cap.103

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Peter's pov
Vado in mensa e mi siedo vicino ai miei amici e tranquillamente consumiamo il nostro pranzo.
Appena suonò la campanella esco dalla mensa per andare nell'aula di storia, mentre cammino ricevo una videochiamata così mi allontano per rispondere.
"Papà perché mi stai chiamando?"
Dico e poi noto lo sfondo.
"Dove ti trovi? Che succede?"
Chiedo interrompendo mio padre prima che potesse iniziare a parlare.
"Primo ti avevo detto di chiamarmi ogni ora, secondo è per questo che ti chiamo. Abbiamo avuto una riunione d'emergenza Oxnard, faremo una tappa a Malibu. Torniamo in serata. Ce la fai a restare solo senza far esplodere la casa? Se nò ti vengo a prenderti immediatamente e parti con noi"
Disse mio padre.
"Si si ce la faccio, sono grande oramai. E Mary?"
"Si beh su questo c'è discutere, comunque non preoccuparti portiamo con noi sia la urlatrice brevettata sia lo spara vomito. Tu devi restare solo a casa e non combinare guai..Sono serio se nò chiamo un'armatura."
Continuò lui.
"Si si va bene, ho capito"
Dico.
"Ben.."
Inziò a dire ma fu interrotto da Mark che prese il telefono.
"Hey Peter guarda qui, questo coso è fantastico!!!"
Disse inquadrando un distributore che prepara dei dolci in automatico che mio padre aveva installato sull'aereo.
"Wow fortissimo"
Gli rispondo esaltato.
"Si può anche attivare una *cough couhg* fontana di cioccolato *cough couhg*"
Continuò Mark.
"Si bene ora genietto tu siediti lì con questa... invece Spidey tu vai in classe."
Disse mio padre prendendo il telefono.
"Si va bene"
Dico in fine e dopo averli salutati chiudo la chiamata.
"Hey Parker che fai? Con chi eri al telefono?"
Disse Flash, sbucando da dietro l'angolo.
"Oh ero con.... che ti importa in diretta da fatti i fatti tuoi"
Gli risposi calmo, non mi va di litigare ora, perché quando mio padre lo scoprirà, come fa sempre, mi ucciderebbe ancora di più perché gli ho promesso di non fare guai.
"Okay scusa, me lo sono meritato, non provarci più, non so per quanto riesco mantenere la calma."
Disse Flash, si vede che quella del bullo è solo una maschera.
Cammino per i corridoi visto che ero in lieve ritardo per la mia prossima lezione.
"Signor Parker ha per caso un minuto?"
Disse il professore di scienze.
"Beh ecco in verità sarei in ritardo per.."
"Oh non preoccuparti le ruberò solo qualche minuto"
Disse e io aspettai lì che continuasse.
"Oggi pomeriggio ha impegni? Lei è in ragazzo molto intelligente mi farebbe piacere se oggi venisse per aiutarmi con un esperimento sul quale sto lavorando!"
Disse.
"Oh sì oggi sono libero."
"Perfetto allora ecco qui l'indirizzo, facciamo dopo scuola?"
"Si va bene professore"
"Sarebbe fantastico se desse un'occhiata alla scheda che le ho fornito. Non preoccuparti se non riesci a compilarla, dacci solo un'occhiata"
Concluse poi il professore dandomi un bigliettino da visita, mi giro e vedo il bidello in lontananza guardarci con sospetto.
Mi dirigo poi verso la mia classe, la lezione di storia era così noiosa che per poco non mi addormento.
Suonò finalmente la campanella e dopo altre due ore di lezioni noiose finalmente finisce la scuola.
Io e Ned usciamo e io mi fermo alla fermata del bus.
"Hey amico perché aspetti qui? Non viene tuo padre?"
"Oh ecco loro hanno pensato bene di andare dall'altra parte dell'America per lavoro."
Dissi appoggiandomi al palo di ferro della fermata.
"E ti hanno rimasto qui!?"
Mi disse Ned quasi incredulo che loro avessero fatto una cosa del genere.
"Si beh ho deciso di rimanere io qui"
Rispondo con disinvoltura.
"E perché amico? Ce insomma hai l'opportunità di andare a fare un viaggetto e tu rimani qui!?"
"Si beh volevo rimanere a scuola."
Dico a bassa voce.
"E perché?? Peter con tutto rispetto non siamo proprio i più popolari della scuola e le ragazze non ci corrono dietro"
Disse Ned.
"Ehm Ned lo sai vero che ho una ragazza!?"
Dico con un velo di ironia.
"Va bene Peter. Comunque ora devo andare"
Poi imboccò la via di casa, io mentre aspetto prendo la scheda che mi aveva fatto il professore e iniziò a leggerla.
"Non sembra molto complessa"
Dico tra me e me, intanto l'autobus arrivò, salgo a bordo e iniziò a compilare i 20 esercizi, il percorso dalla mia postazione al laboratorio è a circa dieci minuti, ma io finii gli esercizi in metà tempo, anche se svolgere quei problemi è stato molto intrigante, almeno erano diversi da quelli noiosi che danno a scuola.
Arrivo alla struttura e il professore mi scorta nel suo laboratorio, nulla di che, è grande quasi quanto quello della scuola e con molte meno attrezzature rispetto a quello di mio padre.
"Allora hai letto la scheda? L'hai trovata difficile?"
Mi disse sedendosi alla scrivania e poi fece gesto di fare lo stesso, così mi siedo sulla sedia di fronte a lui.
"Ecco in verità l'ho trovata semplice. Ci ho messo circa cinque minuti per compilarla"
Gli spiegai mentre gli passo i fogli e lui mi guardò sbigottito.
"Sbalorditivo! Come sei riuscito a compilarla, sono argomenti non ancora trattati e problemi di logica avanzati per la tua età."
Parlò cercando di contenere la sorpresa.
"Ecco è colpa di mio padre, mi ha spiegato un po' di cose."
Dico passandomi una mano tra i capelli.
"Beh allora tuo padre deve essere un genio per averti spiegato tutto così bene e in così poco tempo... Allora non troverà difficile lavorare al progetto con me. È interessato?"
Mi propose, io incuriosito e anche molto interessato accetto.
Così poco dopo iniziamo a lavorare un progetto sui campi elettromagnetici-gravitazionali.
Erano passate circa due ore e sento il mio telefono che era appoggiato sul tavolo da lavoro squillare, il cellulare era lontano da me e così il professore me lo passo.
"Parker ti sta chiamando ehm Tony Stark!? È possibile?"
Mi disse leggendo lo schermo.
"Oh sì è per uno stage"
Spiegai velocemente poi presi il telefono.
"Hey salve signor Stark, è successo qualcosa per quanto riguarda lo stage?"
Dissi.
"Sei in compagnia e non puoi parlare del tuo fantastico papà vero!?"
Rispose.
"Si, ecco ora sto svolgendo un progetto scolastico."
"Okay chiamami appena puoi. Comunque tutto tranquillo li?"
"Si si, nessun problema, ci vediamo venerdì allora!"
Mentii per non far fare troppe domande al professore.
"Okay ci sentiamo Kid"
"Perfetto, arrivederci signore!"
Dico e dopo attacco la chiamata.
"Wow uno stage con Tony Stark! L'avevo pensato che eri dotato ragazzino."
Mi lodò il professore, poi lavoriamo al progetto per diverse ore, e alla fine era quasi concluso.
"Beh Peter credo che ora dovresti andare, è tardi."
Disse mentre io inizio a prendere le mie cose.
"Grazie dell'aiuto"
Conclusione accompagnandomi alla porta.
"È stato un piacere signore."
Dico uscendo, raggiungo poi la torre a piedi visto che avevo perso il bus e visto che era tardi mio padre e la mia famiglia erano già tornati.
Appena arrivo a casa trovo tutta la mia famiglia sul divano che guardava un film, appena entro mio padre mette in pausa.
"Dove sei stato?"
Mi disse mio padre.
"Ero ad un progetto per la scuola"
Spiego leggermente nel panico.
"Tutto questo tempo?"
Continuò lui.
"Oh andiamo Tony non pietrificarlo."
Disse mia madre dolcemente mentre si alzò e mi diede un bacio sulla fronte.
"Visto che sei tornato inizio a preparare la cena."
Disse e dopo andò in cucina, io mi butto sul divano affianco a mio padre che aveva in braccio Mary e dall'altro lato c'era Mark, che stava molto bene.
"Papà dobbiamo dirti una cosa!"
Parlò Mark, avevo capito di cosa volesse parlare ma non pensavo che lo dicesse così senza preparazione e rimango un po' sorpreso.
"Io e Peter ci stiamo domandando questo da un po'."
Continuò e mio padre vista la mia reazione sorpresa mi guardò per capire se fosse tutto vero o era uno scherzo.

Tony's pov
Finita la riunione torniamo a New York, Mark finalmente stava bene e Mary si è tranquillizzata, così ci vediamo un film, che stoppo appena Peter entra in casa.
"Dove sei stato?"
Gli domando.
"Ero ad un progetto per la scuola"
Mi disse, ah Peter perché non smetti di raccontare bugie, so benissimo che non eri a scuola o a casa di un tuo amico, almeno che questo non abiti ai laboratori Star.
"Tutto questo tempo?"
Gli domando aspettando che si decidesse a parlare, ma poi interviene Pepper.
Peter si buttò sul divano e lui e Mark iniziarono a tormentarmi con una serie di domande che mi fecero preoccupare.
Cosa c'era di così importante da chiedermi
"Dai ragazzi su sparate"
Dico e dopo Mark iniziò s parlare.
"Ecco è una domanda a cui devi rispondere sinceramente... Chi è il tuo figlio preferito?"
Mi domandò e dopo aspettarono con ansia la risposta, mentre Pepper trattenne un sorriso.
"Ecco... è....ma si è senza dubbio Jarvis"
Dico salvandomi, così che nessuno sapesse chi fosse il mio preferito....no un momento non ho un figlio preferito,  però sicuramente non scorderò mai l'emozione che ho avuto quando ho tenuto il mio primo figlio tra le braccia, il suo sorriso e i suoi occhi di colore nocciola puro.
Mark e Peter restarono di stucco appena ricevuta la risposta.
"Dai andiamo, è una macchina"
Disse Mark.
"È comunque una mia creazione, anzi forse quella più perfetta, almeno lui mi ascolta sempre"
Spiego cercando di trovare una scusa.
"Sono lusingato di questi complimenti signore"
Disse la voce elettronica di Jarvis.
"Ecco visto!?"
Dico scherzando e sorridendo.
"Okay Mark non attacca. MAMMA....chi è il tuo figlio preferito??"
Disse Peter urlando  e correndo verso la cucina seguito da Mark, io guardo tutta la scena divertito. Eh Pep ora chi è che ride.
"Sicuramente il mio figlio preferito è quello che si mangerà tutto il piatto di verdure"
Rispose, ah furba, punta sul loro punto debole.
"Io passo"
"Anche io"
Dicono Mark e Peter.
"Credo che Mary sará la preferita di mamma"
Disse ironico Peter, e Mary che fino ad allora stava tranquilla seduta sulle mie gambe fece una smorfia come se riuscisse a capire il discorso, cosa praticamente quasi impossibile per la sua età e la guardai un po' sbigottito.
"Ehm credo che nessuno a nessuno dei piccoli Stark piacciano le verdure"
Dico alzandomi e facendo sedere Mary nel seggiolone vicino al tavolo che  Peter e Mark avevano appena finito di apparecchiare, aiuto a portare il cibo che Pepper stava finendo di sistemare e mi siedo a tavola con loro.
"Che vi piacciono o no le mangerete."
Disse Pepper posando un piatto pieno di verdure sul tavolo, e guardo divertito le facce disgustate di Peter e Mark che  in quel momento erano identici, anche se sono due gemelli monozigoti hanno sempre avuto un tratto distintivo che io notai fin dall'inizio, gli occhi che erano di due sfumature differenti. Quelli di Peter erano di color nocciola, simile ai miei ma più chiari, e quelli di Mark invece erano marroni chiaro con delle sfumature quasi dorate.

"Capo fase uno è avviata con successo, il ragazzo a scuola ha telefonato a Tony Stark. Non so molto del loro rapporto."
Disse l'uomo al telefono.
"Bene ricorda con discrezione. Sei comunque un "lavoratore" in quella scuola. Non fare saltare la copertura. Ora va, domani hai scuola se non sbaglio. Hahaha"
Concluse il boss.

Hola come state?
Vi è piaciuto il capitolo?
Che ne pensate?
Cosa succederà e quale piano avranno in mente?
Ci vediamo domani.
~Leo.

Peter Parker🕸️La storia continuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora