cap.126

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Peter's pov
Preso dalla rabbia salto lontano fino a casa di mia zia May, anche se aveva iniziato da poco una relazione con un suo collega mi aveva detto che potevo passare quando volevo, così decisi di andare da lei. Arrivo davanti alla porta e busso.
"Peter tesoro, che ci fai qui?"
Mi disse appena aprì la porta e mi fece entrare, avevo scordato la mia maschera a casa quindi lei poteva vedere tutta la mia rabbia e dolore direttamente dal mio sguardo. Entro e mi siedo al tavolo, mia zia conoscendomi bene mi preparò una cioccolata calda.
"Allora cos'è successo?"
Mi chiese porgendomi la tazza e sedendosi al mio fianco.
"Lunga storia, posso stare un po' qui?"
Le chiedo.
"Certo tesoro, però devo avvisare i tuoi genitori, se nò si preoccupano."
Mi rispose, adoro mia zia è sempre così apprensiva.
"Peter in camera tua dovrebbero esserci ancora dei tuoi vestiti, immagino che tu non voglia rimanere vestito da Spiderman per tutto il giorno, e poi dormi un po', è tardi e domani è giorno di scuola"
Mi rispose facendo un dolce sorriso e dopo mi diressi verso la mia stanza, nel frattempo la sentii prendere il telefono e chiamare mia madre.
Incredibile questa stanza non è cambiata per niente, è rimasta esattamente a come l'avevo lasciata, certo ora è in ordine mentre prima no, però è solo questo il piccolo dettaglio di differenza, mi butto sul letto esausto e dormo.
Che mi piaceva o no domani dovevo andare a scuola.
È strano tornare in questa stanza dopo tutto questo tempo.
Mi sveglio con le parole di May che dolcemente mi dicono di alzarmi per fare colazione.
"Buongiorno May"
Dico alzandomi.
"Buongiorno dormiglione, su il sole è sorto e la colazione è pronta. Se non ti sbrighi farai tardi a scuola"
Mi disse aprendo con un gesto netto le tende facendo entrare i raggi del sole che battevano proprio sul mio viso.
Dopo un po' decido di alzarmi e dopo essermi lavato mi vesto e vado in cucina dove mi attende la mia colazione preferita.
"Eccolo tornato da una lunga battaglia con il letto....il vincitore.."
Disse scherzando mettendo un piatto di pancake sul tavolo, poi si sedette al mio fianco e mi accarezzò i capelli.
"Lo sai vero che puoi restare qui quando vuoi, però dovrai parlare con tuo padre prima o poi"
Mi disse con quel suo tono dolce e rassicurante, io la guardai poi aggiunse.
"Dai ora finisci di mangiare, poi ti accompagno a scuola"
Disse e dopo si alzò e spense la tv che stranamente mise in muto appena entrai, forse per parlare chiaramente con me o forse per non farmi sentire la notizia che poi scoprii quando arrivai a scuola.
Il viaggio in auto fu tranquillo e arriviamo lì anche con un po' di anticipo.
"Buona scuola Pete, vuoi che ti passo a prendere o torni con tuo fratello?"
Mi chiese prima che io scattassi verso la scuola.
"Non voglio tornare"
Le risposi guardando un punto indefinito sul pavimento, e poi con calma chiusi la portiera e salutai mia zia che partì e mi diressi verso il gruppetto di amici che mi aspettavano all'ingresso.
"Ciao a tutti!"
Dissi.
"Peter! Dove diavolo sei stato"
Disse mio fratello abbracciandomi, io mi limitai a fare un sorriso.
"Dai andiamo a scuola o saremo nei guai"
Risposi.
"A proposito di guai dovevi pensarci prima"
Parlò MJ.
"Di che parli?"
Chiedo.
"Faglielo vedere"
Disse Mark a Ned, che girò verso di me il telefono con delle foto e un video perse dal telegiornale.
"Cosa!?"
Dissi appena vidi meglio le foto.
"Già Pete, a quanto pare ora tu e tuo fratello sarete famosi, certo la foto è un po' sfocata però si può intuire che quello al fianco di Tony Stark alla festa della manifestazione sei tu, o al massimo tuo fratello, chiunque vi conosce noterà questa somiglianza."
Disse Ned.
Perfetto un altra cosa di cui dovermi preoccupare.
Di che parli ragazzino, è fantastico essere famosi, avanti dammi un paio di occhiali da sole e un cocktail con un ombrellino e andiamo in decapottabile in giro per Hollywood Boulevard.
Come diva sei peggio di Loki.
Hey parla per te, io almeno non ho un monumento costruito in cielo con il mio nome sopra.
 Per tua  informazione è dio mio padre.
Beh che differenza fa!? Tanto il nome su è lo stesso.

Il suono della campanella mi riportò alla realtà, mentre i mie amici continuavano a discutere.
"Ora però dobbiamo davvero andare in classe"
Disse MJ e iniziamo a camminare per i corridoi mentre alcuni alunni ci fissavano curiosi.
"Prova a sparire di nuovo e giuro che ti uccido"
Bisbigliò seria MJ al mio orecchio tirandomi indietro per braccio, facendomi un pochino male.
"Si si ho capito"
Risposi fingendomi un pochino terrorizzato, anche se davvero lo ero.
"Bravo il mio amore"
Rispose con un sorriso e dopo che mi baciò continuò a camminare mentre io rimasi fermo.
"Sono fidanzato con una psicopatica"
Risposi a bassa voce ironico.
"Cosa hai detto?"
Disse continuando a camminare dritto a se.
"Niente"
Le risposi. Ah quanto la amo.
Mi dirigo in classe e mi siedo normalmente al mio posto, sento un gruppetto di studenti che parlano tra di loro e mi guardano, poi alla fine dell'ora uno di loro disse.
"Hey Peter ma sei tu questo tipo che sta con Tony Stark?"
Chiese uno.
"E come fai a conoscerlo?"
Chiese un altro.
"È vero quello che dice la giornalista? Lui è tuo padre?"
Continuò un altro ancora.
Li ignorai e mi dirigo alla prossima lezione. Le successive ore passarono normali e molto simili tra di loro, c'era sempre qualcuno che voleva sapere di più su quella foto. Per fortuna oggi le lezioni erano ridotte per via di un'assemblea nella nostra scuola, così dopo la pausa pranzo potevamo già tornare a casa.
"Oggi è stata proprio una giornata pesante."
Disse Mark mentre camminando al mio fianco ci dirigiamo verso l'uscita.
"Anche a te hanno tartassato di domande vero!?"
Chiesi e lui mi rispose annuendo.
"Hey bro, allora che farai?"
Mi disse.
"Non lo so, per il momento penso che non cambierò idea"
Risposi e ormai eravamo davanti all'ingresso e potevamo vedere dal fondo della strada l'auto di nostro padre e lui che aspettava lì appoggiato all'auto.
"Lo sai che non puoi nasconderti per sempre."
Disse Mark.
"Prima o poi dovrai parlarci un giorno."
Aggiunse, io alzai per un attimo lo sguardo e incrociai quello di nostro padre, che stava lì a guardarci speranzoso che io seguissi Mark e tornassi a casa.
"Si forse, ma non è questo il giorno"
Risposi e dopo aver salutato mio fratello con una pacca sulla spalla mi allontanai, passando davanti a quell'auto per poi sorpassarla, mentre mio padre mi guarda senza dire una parola ma con lo sguardo di chi vorrebbe dire molto ma senza riuscirci. Continuo a camminare e raggiungo May, era chiaro che aveva parlato con i miei genitori ma continuò a fingere di nulla.
"Allora Pete com'è andata a scuola?"
"Tutto tranquillo"
Rispondo entrando in auto rimanendo in silenzio per tutto il viaggio, e sempre in silenzio vado in camera mia e mi butto sul letto. Ho bisogno di un po' di tempo lontano da tutti, così mia zia mi ha detto che può ospitarmi per un po'.
Mentre sono tra i miei pensieri sento la porta suonare e May che va ad aprire la porta, così incuriosito mi arrampico sul soffitto e resto fermo nel corridoio per sentire meglio.
"Ciao Tony"
Disse mia zia facendo entrare l'uomo in casa.


Hola, come va? Che ne pensate del capitolo?
Peter riuscirà a perdonare suo padre e tornare a casa?
Tony come prendere la risposta di suo figlio?
Noi intanto ci vediamo domani.
~Leo.

Peter Parker🕸️La storia continuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora