Andrew stava incassando tutti i colpi di Will senza fare neanche una smorfia, non reagiva, sembrava quasi non provare dolore.
Mi catapultai su di loro e, con una forza mai avuta, scaraventai Will a terra, mi feci paura da sola, non avevo mai osato fare una cosa del genere in modo così impulsivo.
-Che ti prende Will?- gli domandai urlando.
Il Vampiro si alzò immediatamente da terra ed indicando Andrew disse: -Che mi prende? Ti stava baciando, Blair!-
-Quindi è lui Will?- domandò Andrew mentre si scotolava i vestiti per togliere la polvere che si era attaccata su di lui. -Piacere di conoscerti, sono Andrew, il ragazzo che stava con Lamìa durante la tua sosta all'Inferno.- continuò poi con una nota di sarcasmo nella voce.
Sentii Will mormorare qualcosa e poi fece una cosa che non era da lui, se ne andò, ma non via, salì su per le scale andando verso la mia camera da letto.
Mi voltai verso Andrew che mi guardava sorridente, mimai uno "scusa" con le labbra e seguii Will nella mia stanza. Bussai ripetutamente sperando che lui volesse farmi entrare ma non ricevetti nessuna risposta così mi ritrovai a dover entrare nonostante lui non volesse.
Aprii la porta con la forza e vidi Will preparare una valigia. Quali vestiti stava mettendo lì dentro se non ne aveva nessuno qui? Volevo chiederglielo ma c'erano altre domande più importanti da fare.
-Dove vai?- chiesi chiudendo la porta alle mie spalle.
-Lontano da qui.- rispose lui continuando a fare avanti e dietro.
-Ed il patto con mio padre? Ed io?- domandai.
-Mentre io stavo patendo le pene più terrificanti imposte dall'Inferno tu te la stavi spassando con un altro.- urlò Will voltandosi verso di me.
Mi sentii in colpa per qualche secondo però poi mi ricordai di essere stata io la vittima.
-Hai cercato di uccidere mio padre, credevo che avessi mentito sui tuoi sentimenti per me, pensavo non mi avessi mai amata, quindi non credere neanche per un secondo di avere il diritto di farmi sentire in colpa, ne tanto meno di rinfacciarmi ciò che io abbia fatto. Tu non puoi neanche immagine cosa io abbia passato, quindi non venirmi a dire che me la spassavo con un alto quando sono stata la prima ad essere stata mangiata dal dolore.- dissi sfogandomi con tutta la rabbia che avevo dentro.
Respirai a fondo.
-Resta.-
Questa fu l'ultima parola che pronunciai per poi voltarmi e tornare da Andrew. Non aspettai neanche una sua risposta, non dovevo, avevo subito così tanto in così poco tempo e non avevo intenzione di stare di nuovo male.
Tutti si trovavano seduti a parlare del più e del meno ma appena mi notarono si zittirono.
Feci cenno ad Andrew di alzarsi e lui mi seguì senza controbattere, la mia famiglia capiva la delicatezza di quel momento e nessuno si intromise.Andammo verso la cucina e rimanemmo in piedi l'uno di fronte all'altro. Nessuno dei due si sedette.
-Che ci fai qui?- gli domandai cercando di contenere la mia felicità nel vederlo.
Stava per rispondere ma non lo feci parlare, mi venne l'impulso di abbracciarlo e così feci, assecondai le mie emozioni e lui ne rimase sorpreso.
-Sono solo venuto a far visita ad una vecchia "amica".- disse mimando le virgolette sull'ultima parola.
-Scusa per Will, lui non sapeva nulla di noi. È tornato da poco e non ho avuto tempo di raccontargli nulla.- cercai di spiegare io.
-Figurati, il suo comportamento è più che giustificato, avrei reagito allo stesso modo se avessi visto qualcuno baciarti.- confessò lui.
Mi guardò dritto negli occhi, come potevo andare avanti? Come potevo scegliere tra Will ed Andrew? Erano due persone completamente diverse ma allo stesso tempo importantissime per me.
Andrew iniziò a parlare e mi spiegò che gli esseri soprannaturali finiti in paradiso diventavano Angeli. I suoi poteri erano svaniti. Alla fine anche il Paradiso era una punizione eterna, ti privava di ciò che eri fin dalla nascita, ti strappava una parte della tua identità senza chiederti il consenso.
-Davvero ti sta bene non essere più un Etsai?- gli chiesi non essendo convinta di ciò che stesse dicendo ma lui annuì.
Mi spiegò anche che una volta a settimana potevano scendere sulla terra, sia per andare a trovare i propri cari che per fare qualunque cosa si voglia.
Il nostro discorso si interruppe quando sentimmo qualcuno scendere le scale, sia io che Andrew ci voltammo, Will stava portano con se la sua valigia, ci lanciò un ultimo sguardo e poi se ne andò.
-Vai da lui...- disse Andrew un po' dispiaciuto.
-Tempo al tempo.- risposi sorridendo.
Io e il mio defunto ragazzo passammo gli ultimi minuti a chiacchierare del più e del meno, ero curiosa di sapere com'era il Paradiso ma purtroppo non era l'argomento più importante di cui dovevamo parlare.
Ci stavamo salutando e non sapevo come approcciare con lui, fortunatamente Andrew notò il mio disagio e disse: -Fai ciò che ti senti.- Sorrise ed io l'abbracciai più forte che potei.
-È stato davvero bello rivederti.- sussurrai stringendolo a me.
-Ci rivedremo ancora se vorrai.- disse lui ed io sorridendo annuì.
Lo accompagnai alla porta e, dopo aver fatto uscire Andrew, andai in camera mia, mi vestii velocemente grazie alla mia magia e feci un incantesimo di localizzazione, il Vampiro si trovava nella nostra prima casa. Mi venne un brivido nel pensare a quel luogo che avevamo condiviso insieme.
Senza pensarci due volte andai nel mondo umano e mi diressi da lui. Respirai a fondo l'aria di questo posto e riuscii a sentire la differenza degli odori tra un mondo e l'altro. Inutile dire che quello soprannaturale era nettamente migliore.
Usai la mia velocità innaturale e in pochi secondi arrivai davanti la nostra vecchia casa dove trovai la porta socchiusa, immediatamente entrai.
________________
28 Febbraio 2021, 11:33
Presto un nuovo capitolo, siamo
quasi a 10k. Grazie a tutti!
Buona lettura...💝
STAI LEGGENDO
The Three L
FantasyBlair, 17 anni, è una splendida ragazza dai capelli bianchi, lunghi, lisci e gli occhi del medesimo colore che facevano invidia al mondo. La protagonista, a causa dei lunghi viaggi lavorativi dei suoi genitori è costretta a vivere a Sheffield con il...