Venni svegliata da dei pesanti colpi sulla porta.
Sobbalzai. Uscì dalla vasca cercando di fare meno rumore possibile, con un gesto di mani mi vestii ed asciugai in un secondo, usai la mia magia per poter vedere attraverso la porta ma prima che potessi fare ciò essa si aprì.Presa alla sprovvista tirai un calcio a chiunque volesse entrare senza il mio permesso, chiusi gli occhi cercando di concentrare tutta la forza che avevo in quel gesto ma il mio attacco venne bloccato. Quell'essere afferrò la mia gamba e mi tirò a se, cercai di staccarmi ma quando aprii gli occhi vidi che davanti a me c'era l'uomo che tanto aspettavo di riabbracciare.
Vidi Will sorridermi.
Lasciò delicatamente la presa che aveva sulla mia gamba e posò le sue mani sui miei fianchi.Iniziò a mancarmi l'aria, le mie gambe tremavano e sentivo che diventavano sempre più fragili.
-Ti sono mancato?- domandò lui facendomi quasi cadere a terra.
La sua voce...
Così dolce e rassicurante mi provocò un groppo in gola, non riuscivo a parlare e il mio viso si stava pian piano inondando di lacrime.Stavo per stringerlo tra le mie braccia quando qualcosa scattò nel mio cervello.
Era qui per attaccarmi.
Con ancora le lacrime agli occhi mi misi in posizione di attacco e lui cambiò sguardo, non era più sorridente, sembrava quasi preoccupato.-Perché vuoi farmi questo?- urlai.
-Blair...ti prego lasciami spiegare.- disse lui tenendo un tono di voce piuttosto pacato.
Mise una mano davanti a lui come per incitarmi a stare calma.
-Sei stato impossessato da un Demone? Cosa vuoi da me? Perché hai preso il suo corpo?- domandai piangendo in preda alla disperazione.
-Ehi...sono io, sono Will.- rispose lui avvicinandosi a me lentamente.
-Non mentire! Will è morto.- dissi facendo un passo indietro.
L'uomo davanti a me usò la sua velocità da Vampiro e si posizionò dietro di me posando delicatamente le sue mani attorno alla mia vita, purtroppo il mio cuore ebbe la meglio sulla mia forza di volontà, cedetti al suo tocco, ogni muscolo del mio corpo si rilassò e mi lasciai andare a quella sensazione di cui avevo realmente bisogno.
-Blair, voglio che tu sappia che tutto quello che ho fatto, l'ho fatto per mia sorella.- iniziò a raccontare lui ma io lo fermai.
-Sei davvero tu?- gli chiesi voltandomi, lui annuì.
Posai la mano sinistra sul suo petto e lui aumentò la presa che aveva su di me, alzai lo sguardo ed i nostri occhi si incrociarono di nuovo.
Il mio cuore ormai era abituato a perdere i battiti ogni qualvolta che lo vedevo, osservai attentamente le sue iridi, avevano di nuovo quel luccichio che tanto amavo.Volevo fidarmi, così gli credetti.
-Non riesco a capire, come fai ad essere qui?- chiesi confusa.
-Tuo padre ha lavorato sodo per potermi permettere lo stesso privilegio che ha dato a Caroline.- rispose posando la sua mano sulla mia.
-Hai fatto un patto con il Diavolo? E cosa potresti mai offrirgli se ha già la tua anima?- domandai staccandosi leggermente da lui nonostante il mio cuore implorasse di non farlo.
-Devo prendermi cura di te.- rispose serio.
-Devi prenderti cura di me?- chiesi non sicura di ciò che stesse dicendo.
-Ho dovuto superare una prova, ma questo te lo spiegherò dopo, ora devo fare una cosa molto più importante, non riesco più a resistere.-
Will non finì di parlare che si fiondò sulle mie labbra. Quell'emozione, quella dannata emozione, mi era mancata così tanto, i miei occhi, seppur chiusi, si riempirono di lacrime. Il mio cuore batteva all'impazzata e sentii il suo fare lo stesso.
Non riuscivo a respirare, non saprei neanche descrivere questo tipo di sensazione, ogni parola che potesse venirmi in mente sarebbe stata troppo riduttiva.Mi era mancato così tanto quel contatto con la sua pelle, lo strinsi a me ma un dolore lancinante alla testa mi costrinse ad interrompere il bacio.
-Forse dovresti riposare, credo che il recuperare tutte quelle lezioni e l'avermi incontrato sia stato un po' troppo per te.- disse accennando un sorriso.
Di colpo sentii Will afferrarmi la mano e con la sua fantastica velocità mi porto nella mia camera.
Chiusi la porta dietro di noi e mi buttai sul letto.-Mi sei mancato Will.- sussurrai voltandomi leggermente verso di lui.
-Fammi posto.- rispose lui facendomi cenno con la testa. Mi spostai leggermente per farlo sedere.
Prese posto e disse: -Sai, all'inizio uscivo con te solo per vendicare mia sorella, volevo farti del male per far soffrire Lucifero, ma come ben sai alla fine il piano cambiò.-
-Will, io davvero non credo di poter sentire ancora questa storia.- dissi quasi in un sussurro.
-Ti prego...lasciami spiegare.- rispose Will accarezzandomi dolcemente il volto.
Non risposi, mi limitai a lasciarlo parlare.
-Io mi sono realmente innamorato di te, non ho mai avuto l'intenzione di toccarti, ma ciò che tuo padre aveva fatto a mia sorella...erano secoli che aspettavo il momento di vendicarla, non potevo mandare tutto a monte solo perché lui è tuo padre.-
Continuai a non rispondere e lui disse: -Ho visto che porti ancora la collana...lo pensavo davvero.-
-Cosa?- domandai non capendo a cosa si riferisse.
-"Ti dono qualcosa di bello per farti capire che tu lo sei 100 volte di più", lo pensavo davvero.- ripetè poi Will.
Mi alzai e senza pensarci gli diedi un dolce bacio nel quale riuscii a racchiudere tutto ciò che provavo per lui.
Poco a poco Will finii di raccontarmi cosa fosse successo ed io l'ascoltai attentamente.
-Sono tornato una settimana fa dal regno degli Inferni e devo ammetterlo, prima di tornare lucido ho tentato di uccidere tuo padre, di nuovo. Questa volta però si limitò a fermarmi, mi spiegò bene cosa fosse successo e così arrivammo ad un accordo. Vivevo in un'infinita tortura in cui vedevo te stare male, cercavo ogni volta di salvarti ma non ci riuscivo mai. Rivivevo ogni giorno il momento della mia morte, con l'unica differenza che al mio posto c'eri tu ed io non riuscivo mai a salvarti perché preferivo vendicarmi per mia sorella.
Un giorno, non so cosa sia cambiato, ma ero stanco di vederti soffrire così decisi che avrei dato tutto per te, anche la mia vendetta. Fu quello il momento in cui tornai in vita.
Io e la tua famiglia ne abbiamo parlato e crediamo che sia un test per far redimere le anime, nessuno ci era mai riuscito prima d'ora, quasi tutti hanno preferito diventare schiavi di tuo padre piuttosto che soffrire quelle pene. Ora Caroline è tornata a soffrire cercando di superarlo anche lei ma c'è una piccola particolarità, appena entrerà nel suo Inferno personale non ricorderà che sia un test.-Tutte queste informazioni mi incasinarono la testa, Will stava aspettando silenziosamente che io dicessi qualcosa ma le uniche parole che mi vennero in mente furono: -Non posso perdonarti.-
Dopodiché nessuno dei due disse più nulla.
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23 Febbraio 2021, 13:03
Ecco uno dei capitoli tanto
attesi, non vedevo l'ora di
scriverlo. Lamìa perdonerà
Will? Buon lettura...🧡
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The Three L
FantasyBlair, 17 anni, è una splendida ragazza dai capelli bianchi, lunghi, lisci e gli occhi del medesimo colore che facevano invidia al mondo. La protagonista, a causa dei lunghi viaggi lavorativi dei suoi genitori è costretta a vivere a Sheffield con il...