Mi svegliai a causa di alcuni rumori un po' troppo forti per i miei gusti.
Mi alzai silenziosamente seguendoli, provenivano dalla cucina. Ero pronta ad attaccare chiunque si fosse introdotto in casa mia ma appena vidi Brandon tirai in sospiro di sollievo.
-Che ci fai tu qui?- chiesi sentendomi un attimo a disagio.
Perché era entrato in casa mia senza chiedermi il permesso?
-Buongiorno dormigliona, tra mezz'ora abbiamo lezione ma facciamo ancora in tempo a fare colazione.- disse Brandon dandomi un bacio sulle labbra come se fosse il nostro modo normale di salutarci.
-Buongiorno, ma come sei entrato?- domandai seria.
-Ho bussando per venti minuti e dato che non mi aprivi mi sono preoccupato, diciamo che ho leggermente forzato la serratura. Preferivi che buttassi giù la porta?- mi chiede lui sorridendo.
-Direi che va bene così, solo la prossima volta avvisami ok?- dissi avvicinandomi a lui.
-Hai fame?- mi chiese.
-Molta!- esclamai guardando una scatola che aveva vicino a lui.
-Ho portato un dolce, mentirei se dicessi che l'ho fatto io.- si giustificò lui.
-Non preoccuparti, neanche io sono un asso in cuicina.- risposi apprezzando il pensiero.
Era così strano averlo in casa con me ma ancor di più era che lui mi avesse portato un dolce, la trovavo una cosa "intima". Se così si poteva definire.
Fino a ieri avevamo tutt'altro tipo di rapporto mentre ora c'è questa confidenza tra di noi che non riesco ancora a metabolizzare.
Mangiai quel dolce che mi aveva portato e rimasi quasi immobilizzata da quel delizioso sapore, era il più buono che io avessi mai mangiato, potevo giurarlo.-È buonissimo, che cos'è?- domandai mentre continuavo a masticare.
Si fece scappare una leggera risata e disse: -È la ricetta di famiglia, dentro c'è l'ingrediente che noi Vampiri più amiamo.-
-Mmh.- dissi mordendone un altro po'.
Ora si spiegava il perché di quel gusto.
Mentre mangiavamo mi ricordai di avere in dosso solo una maglietta e delle mutande, ero abituata a dormire senza pigiama ed ogni volta che stavo a casa da sola andavo in giro così, l'abitudine mi aveva giocato un brutto tiro.
Mi alzai di scatto e mi chiusi subito in camera mia.
-Cosa c'è che non va?- mi domandò Brandon dall'altro lato della porta.
-Sono praticamente nuda!- risposi infilandomi un paio di pantaloncini.
-Beh, se ti può consolare vorrei farti sapere che ti ho guardata dal momento in cui ti sei alzata dal letto fin quando non ti sei chiusa qui dentro.- disse lui ridendo.
-Come può consolarmi questo?- chiesi.
-Forse può farlo il fatto che ti abbia trovata stupenda. Posso entrare?- domandò.
-Si.- risposi.
Aprì la porta e, porgendomi la sua felpa, disse: -Metti questa.-
-Grazie ma ho tanti vestiti qui.- risposi indicandogli il mio armadio.
-Sei la prima ragazza che rifiuta un qualcosa di mio. Preferisci questa?- mi domandò togliendosi la maglietta e rimanendo a petto nudo.
-Brandon!- esclamai coprendomi gli occhi.
Ma a chi voglio prendere in giro, morivo dalla voglia di guardarlo ma quel momento era così imbarazzante farlo, e poi volevo che mettesse un po' a freno la lingua.
-D'accordo.- disse sbuffando.
Stava per rimettersi la maglietta ma io non glielo permisi.
-Ormai questa è mia.- dissi prendendo l'altra estremità della sua t-shirt.
Lui sorrise divertito, mi tirò a sé e mi fece sbattere contro di lui. Cercai di non incrociare il suo sguardo ma fu inevitabile, sorriso ad un centimetro dalla sua bocca causando ciò che accadde dopo.
Afferrò il mio volto e mi baciò insistentemente, voleva sentirmi ed io volevo sentire lui. Mi strinse ancora di più a sé ed io avvinghiai le mie gambe a lui, fece qualche passo in più e finimmo sul letto.
Iniziò a baciarmi il collo scendendo poi sul mio petto, le mie mani non smettevano di cercare il suo corpo e lui sembrò notarlo.
Le sue mani premevano su di me facendomi capire quanto fosse essenziale quel contatto.Grazie alla mia forza riuscii a capovolgere la situazione, mi misi su di lui e le cose si sarebbero potute evolvere se solo non fosse suonata la sveglia.
-Non devi per forza alzarti.- disse Brandon staccandosi leggermente da me.
-Si che devo, abbiamo lezione.- risposi sapendo che la sveglia che stava suonando era per ricordarmi di dover uscire di casa tra dieci minuti.
-Possiamo fare tardi, sicuramente perdoneranno i figli di due delle famiglie più importanti del mondo soprannaturale.- disse dicendo quelle parole tra un a bacio e l'altro.
La mia mente era inibita da tutte quelle emozioni.
Appena Brandon vide il mio stato di piacere aumentare, si fermò.-Ma...-
-Hai detto che dobbiamo andare no?- disse con un tono alquanto ironico alzandosi dal letto.
Mi aiutò a fare lo stesso ed io iniziai a fissare l'armadio sperando di avere un'illuminazione su cosa indossare.
-Metti una tuta, oggi ci fanno allenare, combatteremo.- disse lui.
-E chi ti ha detto che quando mi alleno indosso la tuta?- chiesi prendendo dei pantaloncini neri elastici.
La mia vergogna sembrò svanire, mi sfilai i pantaloncini che indossavo per infilarmi quelli che avevo preso. Brandon osservava ogni mio piccolo movimento rimanendo in silenzio, cercai di fare finta di non essermene accorta. Mi sfilai la maglietta rimanendo con in dosso il mio top, non passò un secondo che mi ritrovai il mio ragazzo dietro di me, mise le sue mani sui miei fianchi sfiorandoli delicatamente, era come se volesse tracciare ogni centimetro del mio corpo, posò le sue labbra sulla mia spalla sinistra lasciandoci dei piccoli baci.
Chiusi gli occhi per godermi a pieno quell'attimo, quanto lo desideravo. Poi si fermò e mi lasciò finire di vestire. Presi la sua maglia, anch'essa nera, la infilai e subito dopo mi legai i capelli in una coda alta e stretta in modo che durante l'allenamento non si sarebbe scompigliata.
Per concludere misi le prime scarpe che vidi.
-Così mi fai venire voglia di rimanere a casa.- commentò lui per poi prendermi di nuovo per i fianchi.
Mi baciò ma la sveglia ci interruppe di nuovo.
-Ma quante sveglie hai?- chiese lui sbuffando.
-Un po'. È ora di uscire. Fossi in te mi metterei una maglia.- dissi.
-Chi dice che ne abbia bisogno?- disse divertito.
-Come vuoi.- risposi uscendo dal dormitorio, Brandon si mise la sua felpa e mi seguì.
Afferrò la mia mano e disse: -Vado a cambiarmi, ci vediamo qui tra cinque minuti.-
Annuii e lo vidi andare via.
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1 Aprile 2021, 16:57
Nuovo capitolo!
Buona pesce d'Aprile
a tutti! Ma soprattutto...
Buona lettura...💛
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The Three L
FantasyBlair, 17 anni, è una splendida ragazza dai capelli bianchi, lunghi, lisci e gli occhi del medesimo colore che facevano invidia al mondo. La protagonista, a causa dei lunghi viaggi lavorativi dei suoi genitori è costretta a vivere a Sheffield con il...