cap.112

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Tony's pov
Dato che andai a dormire tardi mi alzai il giorno dopo a sole già spuntato.
Mi alzo e vado nel salotto dove trovo Pepper che tranquilla stava leggendo un libro sulla poltrona.
"Che silenzio!"
Esclamo mentre mi siedo sul divano, poi guardò l'ora erano le 10:30, a quest'ora a casa c'è sempre una gran confusione quando le scuole sono chiuse.
"Non torvi ci sia troppo silenzio?"
Dissi, Pepper posò il libro sulle sue gambe tenendo il segno con il dito e mi guardò, poi rispose.
"Già è proprio rilassante non trovi?"
Rispose con una risatina.
"Beh dove sono le nostre pesti, perché mi risulta che ne abbiamo tre, e qui non vola neanche una mosca"
Dico ironico mentre cerco di non perdermi in quei occhi blu che mi guardano.
"Oh due di loro sono al Moony club  mentre il terzo dorme in camera sua."
Rispose lei.
"Ah bene, aspetta Peter e Mark non sono un po' grandi per quel posto?"
Dico incuriosito e tenendo che fosse una delle loro scuse.
"Oh si, ma vedi Mark si è offerto di portare lì Mary a giocare, mentre Peter è di là che dorme"
Rispose e dopo continuò a leggere.
"Perfetto"
Dico rilassamdomi, almeno so che i gemelli non stanno progettando nulla...poi una sensazione come un fulmine mi attraversò, ricordandomi il comportamento di Peter la sera prima, quando lo stavo mettendo a letto e preoccupato mi alzo di scatto.
"Tony che ti prende, è successo qualcosa?"
Disse Pepper allarmata.
"No nulla, solo una piccola verifica"
Dico avvicinandomi alla stanza di Peter.
Vado in camera di Peter solo per verificare che stesse bene. Entro in camera muovendomi molto piano, la stanza era abbastanza fredda e c'era la finestra aperta, la chiudo e mi avvicino a letto di Peter.
"Pete, stai bene?"
Dico scuotendolo lievemente per una spalla. Lui si girò sulla schiena facendo cadere a terra le coperte e la maglia che aveva addosso la sera prima, mostrando la cicatrice che aveva sul petto, riportandomi alla mente i ricordi e la preoccupazione di quando steso su un letto d'ospedale stava rischiando la vita. Sento poi dei mugolii mentre gli sistemo le coperte, faceva freddo abbastanza nella stanza starsene a petto nudo non è la migliore idea. Peter lentamente si svegliò.
"Oh, ciao"
Disse sedendosi e stropicciandosi gli occhi.
"Stai bene?"
Gli chiedo e lui dopo aver fissato per un po' il vuoi rispose.
"Si perchè non dovrei?"
"Beh il sole è sorto da un po' e tu stavi ancora qui a dormire"
"E allora? Non sono mica una pianta che deve fare la fotosintesi"
Rispose con scioltezza, io gli sorrido e poi lanciandogli la maglietta gli dico.
"No sei un umano, e gli umani quando fuori fa freddo si mettono la maglia per dormire"
"Beh ieri faceva caldo"
Disse girandosi per prendere la maglia, ma mentre si girò fece una smorfia di dolore.
"Ti fa ancora male?"
Dico indicando la cicatrice sulla spalla, che ormai si era ben cicatrizzata.
"No, non è questa"
Rispose mentre indossa la felpa.
"È questa!"
Continuò indicando della sul petto mentre finiva di sistemarsi. Mi pietrificai per qualche secondo e il sangue si gelò nelle vene.
"E da quanto tempo?"
Gli chiedo cercando di apparire tranquillo, mentre nella mia mente si scatenano una miriade di preoccupazioni.
"Da un paio di giorni, però non è un dolore forte e non c'è sempre punto mi capita principalmente quando mi alzo o vado a dormire oppure quando faccio uno sforzo eccessivo"
Disse guardandomi.
"Quando avresti intenzione di dirlo?"
Gli chiedo preoccupato e arrabbiato.
"Beh ora te lo sto dicendo no!?"
Disse con scioltezza come se fosse innocente.
"Si ma....ah lascia stare....Hai intenzione di stare a letto per tutto il resto della giornata?"
"No credo che uscirò!"
Disse alzandosi, io lo guardai scrutando ogni suo movimento per vedere fino a quando avesse intenzione di nascondere il dolore.
"Beh allora andiamo, ti preparo la colazione"
Dico mentre ci incamminiamo verso il corridoio.
"Ah Spidey non credere di averla passata liscia. Più tardi ti voglio nel mio laboratorio"
Gli dico fermandolo per un braccio. Devo prima fare dei calcoli, anche se quella acca stava funzionando alla perfezione il fatto che fosse una scienza non certa mi faceva preoccupare ogni giorno.

Peter's pov
Mio padre mi sveglió, e dopo aver scoperto che da qualche giorno la mía ferita era tornata a darmi fastidio inizio a non vederci più, ha cercato di non farlo notare ma si vedeva che era preoccupato. Dopo mi preparò la mia colazione preferita e esaminava ogni mio gesto, è per questo che non gli ho detto nulla, non voglio che i miei genitori si preoccupino troppo per me. Mentre mangio mi arriva un messaggio sul telefono, così lo prendo incuriosito da chi potesse essere visto che Mark mi aveva detto che sarebbe andato al parco con Mary, ma io preso dal sonno di stamattina che ho preferito rimanere a letto.
Leggo il messaggio e sorpreso da ciò che lessi che per poco mi strozzai, finii presto la colazione e corsi a vestirmi.
"Spidey che succede?"
Mi disse mio padre vedendomi scattare via.

Hola come va?
Vi è piaciuto il capitolo?
Cosa sarà mai successo a Peter da correre così veloce?
E che cosa porterà quel piccolo problema dal passato??
Ci vediamo domani.
~Leo.

Peter Parker🕸️La storia continuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora