia famiglia raggruppata. Stavano guardando qualcosa ed io volevo sapere cosa.
-C'è una sorpresa per te.- disse mia madre voltandosi verso di me con una faccia mista tra preoccupazione e stupore.
La mia famiglia si spostò e vidi una persona che mai avrei pensato più di rivedere. Andrew.
All'inizio non capii il motivo della sua presenza ma senza pensarci non gli diedi neanche il tempo di fiatare che appena lo vidi gli saltai addosso.
-Che ci fai qui?- gli domandai con la mia testa nell'incavo tra il suo collo e la sua spalla.
Andrew non rispose, si staccò leggermente da me e mi baciò come mai aveva fatto prima d'ora.
Mi staccai da lui e mi voltai subito verso Will, aveva gli occhi pieni di rabbia e per cercare di contenere la sua rabbia serrava i pugni facendo diventare le sue nocche completamente bianche.
La sua pazienza terminò e senza indugiare si buttò su Andrew e da lì iniziò un vero e proprio disastro.
________________
26 Febbraio 2021, 13:44
Eccomi di nuovo, la storia piano
piano sta per terminare, vi
ringrazio per il piccolo successo
che questo libro sta avendo.
Buona lettura...💙
STAI LEGGENDO
The Three L
FantasyBlair, 17 anni, è una splendida ragazza dai capelli bianchi, lunghi, lisci e gli occhi del medesimo colore che facevano invidia al mondo. La protagonista, a causa dei lunghi viaggi lavorativi dei suoi genitori è costretta a vivere a Sheffield con il...