cap.28

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Tony's pov
Io Cap Nat e gli altri Avengers continuiamo a camminare fino ad arrivare alla sala dell'assemblea. La sala era piena di visi nuovi ma anche vecchi, come il senatore di stato, nessuna delle poltrone di pelle nera era vuota, disposte a semicerchio le 12 file erano come un tacchino il giorno del ringraziamento, ripieno e strabordante, ci sono almeno tremila persone, solo la prima fila era vuota poiché quelli erano i posti a noi riservati, proprio di fronte al banco della corte.
"Wow c'è il pienone questa mattina"
Dissi mentre ci avviciniamo ai nostri posti.
"Shh cerca di non far infuriare nessuno, sappiamo che non ti piacciono queste riunioni con il governo ma vediamo di non farla finire come ogni odienza a cui partecipi"
Mi zittì Nat.
"Quindi mi stai dicendo di non essere me e di assomigliare di più al biondino?"
Subito ci fù uno sguardo serio, di ghiaccio da parte di Steve.
"Se non sbaglio l'ultima volta senza di me è saltato tutto in aria"
Ci accomodammo e iniziò la riunione.
Noiosa come sempre, iniziai a scarabocchiare su uno dei fogli vuoti che avevamo davanti.
"Credevo che avessi lasciato i bambini a casa Tony"
Mi sosurrò Rhodey,che era al mio fianco io lo guardai e lui con lo sguardo indicò i fogli su cui stavo disegnando.
Io rispondi ridacchiando.
La barbosa riunione terminò solo due ore dopo. Appena finita Sam e Wanda accompagnati da Rhodey dovettero rimanere per finire delle carte visto che Wanda non era cittadino americano a tutti gli effetti, rimanemmo così solo l'allegra compagnia, io la spia russa il soldato e lo schienato e l' arciere, esatto anche Bruce era presente, ci ha raccontato che dopo le sue avventure su Sakar Thor lo ha fatto tornare sulla terra mentre lui portava la pace tra i nove regni.
"Allora volete venire all'After?"
Domandai io, la domanda ovviamente di accolta positivamente.
"Si è un bel motivo per ritrovarci di nuovo insieme."
Disse il capitano.
Prendemmo le macchine e ci dirigiamo verso la torre. Una volta entrati ci dirigiamo nei piani privati, dove un tempo ci radunavano.
"Wow questo posto non è cambiato per niente"
Disse Clint appena entrati nel salone.
"Io devo fare un attimo una cosa, torno subito"
Dissi dirigendomi verso la camera di Peter, dovevo assicurarmi come stava visto che erano rimasti da soli per tutta la mattina e Pepper si trovava dall'altro capo degli Stati Uniti. Entrai nella camera che era molto buia e trovai Peter sdraiato a letto.
"Hey Pete. Come stai?"
Dissi sedendomi al suo fianco e appoggiando la mano tra i suoi capelli.
Lui era sveglio e mi fissava con i suoi grandi occhi da cucciolo ma senza rispondermi.
"Peter? Ci sei?"
Dissi schioccando le dita a pochi centimetri dai suoi occhi, ma visto che ancora non ricevevo alcun tipo di risposta inizi a scuoterlo leggermente per una spalla, e solo allora mi rendo conto di quanto fosse bollente.
"Pete!"
Lo scuoto più velocemente.
"Uh, hey"
Disse riprendendosi da quella trans
"Tutto bene?"
"Si si"
Disse cercando di mettersi seduto, gli passai una mano sulla fronte e notai che era molto calda.
"No Pete, non st-"
"Si invece"
Disse interrompendomi e cercando di alzarsi dal letto, fallendo, lo presi prima che cadde a terra e lo aiuto a rimettersi al letto.
Fantastico, Peter non si era fatto mancare nulla prima la sua situazione ora anche la febbre, chiaramente non poteva subbire una tale operazione in queste condizioni, dovevamo solo aspettare e sperare che questa situazione non peggiori.
"Allora mi credi ora!? Su stai giù e tieni questa. Ti sentirai meglio dopo"
Dissi posando sulla sua fronte una fascia refrigerante, l'avevo messa lì vicino nel caso in cui sarebbe servita, come ora.
"Allora hai visto tuo fratello?"
Peter scosse la testa tenendo gli occhi chiusi.
"Hai sonno vero!? Su ora riposati un po'."
Dissi sistemandogli meglio le coperte, poi uscii dalla stanza chiudendo la porta.
Prima di tornare dagli alti Avengers presi degli alcolici e bevande, poi mi incamminai verso la sala con gli altri, e sentivo uno strano brusio.

Mark's pov
Io e Peter giocammo un po' poi a lui venne sonno così io scesi giù nella palestra ad allenarmi, così quando Peter sarebbe stato bene avremmo combattuto fianco a fianco.
Finii l'allenamento e dopo aver fatto una doccia torno al piano superiore per rilassarmi a letto ma appena varco la soglia mi pietrifico e faccio cadere a terra il piccolo borsone che avevo in mano attirando l'attenzione su di me e tutti i presenti che prima parlavano tra di loro ora mi guardavano in silenzio, io ero sbalordito.
"Oh mio Dio, ma voi siete gli Avengers!!!!"
"Si e tu sei?"
Disse un uomo biondino con una tuta di pelle nera.
"Sei Mark o Peter?"
Mi disse il capitano, rimasi spiazzato, come conosceva il mio nome, anche gli altri Avengers rimasero sorpresi da quella affermazione e lo guardarono curiosi.
"Come fai a conoscermi?"
Domandai io.
"Oh beh Tony me ne ha parlato"
Disse spiegando sia a me sia al resto del gruppo.
"Tu quindi sei il ragazzino di cui ha parlato prima Tony allora"
Disse la rossa, non li conoscevo molto bene visto che quando gli alieni hanno attaccato New York io dormivo, conoscevo alcuni di loro come Hulk il bestione che diventava verde e il capitano vincitore della guerra gli alti lì vidi solo nelle foto o filmati della battaglia.
"Si io sono Mark. Wow siete stati forti a New York, avrei voluto vederla "
"Beh si ma è stato anni fa"
Disse Hulk, credo si chiamasse Bruce.
"Come mai sei qui?"
Chiese l'arciere.
"Oh ecco io stavo solo a-"
"Ragazzo! Che ci fai qui?"
Mi interruppe poi una voce che conoscevo molto bene.
"Puoi andare un attimo di là? Devo parlare per un secondo con questi signori qui, dopo potrai tornare e fargli tutte le domande che vuoi?"
Io annuii e raggiunsi Peter nella stanza, dal tono che ha usato mi fece capire che era una cosa seria.

Tony's pov
Mark per fortuna mi obbedì e andò in camera sua, io posai il vassoio vassoio con le bottiglie sul tavolino al centro tra i divani, mi sedetti sul divano e mi appoggiai sullo schienale con la testa piegata all'indietro con il pollice e l'indice della mano sinistra stavano sopra ai miei occhi chiusi, feci un sospiro, la stanza era silenziosa tutti aspettavano che io rompessi il ghiaccio ma visto che questo non avvenne di Natasha a parlare.
"Allora Tony tutto bene? Sembri peggio di stamattina e poi chi era quel ragazzo?"
"Okay"
Dissi alzandomi e camminando verso la vetrata della stanza.
"Quel ragazzino. è mio figlio, di là nell'altra stanza c'è suo fratello"
Come mi aspettavo vidi lo stupore negli sguardi di Bruce Nat e Clint.
"Aaspetta tu hai un figlio?"
Domandò incredulo Bruce.
"Veramente sono due"
Dissi facendo un sorrisetto ironico.
"No è impossibile, i fascicoli dello S.H.I.E.L.D dicono che loro ecco sono morti"
Disse la rossa.
"Era un piano di Fury"
Prese parola Steve aiutandomi a spiegare tutta la situazione, partendo dal giorno dell'esplosione fino al giorno del rapimento.
"Continuo a non capire, dovresti essere felice, ma allora perché stsi così"
Continuò dicendo Natasha.
Io mi girai e li guardai tutti negli occhi mentre in tanto i miei occhi iniziarono a farsi lucidi. È difficile ammettere ciò che stavo per dire, e io non volevo prendere quel grilletto.
"Peter, lui. Lui sta morendo e io non so come fare, ho creato un congegno ma per funzionare ha bisogno di essere migliorato e più il tempo passa più lui sta male"
Rimasero tutti sorpresi anche Steve che era all'oscuro di quest'ultimo dettaglio.
"Tony perché non ne hai mai parlato?"
Disse il biondino.
"Si noi siamo tuoi amici, ti aiuteremo"
Disse Natasha.
"Si, come possiamo aiutarti"
Disse puoi Legolas.

Hola, come va?
Vi è piaciuto il capitolo? Continuate a seguirci per scoprire come continua, lasciate in vostro parere noi ci vediamo domani,
~Leo.

Peter Parker🕸️La storia continuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora