Di scatto aprii gli occhi.
All'inizio vidi tutto sfocato e poi una luce accecante mi fece chiudere le palpebre.
Cercai di aprire gli occhi e lentamente ci riuscii, misi a fuoco e notai di essere in infermeria, più precisamente quella della scuola, come lo sapevo? Ruben mi ci aveva portata durante il suo giro.
Cercai di alzarmi ma fu inutile, mi sentii debole.
Mi guardai intorno ed il mio sguardo si posò sopra una parete bianca di fronte a me, e ciò che stavo osservando mi spaventò.
Riuscivo a vedere ogni singola crepa, anche quella più piccola, percepivo la ruvidezza del muro pur non avendolo toccato.
Come Diavolo facevo?
Non riuscendo a darmi una risposta cercai di pensare ad altro iniziando a farmi domande su domande, del tipo...perché sono qui?Prima ancora di poter metabolizzare il tutto sentii due passi uniti al battito di due cuori provenire dall'esterno della stanza.
Mi alzai dal letto staccando le flebo che avevo infilate nelle vene, presi una delle aste metalliche ed aspettai che chiunque ci fosse dietro quella porta uscì fuori.
Si aprì e quando vidi Will tirai un sospiro di sollievo, però poi mi ricordai di tutto ciò che era successo.
Senza pensarci due volte lo spinsi contro il muro e l'afferrai al collo con la mano destra sollevandolo di qualche centimetro dal suolo.
-Da quanto tempo sono qui?- chiesi a Will infuriata.
-Una settimana.- rispose a fatica a causa della presa che avevo su di lui.
-Che ci facevi con lei?- gli chiesi diventando sempre più furiosa.
Abbassò lo sguardo ed io allentai la presa solo per farlo parlare.
-Lei è la persona che ha fatto sì che io mi trasformassi in Vampiro.- disse guardandomi negli occhi. Poi continuò. -Nonostante i miei genitori lo fossero io ero nato umano, ero uno sbaglio per loro così un giorno mi portarono da lei. Usò una magia non consentita per trasformarmi ed insieme al Vampirismo mi fece diventare anche il più forte della mia specie, così da prendere un giorno il posto di mio padre.-
Mi guardava con sguardo sincero, ma non mi importava.
-Tu mi hai lasciata sola.- dissi con il respiro affannato.
Scaraventai Will a terra e quando uscii vidi un dottore che stava origliando e nel mentre prendeva appunti.
Il blocco degli appunti prese fuoco e mi sentii soddisfatta.
-Come hai fatto? B...bisogna pronunciare le p...parole.- disse il dottore balbettando incredulo.
Senza dargli alcuna risposta me ne andai e mi diressi verso la sala da pranzo.
Entrai e vidi la stessa immagine di una settimana fa, mille luci sospese in aria che illuminavano la stanza. L'odore di cannella si iniziava a sentire appena si varcava la soglia.
C'erano nove tavoli rotondi disposti per tutta la sala, su ogni tavolo c'era un cartello piccolo al centro, quando venni qui la prima volta feci fatica a leggere i nomi, ma ora sembrava un gioco da ragazzi.
Ecco il riassunto della spiegazione di Ruben:
Sul primo tavolo c'era scritto Fate ed Elfi.
Gli Elfi erano proprio come nelle favole, capelli lunghi e lisci, orecchie a punta e allungate all'estremità. Indossavano toghe di varie tonalità tra cui verde, viola e blu.
Mentre le Fate avevano capelli dai colori stravaganti, rosa, blu, porpora, verde e tanti altri. Avevano un paio di ali del medesimo colore dei capelli, le uniche cose che cambiavano di colore erano i vestiti attillati.Sopra ad un altro tavolo era presente il nome Valchirie. A quanto pare erano tutte donne.
Molte di loro avevano un elmo sul loro capo, ed altre un'armatura, non so bene che potere avessero.Ad un tratto un vento mi scompigliò tutti i capelli e mi accorsi che accanto a me era appena passato un gruppo di Vampiri che si posizionò su un altro tavolo circolare.
Avevano tutti uno stile abbastanza cupo, ma alcuni si differenziavano.Un tavolo ospitava i Demoni.
Solo che loro a mio contrario avevano la pelle di colore rosso pallido, i capelli erano bianchi e neri, mentre le ali erano grigio cenere.
E notai che loro code erano leggermente più corte della mia.C'era il tavolo delle Streghe e degli Stregoni. Che ovviamente non avevano bisogno di descrizioni.
In lontananza vidi un tavolo con ragazze e ragazzi, non riuscendo a capire quali creature fossero lessi il nome.
Erano Banshee e Farshee.
Ne avevo già sentito parlare, erano creature capaci di frantumare vetri e pareti, o addirittura uccidere con il semplice suono della loro voce. Avevano un potere maestoso, meglio non sottovalutarli.Mi voltai ed un mucchio di ali bianche stavano volando su di me, gli Angeli.
Loro erano esseri gentili, onesti e non mentivano mai, erano definiti "perfetti" perchè non sbagliavano e prendevano sempre decisioni giuste, erano la bontà sotto forma di persona.Dopo vari minuti finalmente vidi entrare Ruben, gli andai incontro e lo salutai. Era seduto con dei suoi amici, a quanto pare lui era un Licantropo.
Subito pensai che forse lui poteva conoscere mio fratello ma scacciai subito quel pensiero dalla mia testa, non sarebbe stato il modo migliore per fare amicizia.
Mi presentò alcuni dei suoi amici, Ash, Madison e Luke, erano molto simpatici ma non erano il genere di persone che frequentavo.
Poco dopo Ruben mi indicò un gruppo di persone e disse -Loro sono gli Ibridi, quello è il tuo tavolo da oggi in poi, attenta ad alcuni di loro, sono parecchio irascibili.-
Era il posto perfetto per me!
Mi fece l'occhiolino e mi avviai verso "il mio gruppo"
________________
02 Maggio 2019, 00:41
Finalmente sono riuscita a
finire questo capitolo, lo so è
molto descrittivo, ma volevo
darvi un'idea delle creature
presenti nel mio racconto.
Buonanotte💫
![](https://img.wattpad.com/cover/185640710-288-k93422.jpg)
STAI LEGGENDO
The Three L
FantasyBlair, 17 anni, è una splendida ragazza dai capelli bianchi, lunghi, lisci e gli occhi del medesimo colore che facevano invidia al mondo. La protagonista, a causa dei lunghi viaggi lavorativi dei suoi genitori è costretta a vivere a Sheffield con il...