cap.6

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Tony's pov
Era ormai mezza notte passata, sia Pepper sia Peter dormivano io no, non riuscivo a dormire dopo tutto questo, per colpa mia stavo per perdere un'altro tesoro inestimabile, mi versai un bicchiere di whisky e presi in mano uno di quei vecchi album di foto, era l'album della prima volta che portammo i ragazzi sulla neve, avevano circa due anni, sembravano due fagottini che camminavano, sfogliai quelle pagine piene di bei momenti, poi sentii un rumore al piano di sopra, così andai a controllare. Appena salii le scale il rumore sembrava provenire dalla stanza di Peter, così mi avvicino, appena aprii la porta vidi Peter che stava facendo qualcosa, stava trovando un modo per scappare da lì.
"Vuoi scappare?"
Gli domandai e lui solbazzò appena udì la mia voce. Io entrai nella stanza e mi sedetti affianco a lui sul letto.
"Non...non mi piace qui, ogni volta che chiudo gli occhi vedo questa stanza distrutta, voglio andarmene, voglio tornare a casa"
"Casa?"
"Si dove stavo prima, lì ero al sicuro"
"Piccolo, quella non era un luogo sicuro, qui starai meglio, ti fidi di me?"
"No non voglio ascoltarti, lui ha detto di non farlo"
"Lui chi?"
"Ha detto di chiamarsi il protettore, lui mi ha trovato e salvato"
"No Pete, lui non ti ha salvato, ti ha rapito"
"No tu menti, lui mi ha anche detto di non fidarmi di te, perché vuoi farmi del male"
"Io farti del male? Darei la vita per farla vivere a te..... Domani ti va di fare una cosa?
"Cosa?"
"Domani lo scoprirai, ora dormi un po'."
"Non ci riesco, mi sembra di aver dormito per anni"
"Ehi aspetta, cosa hai fatto sulla testa?"
Peter alzò le spalle per dire che non ne sapeva nulla, beh era ovvio gli avevano appena cancellato la mente, come faceva a ricordarsi di una cicatrice di qualche tempo fa. Ora che ci penso non ricordo che Peter si sia mai fatto male alla testa, eppure sulla cicatrice c'erano dei chiari segni di punti di sutura, quindi significa che è andato all'ospedale, perché non riesco a ricordare questo piccolo dettaglio. Vabbè mi sarà solo sfuggito, dopotutto che importanza può avere una vecchia cicatrice in questo momento. Pete appoggio la testa al cuscino e chiuse gli occhi, anche se avevamo parlato un po' Peter stava ancora sulla difensiva, aveva ancora paura.
Peter si addormentò profondamente e visto ciò che mi aveva detto riguardo ai suoi sogni decido di rimanere vicino a lui. Pete dopo un po' si svegliò alzandosi e mettendosi seduto mentre ansimava come se avesse appena finito una maratona.
"Hey Spidey calmo, è tutto finito, sono qui"
Lo abbracciai e questa volta fece fare senza opporre resistenza.
"Ho paura"
"Shh è tutto finito, vedrai andrà meglio, resta qui torno subito"
Andai in cucina per preparare la "tisana magica" o almeno così la chiamava Peter, anche se di magico non ha nulla, è una semplice camomilla con infusi di zafferano e qualche cucchiaio di zucchero e cannella, ma per qualche strano motivo li fa crollare come dei sassi, e credetemi quando si ha due gemelli piccoli che non voglio dormire quella tisana diventa davvero magica.
Una volta preparata la portai a Peter che non si era mosso neanche di un centimetro da dove l'avevo lasciato.
"Hey ti ho portato la tisana, vedrai che con questa dormirai meglio"
Peter prese la tazza e poi disse.
"Sai penso che tu abbia ragione, forse il protettore mi ha mentito, tu non sei cattivo"
Io gli sorrisi leggermente, una volta finita la tisana Peter come da manuale crollò sul letto, e io ne approfittai per andarmene a letto.
La mattina dopo mi svegliai per primo, visto che volevo che fosse una giornata splendida sia per mia moglie sia per mio figlio, mi alzai e preparai la colazione per tutti, presi poi in vassoio e portai la colazione a letto a Pepper, che si era appena svegliata, gli porto il vassoio e lo appoggio sul letto.
"Oh Tony non dovevi"
"Oggi è o non è la tua giornata di relax? Più tardi Happy ti passerà a prendere per andare alla Spa."
Jarvis poi accese la TV per farci vedere delle notizie dell'ultima ora, dicendo che era importante. In effetti c'era uno strano criminale che andava in giro a fare piccoli furti e nessuno è riuscito mai a vederlo, sembra abbia qualche superpotere.
"Peter sarebbe impazzito per questa notizia, ora sarebbe già a New York a dargli la caccia"
Disse Pepper.
"Oh vedrai che starà subito bene, poi inizierai  ad arrabbiarti  con  lui  perché passa troppo tempo a cercare quel criminale e perché non mangia le verdure. Rilassati oggi alla Spa, non pensare alle cose brutte. Passa una bella giornata amore"
Le dissi baciandola.
"Anche tu amore"
Mi rispose lei dopo, lasciai che Pepper finisse la colazione mentre riscaldavo il latte per Peter, poi come feci con Pepper gli portai la colazione in camera. Ma visto che dormiva ancora poggiai il vassoio sulla scrivania e mi avvicinai a lui per svegliarlo. E dopo un po' di mugolii si svegliò.
"Hey ti ho portato la colazione, non vorrai che si freddi, poi abbiamo tante cose da fare"
Peter si mise seduto e io gli passai il vassoio e iniziò a mangiare. Poco dopo arrivò Pepper, si siede accanto a Peter e inizia a parlare con lui, gli raccontiamo tutta la sua storia, si vedeva che lei era molto preoccupata, dopo una decina di minuti Pepper diede un bacio a Peter sui capelli e poi uno a me sulla bocca ci salutò e uscì dato che Happy la stava aspettando.
" Ah Tony mentre sono via cerca di non bruciare la casa e non creare nessun robot assassino mi raccomando"
Disse ironica prima di uscire.
"Non posso prometterti nulla di certo, tesoro"
Peter rise,  passai lo sguardo dalla porta dove era appena uscita Pepper ai occhi di Peter.
"Allora sei pronto?"
Lui annui e gli feci segno di seguirmi, e andiamo giù nel laboratorio.
"Allora Spiderboy ho appena finito la nuova tuta, ora è funzionale al cento per cento, vuoi provarla?"
"Spider cosa?"
"Che c'è ti sei arrabbiato per caso?"
"No e che io ho.... ecco ho il terrore dei ragni"
"Aspetta, tu sei Spiderman, non puoi avere paura dei ragni"
"Io.....non....n...io......"
Sentivo il suo respiro accelerare e uscire a fatica segni che stava per venirgli un attacco di panico.
"No no no, calmo respira, fai finta che non avessi detto niente, c'è una fiera in città, ti va di andarci?"
Peter si limitò ad annuire, sembrava molto più a suo agio, e forse così gli sarebbe tornata la memoria. Uscimmo di casa diretti verso la macchina.
"Dove si va seguendo quel sentiero?"
Mi domandò indicando un sentiero tra gli alberi.
"Lì si va per un piccolo boschetto, quando eravate piccoli ci andammo per costruire una casetta sull'albero, era il vostro covo, lo adoravate"
Poi saliamo in macchina diretti alla fiera, una volta arrivati parcheggio l'auto e scendiamo, la fiera stava lì già da un paio di giorni e sarebbe rimasta fino alla fine dell'estate. Quella mattina alla fiera c'era uno spettacolo sulla galassia, e Peter quasi mi supplicò di andarlo a vedere, così ci mettiamo in fila per prendere i biglietti.
"Uh, un chiosco di dolci tostati, posso andare a prenderli?"
Lo guardai un po' perplesso.
"Certo, però non esagerare, e non perderti io ti aspetto qui"
Dopodiché Peter si allontanò, dopo un po' tornò con un sacchetto, e mentre veniva verso di me mangiava le mandorle che aveva appena preso. Aspetta mandorle?
"Ragazzo cosa hai preso? Stai bene?"
Gli dissi togliendogli il sacchetto dalle mani per vedere meglio il contenuto.
"Ho preso le mandorle, sono buonissime, non me le ricordavo così"
"Oh no. Su tira fuori la lingua, sei allergico a queste cose, lo sapevo che non dovevo mandarti da solo"
Dissi mentre squadravo Peter da capo a piedi.
"Ma io sto bene!"
"Sicuro? Beh in effetti non sembri avere una reazione allergica, però per sicurezza non mangiarne più. Coraggio andiamo lo spettacolo inizia verso l'ora di pranzo, iniziamo ad avvicinarci."
Dissi a Peter e iniziamo a camminare verso il teatro dove si teneva lo spettacolo.
Prendemmo degli hotdog e ci sedemmo sugli spalti.
"Wow questi hotdog sono buonissimi" Disse Peter mentre mangiava uno sporcandosi tutto.
"Mangia con calma, nessuno ci corre dietro, tieni prendi un fazzoletto la fa tua faccia sembra un quadro di Picasso"
"Oh grazie, però io ho sempre pensato di essere un capolavoro"
Disse ridendo mentre prendeva un fazzoletto, ero felice che Peter si stava divertendo, lo spettacolo filò tranquillo e una volta finito Peter si precipitò nel padiglione accanto era una specie di museo della scienza. Appena entrati Peter era molto sorpreso da tutto ciò che vedeva, come se non avesse mai visto nulla del genere eppure era stato nel laboratorio più all'avanguardia della terra, forse secondo solo a quelli del Wakanda, mi sorprende che lui sia così sorpreso.
"Hey ragazzino cos'hai? Sembri una scimmia impazzita."
"Si e che non avevo mai visto tutte queste cose tutte insieme..... Oh guarda una Sfera di quelle che ti fanno elettrizzare i capelli"
Disse scattando via, strano, sempre più strano, ogni secondo che passo con lui mi sembra che sia sempre più diverso, a tratti si comporta quasi come se non fosse lui, sarà per via del trattamento che gli hanno fatto ma più lo guardo e più non sembra il Peter che conosco.
Dopo essere usciti da quel posto noto che Peter è un po' stanco infatti si siede su una panchina lì vicino.
Mi sedetti al suo fianco.
"Hey stai bene?"
"Mi sento solo un po' stanco"
Lo guardai meglio e notai che era più bianco del solito, gli metto una mano sulla fronte per vedere se ha la febbre ma, con mia sorpresa la sua fronte non era neanche un po' calda, in compenso però notai che il suo battito cardiaco era molto accelerato come se avesse fatto uno sforzo così pensante da non riuscire a tenerne il peso. Aiuto Pete a rialzarsi e lo accompagno a casa.
In macchina Peter non parlò rimase in silenzio a guardare fuori dal finestrino, bastava dargli uno sguardo per capire che non era okay.
"Hey allora come ti senti? Sembri un po' spaesato"
Dissi togliendo per un attimo lo sguardo dalla strada per guardare il ragazzino che sedeva alla mia destra.
"Si ora mi sento meglio grazie"
"Quando torniamo riposati guardando un film, vedrai ti sentirai meglio."
Una volta tornati a casa Pete si siede sul divano io gli metto un film e gli preparo qualcosa da mangiare. Mentre Peter guardava il film io scesi giù nel laboratorio per fare delle ricerche.
Pensai che erano passati solo pochi minuti ma invece era quasi passata un'ora, io me ne accorsi dall'arrivo di Pepper, che scese giù nel laboratorio.
"Allora cara com'è andata alla Spa?"
Le dico girandomi nella sua direzione.
"Oh bene, è stato tutto molto rilassante, tu invece con Peter?"
"Niente, non sono riuscito a fargli tornare la memoria, però almeno si è divertito, siamo andati a vedere uno spettacolo e al museo della scienza. Però ti devo confessare che alcune volte mi ha fatto preoccupare"
Mentre parlavo Pepper si avvicina a me fino ad arrivare alle mie spalle e dato che io ero seduto mi cinse il collo con le sue braccia.
"Che vuoi dire con preoccupato?"
"Beh nel senso che non sembrava lui"
"Sarà stato per via dell'amnesia. Ah a proposito di cose strane prima mentre scendevo qui Peter stava dormendo sul divano mi sono avvicinata a lui e ho visto una cosa strana. Non è che c'è il tuo zampino?"
"A cosa ti riferisci?"
"Aveva una strana cicatrice sulla testa, sembra abbastanza vecchia non è che tu mi hai di nuovo tenuto all'oscuro, no perché io non ricordo di una ferita simile"
Dopo quella frase scattai in piedi.
"Sei sicura di non ricordartelo?"
"Si sicurissima, mi ricorderei di certo se mio figlio si fosse spaccato la testa. Quindi mi spieghi come se l'è fatta?"
"Si vorrei ma prima devo finire qui, sai è una cosa urgente, poi ti spiego tutto prometto"
"Ah d'accordo..... Mi trovi di sopra se hai bisogno"
"Perfetto, ti amo tesoro"
Le dissi prima che uscisse. Questa faccenda non mi quadra per niente, un cicatrice non può comparire così dal nulla e se io ne Pepper ci ricordavamo di questo allora la faccenda si fa seria.
"Jarvis!"
"Si signore"
"Analizza tra i file medici di Peter tutte le volte che è stato registrato all'ospedale. Qualsiasi ospedale."
"Subito capo"
Se c'era qualcosa che non quadrava l'avrei trovata in quei file, sapevo che era una buona idea raccogliere tutti i file in cartelle.
"Signore tre file trovati corrispondenti"
"Mostrameli"
"Subito. 22 Marzo 2006, ricovero al pronto soccorso, causa:braccio rotto per una caduta da un albero....."
"Oh si chi se lo scorda, su vai avanti"
"30 Aprile 2010, forte reazione allergica dovuta alle mandorle. 25 Maggio 2018 ricovero all'ospedale dovuto ad inalamento da cianuro. Non ci sono altri file"
"Bene grazie J"
Bene quindi la possibile soluzione sia che  Peter era da solo e non ci ha detto niente, ma lo escluderei visto che la ferita è ben cicatrizzata quindi è successo anni fa, e un bambino con un taglio del genere non può andare da solo all'ospedale. Quindi non so proprio che cosa fare. Poi mi venne in mente un'idea, salii su da Peter e feci una foto alla cicatrice poi tornai di nuovo giù e mandai la foto a Jarvis.
"J scansiona tra tutti i file che hai, e cerca quelli che corrispondono a questa foto."
"Si capo"
Mi sedetti alla scrivania e aspettai.
"Signore un file trovato che corrisponde al 99%, si tratta di..."
"Si veloce salta il prologo aprì il file"
"Subito"
Appena Jarvis aprì il file mi venne un colpo.
"No. non può essere!"

Hola, come va?
Allora cosa avrà mai scoperto Tony di così sconvolgente?
Chi è il criminale che si aggira nell'ombra di New York?
E Stane? Cosa starà facendo in tutto questo?
Lasciate in commento e una stellina, noi ci vediamo domani.
~Leo.

Peter Parker🕸️La storia continuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora