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Io e Teresa finimmo di fare colazione e poi decise di portarmi in un locale in cui non ero mai stata.

A quanto pare era famoso, si chiama "JingerJober" ma tutti lo chiamavo "JJ".
Era un pub aperto ai giovani dai diciotto ai ventisette anni ma alcuni ragazzi si infiltravano alla festa con documenti falsi e a detta di Teresa i buttafuori non sembravano preoccuparsene.

-Cosa ci facciamo in un locale notturno di pomeriggio?- domandai alla mia amica.

-Oh non è qui che dobbiamo entrare.- rispose lei accennando un sorriso per poi prendermi per mano.

Mi trascinò nel retro del locale dove c'era un enorme cassonetto della spazzatura blu che si confondeva con la parete dello stesso colore.

-So che non è un'entrata elegante ma è la meno visibile.- disse Teresa spostando l'immondizzia con il piede.

Dietro c'era una porta in legno più piccola del normale.

-Non farai mica parte di un club segreto?- domandai ridendo e guardandola con finto sguardo stupito.

-Meglio!- esclamò lei felice.

Si tolse la collana che portava sempre al collo che come ciondolo aveva una piccola chiave, la infilò nella serratura e girò non una, non due, ma ben cinque volte. La porta si aprì e, dal contrario di come mi aspettassi, la stanza era letteralmente enorme con un grande tavolo rotondo al centro contornato da una decina di sedie che erano quasi tutte occupate.

Entrare in un luogo sconosciuto pieno di gente che non conoscevo mi faceva sentire leggermente a disagio.

-Lei è Blair.- disse la mia amica indicandomi.

-Io sono Nate.- rispose un ragazzo moro facendo un tiro alla sua sigaretta.

Qui non c'erano finestre quindi tutto il fumo che si creava rimaneva lì.

Sorrisi e anche tutti gli altri si presentarono, ovviamente dimenticai ognuno dei loro nomi subito dopo che me li dissero.

Sentii il rumore di una porta che si apriva, mi voltai e dietro di me trovai Brandon che usciva da quello che sembrava il bagno, entrambi avevamo uno sguardo sorpreso e nessuno dei due sapeva cosa dire. Guardai nella direzione di Teresa e lei mi fece un cenno che sembrava dire "non ne sapevo nulla".

-Che ci fai tu qui?- mi chiese lui venendo verso di me.

-Mi ha portata Teresa.- risposi lanciandole un'occhiata.

Lui sembrò fulminarla con lo sguardo e lei si voltò verso un ragazzo che non avevo mai visto prima, mi pare si chiamasse Mike.

-Che ne dici di uscire fuori a prendere un po' d'aria?- mi domandò poi Brandon sotto lo sguardo attento di tutti.

Annuii volentieri e, cercando di non sbattere la testa, uscimmo dalla porta.

-Perché sei qui?- chiese ancora.

-Te l'ho detto, sono venuta con Teresa.- risposi.

-Questo non è un bel posto, quelle persone lì dentro non sono il genere di gente che voglio vicino a te.- disse lui guardandomi fisso negli occhi.

-So badare a me stessa, poi stai dicendo a me di non dover stare qui quando ci sei anche tu.- sbottai cercando di non alzare troppo la voce.

-È diverso, io posso gestire questa cosa, tu no.-

-Tu non sai cosa posso o non posso gestire, tu non sai nulla di me!- dissi per poi rientrare dentro.

C'era una sedia vicino alla ragazza dai capelli rossi e mi sedetti lì. Alis mi ispirava fiducia, non so perché ma qualcosa mi diceva che era una persona ok, sembrava solare ma quando uno dei ragazzi fece una battuta di troppo lei, con il solo gesto di un dito, lo fece ammutolire. Sembrava quasi magia, il nome di questo incantesimo era il rispetto.

Brandon entrò dopo di me e disse: -Uscite tutti.- ma nessuno si mosse.

-Ti ricordo che non sei più tu il capo.- disse la rossa alzandosi dalla sedia.

Si avvicinò lentamente a lui e gli calpestò il piede con il tacco, stavo per fiondarmi su di lei ma, quando per un attimo mi sembrò di vedere gli occhi di Alis diventare rossi, mi bloccai.

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22 Marzo 2021, 20:17
Nuovo capitolo!
Preso ne pubblicherò un altro.
Buona lettura...💗

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