cap.33

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Tony's pov
Continuavo a guardarmi intorno in cerca di qualcosa o qualcuno, mi voltai di scatto quando vidi un lento movimento provenire dalla parete dietro di me e mi voltai. Vidi una figura nell'ombra, era esile e calma sicuramente non era qui per lottare.
"Che ci fai li?"
Chiesi senza ottenere risposta, non riuscivo a vedere bene la sua figura, nascosta nell'ombra, ma potevo immaginare chi fosse.
"Oh coraggio spiderboy scendi da lì. Non costringermi a salire"
Dissi e dopo un po' vidi la figura di Peter scendere e posarsi al mio fianco, lui continuava a rimanere in silenzio e con lo sguardo verso il basso.
"Cosa ti turba figliolo?"
"Hey che c'è il gatto ti ha mangiato la lingua? Dai su di qualcosa"
Continuai ma Peter rimaneva zitto. Si mise poi vicino alla ringhiera e guardò giù.
"Allora, sei preoccupato?"
Lui sempre senza rispondere scosse la testa.
"Niente neanche una parola, qui ci vuole una terapia d'urto"
Dissi, Peter era evidentemente in spaventato e preoccupato anche se non voleva ammetterlo, così pensai di farlo sfogare un po'. Per prima cosa doveva parlare.
"Bene Pete hai un ultima possibilità, parli ora o taccia per sempre.......... Niente? Okay poi non dire che non ti avevo avvisato."
Presi Peter con un braccio e con l'altro iniziai a fargli il solletico e lui iniziò a ridere e dimenarsi.
"Allora ti arrendi?"
Dissi e non ricevendo una risposta da lui iniziò a fargli il solletico più forte.
"Va bene, va bene, mi arrendo"
"Oh quindi hai ancora la lingua!"
Dissi smettendo di fargli il solletico.
"Vuoi parlare un po'?"
Mi guardò per un secondo e poi continuò a fissare il panorama, mi avvicinai a lui e gli misi una mano intorno alle spalle.
"Okay ho capito. Se non vuoi parlarne muovi solo la testa okay?"
Lui annuì.
"Sei preoccupato per domani?"
Iniziai con le domande e lui annuì.
"Spaventato?"
Un altro si con la testa.
"Non preocuparti ci-"
Non riuscii a finire la frase poiché Peter di scatto si girò verso di me e conficcando il viso nel mio petto disse.
"Non voglio morire. Non voglio morire, ti prego papà non voglio morire"
Continuava a ripeterlo come bloccato in una speciale di loop e aggrappandosi a me come se le sue forse stessero cedendo, io cercai di sostenerlo e lo rassicurai.
"Shhh, calmati. Stai bene non preoccuparti, ti guarirò e starai bene, okay!?"
Dissi dolcemente, notai il suo respiro accelerare, lo feci sedere su un divanetto li vicino.
"Ora calmati e respira con me"
Feci dei respiri profondi in modo che Peter li seguisse, e iniziò a calmarsi.
"Calmati, va tutto bene. Resta un attimo qui torno subito"
Lo lasciai per qualche secondo da solo, entrai dentro e presi una coperta e una cioccolata calda e tornai da lui, posai la cioccolata sul tavolino e dopo aver sistemato la coperta su Peter gli passo la tazza.
"Ti senti meglio?"
"Si"
Rispose bevendo un sorso di cioccolata, era ancora scosso da piccoli tremolii simili a quelli di un attacco di panico, lo stringo mettendogli un braccio intorno per calmarlo e poco dopo si addormentò.
La mattina dopo
Mi svegliai presto, beh si potrebbe dire che non dormii la notte, saranno passate tre ore da quando mi stesi a letto. Mi alzai e senza svegliare Pepper sgattaiolo in cucina e preparai la colazione. Misi l'acqua per il caffè e il the e un pentolino con del latte sui fornelli.
"Signor Stark ha bisogno di aiuto?"
"Jarvis è inutile che usi questo tono di ironia, so cucinare una semplice colazione"
Dissi voltandomi lievemente verso dietro.
"Bene, allora lei saprà di certo che c'è del fuoco sul piano dei fornelli"
Mi voltai di scatto e posai di nuovo il mio sguardo sui fornelli.
"Divertente J, ricordami di cancellare dalla tua programmazione questa tua indole da teenager"
Dissi con tono ironico. Da quando quei due genietti dell'informatica hanno trovato il modo di entrare nel sistema di Jarvis gli inseriscono nuovi modi di fare, avevano aggiunto un lato più sarcastico ad esempio, la cosa non mi dava fastidio, queste piccole cose rendevano Jarvis più umano e meno codici ad interfaccia numerica. Questo però comportava un aumento constante di codici criptati per evitare che erroriamente commettessero qualcosa di grave.
"J renditi utile e mostrami la ricetta per i pancakes."
"Certo capo"
E dopo un po' proiettò sul mio telefono.la ricetta.
"Bene allora latte c'è, uova c'è lievito e burro eccoli manca solo lo zucchero e la farina.......Ecco lo zucchero e ora la farina."
Mi voltai e aprii il mobile e trovai almeno cinque tipi diversi di farina.
"Perfetto e ora quale devo prendere?"
Presi a caso due pacchi e li guardai atentamente.
"Forse se faccio un mix dei due va bene lo stesso no!? Infondo è pur sempre farina."
"Devi usare quella alla tua destra"
Disse Pepper, che si avvicinò fino a me e mi diede un bacio.
"Sei sicura!? Sai che ti dico credo che userò quest'altra"
Dissi avvicinandomi al bancone poco distante da noi dove c'erano il resto degli ingredienti.
"Oh bene allora divertiti a preparare dei pancake integrali"
"Ma che sbadato, dovevo prendere questo, e sappi che era volevo usare questo pacco fin dall'inizio e non perché lo hai detto tu"
"Se ne sei convinto"
Mi guardò con aria di sfida e poi si sedette vicino al bancone e mi guardava, mentre preparai l'impasto
"Non dovresti essere qui, i sarei dovuto venire a svegliarti con una tazza di caffèlatte e pancakes e dopo saremo andati dai gemelli."
"Non preoccuparti,.faremo colazione insieme e poi andremo dai loro. Poi Jarvis mi ha detto che avevi qualche piccolo problemino."
"Cosa! Io non ho problemini, solo qualche piccola incomprensione."
Finimmo poi di preparare i pancakes e facemmo colazione, una volta che tutti i pancakes erano pronti preparammo due vassoi con un piatto di pancakes impilati l'uno sull'altro e con sopra lo sciroppo al cioccolato per Peter e quello d'acero per Mark, accompagnato poi d una tazza di latte e cioccolato per entrambi.
Entrammo poi nella loro stanza e Pepper li svegliò dolcemente.
"Ragazzi, su sveglia"
Ma niente, non si decidevano ad aprire gli occhi.
"Okay ci provo io.
Ragazzi ci sono i pancakes"
E improvvisamente gli occhi di entrambi erano puntati su di noi, ci avviciniamo a loro e gli diamo il vassoio.
"Evvai adoro i pancakes"
Esclamò Mark felice.
Io mi avvicinai a Peter, e lo guardai meglio, era più bianco del solito e il viso stanco, che con molta probabilità era dovuto alle poche ore passate a dormire. Finita la colazione ci prepariamo tutti per il grande evento. Io scesi prima insieme a Peter per fargli fare dei controlli prima di iniziare.

Peter's pov.
Mi svegliai e dopo aver fatto colazione mio padre mi accompagnò all'ospedale, avevo un enorme senso di ansia da quando mi sono svegliato, anche se non ho dormito molto poiché i miei sensi di ragno mi facevano impazzire, era fuori controllo e mi sentivo come una pressione dentro. Cercai di ignorarli, sarà solo preoccupazione, eppure più mi sforzo ad ignorarli e più sembra impossibile.
"Spidey tutto okay?"
Mi chiese mio padre mentre guidava.
"Si si"
Risposi poi mi voltai e guardai fuori da finestrino.
Dopo un po' arrivammo e ci accolsero alcuni infermieri che dopo averci accompagnato in una camera iniziarono a fare delle analisi.
"Ciao Peter, io sono l'infermiera Helen Backer, ora rilassati noi ti faremo un paio di controlli di routine, ora ti preleveremo un campione di sangue."
Finiti gli esami entrò la dottoressa Christine Palmer accompagnata da uno strano dottore.
"Bene Peter dalle analisi non è risultato nulla di negativo e quindi possiamo procedere. Sara un anestesia totale, non c'è da avere timore"
Entrò poi un infermiere com una strana boccetta con un liquido trasparente.
"Bene, Signor Stark ora vi lasciamo un po' da soli e quando siete pronti iniziamo."
Disse la dottoressa che sparì poi dietro la porta, seguita poi dal dottore strano. Rimase solo l'infermiere che dopo aver inserito l'ago,che era collegato a quella boccetta di soluzione salina, nel mio braccio sparì anche lui, mio padre avvicinò la sedia e si sedette al mio fianco.
"Allora Spidey sei più tranquillo ora?"
"Si più o meno."
"Tranquillo andrà tutto bene, lo sai vero!?"
"Si però ho un po' di paura"
"Lo so è normale, ricorda io starò lì con te al tuo fianco, non sarai solo, non ti lascio solo. Intesi?"
Io mi limitai ad annuire.
"Perfetto, sei pronto?"
"Si"
Successivamente mio padre fece cenno di entrare ed entrò la stessa infermiera di prima con una mascherina collegata ad una bombola di anestetico.
"Pensa ad un bel posto"
Mi disse lei e piano piano mi addormentai

Hola.
Come vi è sembrato il capitolo?
Di recente è uscito Venom, io lo andrò a vedere domani, voi l'avete visto? Se si come vi è sembrato? Molti mi hanno detto che è bello.
Ps scusate se ieri non è uscito il capitolo ma per via dei compiti non ho avuto un momento per scrivere.
A domani.
~Leo.

Peter Parker🕸️La storia continuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora