cap.5

985 65 14
                                    

Tony's pov
...."Nel fascicolo di Bucky del dottor Zemo, credo che gli abbiamo resettato la mente"
"Cosa? Intendi dire come... Come il tuo amico?"
"Questo non lo so, nei fascicoli si parla solo del resettaggio"
Mi appoggiai con la schiena al muro appoggiai una mano sui occhi cercando di pensare a cosa fare. Poi sentimmo un rumore, sembrava che qualcuno abbia fatto cadere qualcosa e che si stesse avvicinando a noi, ma il bunker era vuoto, d'istinto mi girai verso Steve e Peter. Peter appena sentito quel rumore si strinse le gambe con le braccia era davvero terrorizzato, io e il capitano notiamo questa insolita reazione di Peter, così mentre lui si avvicinò verso la porta io mi avvicinai a Peter cercando di convincerlo ad uscire da quel posto.
"Hey su calmati va tutto bene piccolo, sono io, dobbiamo andare via da qui"
Aveva uno sguardo di un bambino terrorizzato, era quasi adorabile se solo non fossimo in un fottuto bunker sovietico.
"No io non voglio andarmene"
Disse veloce, aggrappandosi con una mano alle lenzuola di quel letto si cui stava seduto. Steve nel frattempo era uscito a controllare se ci fosse qualcun altro nel bunker.
"Non c'è nessuno, però faremo presto a sbrigarci, temo che stia per arrivare una bufera di neve e se non partiamo alla svelta rischiamo di rimanere intrappolati."
Disse Cap tornando.
"Okay Spidey, se non vuoi andartene con le buone, mi costringi a usare le cattive"
Dissi avvicinandomi a Peter e lo presi in braccio mettendo un braccio dietro schiena e l'altro gli reggeva le gambe. Peter continuava a dimenarsi e ad urlare.
"NO LASCIAMI, METTIMI GIÙ AAHHH LASCIAMI"
Io cercai di tenerlo fermo con tutte le mie forze mentre Steve ci faceva da guida e da scudo verso l'uscita.
"Lasciami ho detto, perché non mi ascolti? Non voglio andarmene"
"Perché sei mio figlio, il mio compito è che tu sia al sicuro, non ti lascio qui, ti porto a casa quindi ora smettila di dimenarti, non riuscirai a liberarti"
Dissi con un tono quasi di rimprovero, strinsi forte Peter tra le braccia fino a quando si arrese e si calmò. Uscimmo da quel bunker e salimmo sul Quinjet. Appena saliti lasciai Peter e lo feci sedere su una poltrona, poi andai con Steve ai comandi.
"Come sta?"
Mi domanda il biondo.
"Mi sembra di essere tornato indietro nel tempo ad otto anni fa, solo che ora è peggio"
"E tu come stai?"
In risposta mi limitati a scuotere leggermente la testa guardando vero il basso.
Il viaggio passò tranquillo e silenzioso ogni tanto davo uno sguardo a Peter, che restando fermo su quella sedia finì per addormentarsi. Il silenzio fù rotto dalle urla di Peter, mi volati e scattai verso di lui.
Urlava e farfugliava qualcosa, ma le parole ero troppo confuse per riuscire a capirle.
Lo strinsi tra le braccia rassicurandolo con qualche parola e delle carezze tra i capelli. Quando Peter si calmò sussurrò con un filo di voce una piccola frase, che mi fece gelare il sangue nelle vene. Era mai possibile che l'unica cosa che ricordava era quella cazzo di notte. Steve dopo che aveva messo il pilota automatico mi venne vicino con una coperta per Peter, io la prendo e la sistemo sopra quel ragazzino che continuava a dormire.
"Beh a quanto pare qualcosa ricorda"
Dissi senza togliere lo sguardo da Peter, il capitano aggrottò le sopracciglia e mi guardò con curiosità, io lo fissai negli occhi e poi dissi.
"Prima, quella frase che ha detto, era una cosa che solo io e i mie figli potevamo sapere.... Era una cosa che gli dissi quella sera dell'incidente per non farli spaventare..... Già a quanto pare l'unica cosa che volevo che scordasse se la ricorda bene"
"Tony, non preoccuparti, vedrai tutto andrà bene, e io ti prometto che troverò quel bastardo che ha fatto questo a tuo figlio"
Mi disse appoggiandomi una mano sulla spalla.
"Wao Steve non credevo che ti fossi convertito alle parolacce ora."
Dissi provocandogli una risata.
"Grazie"
Aggiunsi dopo. Dopo un'ora arriviamo a Malibu, con l'aiuto di Steve portai Peter a letto in camera sua.
"Allora che farai adesso?"
Chiedo al Capitano uscendo dalla stanza.
"Beh se non sbaglio ho un lavoro da finire"
Accompagno Steve verso il Quinjet.
"Tony promettimi che se hai bisogno di me mi chiamerai."
Disse prima di salire.
"Tony promettilo"
"Ah va bene, te lo prometto"
Risposi, salutai Steve e partì con il Quinjet. Io tornai dentro e aspettai Pepper che tra qualche minuto sarebbe arrivata lì.
"Tony? Che ci fai qui così presto è successo qualcosa?"
Mi disse appena entrò dalla porta.
"Ecco vedi, forse è meglio se ti siedi, è successo qualcosa con Peter"
Dopo che la faccio accomodare sul divano le racconto tutto, lei dopo si precipitò nella sua stanza e io la seguii.
Pepper aprì piano la porta e si avvicinò a Peter che stava girato sul fianco sinistro guardando il muro, lei si siede sul suo letto e gli appoggiò una mano sulla spalla, io rimasi lì in piedi al suo fianco.
"Hey Peter, tesoro tutto bene?"
Disse Pepper e Peter dopo un po' rispose.
"Chi è Peter?"
"Sei tu, tesoro"
Gli rispose dolcemente Pepper.
"No io non sono Peter"
"Allora chi sei?"
Gli risposi io.
"Non lo so. Non lo so. NON LO SO"
"Hey, calmo piccolo, adesso riposati"
Disse infine Pepper e poi sia io sia lei usciamo dalla stanza lasciando riposare Peter. Appena usciti Pepper andò a chiamare lo psichiatra che lo aiutò da piccolo, dopo un'ora arrivò il dottore e visitò Peter, dopo averlo visitato ci disse.
"Sembra sia meglio dell'altra volta, l'unica cosa che possiamo fare e stargli vicino e speriamo possa recuperare alla svelta."
Ci disse il dottore e dopo averlo ringraziato se ne andò.
Pepper era sull'orlo di una crisi di nervi, io mi avvicino a lei a abbracciandola le dico.
"Non preoccupaterti, insieme ce la faremo, domani passerò una giornata con lui sperando che ricordi qualcosa, tu riposati, tra tutto il lavoro e questo ti sei meritata un po' di riposo".

Hola vi è piaciuto il capitolo?
Ce la farà Tony a aiutare Peter?
Lo scoprirete nella prossima puntata.
PS prometto che nei prossimi capitoli ci saranno momenti più felici❤️
A domani
~Leo.

Peter Parker🕸️La storia continuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora