Arrivammo in camera mia e rimasi sorpresa quando vidi che tutte le mie cose erano sotto sopra.
-È stato Lucifero.- disse Andrew. -Sperava di trovare qualcosa che potesse farti uscire da, come lo definisci tu?- chiese poi.
-Mondo parallelo.- risposi.
Iniziai a mettere a posto le cose della camera senza prestare attenzione ad Andrew, odiavo vedere quel disordine anche perché non avevamo un posto dove sederci. Buttai alcune delle cose rotte nel cestino e, dopo aver sistemato gran parte della camera, finalmente diedi attenzione al ragazzo che avevo accanto a me.
-Allora, di cosa devi parlarmi?- chiesi curiosa sedendomi nervosamente sul mio letto.
Il suo sguardo si fece cupo e i suoi occhi persero la luce che tanto amavo.
-Sai che sono morto?- domandò abbassando lo sguardo ed io annui incitandolo a continuare.
-Sono qui solo perché tu, essendo l'angelo della morte, hai il compito di decidere se la mia Anima merita di trovare la pace andando in paradiso oppure di patire le pene dell'Inferno.- disse triste.
Dovevo scegliere se il mio ragazzo dovesse andare in paradiso e accettare il fatto di non poterlo più vedere oppure averlo al mio fianco per sempre ma costringendolo ad una punizione eterna.
-Lamìa, mi stai ascoltando?- disse Andrew richiamando la mia attenzione.
Annui con il capo e mi voltai verso di lui.
-Non so neanche come si faccia e...-
Non riuscii a finire di parlare che i miei occhi iniziarono a far uscire le lacrime che ormai uscivano abitudinalmente.
Odio il fatto di essere diventata così emotiva.
Andrew provò ad abbracciarmi ma in preda all'ansia scappai dal castello.
Il ragazzo provò a chiamarmi ma mi allontanai talmente veloce che in poco tempo mi ritrovai così tanto lontana da non riconoscere più il posto in cui mi trovavo, c'era solo una stradina fatta di breccia.
La riconobbi, era la stessa stradina che vidi prima.Non sapevo se fosse sicura o meno, così esitai.
Pensai a fondo e mi resi conto che, come aveva detto Andrew, sono l'Angelo della Morte, cosa potrà mai capitarmi?Mi incamminai verso un posto a me ignoto.
Erano circa cinque minuti che vagavo e finalmente vidi un piccolo lago che al posto dell'acqua conteneva sangue, non mi scandalizzai ovviamente perchè ormai avevo capito che questa era una cosa molto comunque, anzi, c'era solo sangue qui.
I miei pensieri vennero interrotti da rumori strani, sicuramente provenienti da qualche strano animale. Nell'aria c'era un cattivo odore, ero curiosa di sapere da dove provenisse, così girai per quel bosco fin quando non trovai la causa di quel fetore. Diversi corpi malandati erano proprio lì davanti a me che si lamentavano, sembravano che stessero provando un dolore insopportabile, molti di quei corpi erano privi di vita, mentre altri sembravano star patendo le reali pene dell'Inferno.
È questo ciò che passano le anime che si trovavano qui?E se per il mio stupido egoismo dovessi costringere Andrew a tutto questo dolore?
Sentii afferrarmi la caviglia e sobbalzai, uno dei corpi stava stringendo la sua presa su di me, non era così, forse a causa delle poche energie che ormai aveva in corpo. Stava chiedendo aiuto e non sapendo cosa fare scappai come ormai ero solita fare.
Aprii le mie ali e spiccai in volo, in poco tempo tornai al castello, finalmente ero pronta a dire ad Andrew la mia scelta.
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21 Giugno 2020, 00:37
Scusate l'assenza, ma per diversi
motivi non ho potuto aggiornare,
in questi giorni recupererò il
tempo perso ma nonostante tutto
vedo che la storia continua a
piacervi, grazie a tutti!
Buona lettura❤️
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The Three L
FantasyBlair, 17 anni, è una splendida ragazza dai capelli bianchi, lunghi, lisci e gli occhi del medesimo colore che facevano invidia al mondo. La protagonista, a causa dei lunghi viaggi lavorativi dei suoi genitori è costretta a vivere a Sheffield con il...