Tony's pov
Passai per il corridoio fermandomi sulla porta della stanza di Peter e Mark notando la luce che passava da sotto la porta, così busso e entro, trovando Peter sveglio seduto sul letto a guardare fuori.
"Spidey cosa fai?"
Chiesi credendo che avesse una specie di attacco di sonnambulismo ricordandomi quanto sonno avesse poco prima, poi mi accorgo che era sveglio.
"Oh al diavolo vado fuori"
Disse ignorando la mia presenza.
"Hey calma ragazzino dove pensi di andare?"
Gli domando e vedo Peter cacciare il suo costume.
"Vado a prendere Mark"
Disse indossando il costume.
"Aspetta tuo fratello è lì, a letto"
Dico e Peter senza dire una parola e saltellando su un piede con il costume mezzo in filato e mezzo no e con la maschera in bocca alza le coperte rivelando i cuscini nascosti sotto.
Argh quel furfante.
"Okay aspetta vengo con te"
Dissi mentre J aveva già chiamato un armatura pronta all'uso, e usciamo insieme per cercarlo.
Io volavo tra i tetti mentre Peter si lanciava con le ragnatele.
"Jarvis rintraccia Mark, veloce"
Ordinai al mio AI e poco dopo ebbi i risultati.Peter's pov
Corriamo per i tetti, mentre ero un po' preoccupato.
"Peter di qua"
Disse mio padre indicando un vicolo lì vicino, entriamo in quel vicolo e appena vidi mio fratello a terra corsi da lui.
"Fermo Pete"
Disse mio padre bloccandomi con un braccio e avanzò verso Mark.
"Tu resta lì!"
Mi disse e dopo si avvicinò a lui togliendogli la maschera e controllando i segni vitali.
"Papà!?"
Dissi io.
"Non preoccuparti sta bene"
Disse e dopo lo svegliò, un po' confuso si guardò intorno.
"Mark che diavolo ci fai qui!"
Dico io.
"Stai bene?"
disse mio padre.
"Si stavo tornando a casa e sono inciampato lì prendendomi una storta alla caviglia e cadendo ho sbattuto la testa su quella trave, poi non ricordo più nulla."
Disse Mark.
"Quanta sfiga in una sola frase"
Dissi io ironico.
"Ce la fai a camminare?"
Chiese mio padre leggermente preoccupato mentre lo aiuta ad alzarsi.
"Si penso di si"
Rispose.
"Va bene ora torniamo"
Conclusione nostro padre.
"Quindi domani niente scuola?"
Domandò Mark.
"Ci hai provato, e no, voi domani andate a scuola"
Dopo qualche minuto torniamo a casa.
"Bene ora andate a dormire, per davvero"
Ordinò nostro padre, io mi buttai sul letto e mi addormentai e lo stesso fece Mark.La mattina dopo
Mi alzai e come ogni mattina andai a fare colazione, mi preparo per andare a scuola e aspetto l'arrivo di mio padre e di Mark per andare in quel posto fantastico. Ah quanto la odio, la scuola è un posto inutile, le lezioni sono troppo semplici e noiose mi era stato proposto di saltare degli anni e andare direttamente al college ma scelsi di rimanere con i miei amici, d'altronde cosa poteva insegnarmi il college che non so. Sono praticamente cresciuto in un mondo di tecnologia, ho lavorato qualche anno ad aiutare Tony Stark che mi ha insegnato molto anzi potrei dire tutto, e il fatto che sono suo figlio mi ha permesso di accedere al suo laboratorio, con la sua presenza chiaramente,.ma in fin dei conti è molto di più di quello che un college potrebbe offrirmi. Diverso è per Mark, lui è geniale però il fatto di aver dormito per quasi dieci anni lo ha frenato un po', peccato, almeno se anche lui si annoiava a scuola potevamo scappare insieme e combinare guai con i nostri alter eghi.
Pensai mentre eravamo in auto.
"Fate i bravi a scuola, capito!?"
Disse mio padre riferito soprattutto a me.
Le lezioni inizieranno normale, MJ era ancora malata, beh in realtà oggi non aveva la febbre ma suo padre l'ha costretta a restare a letto oggi. Mi scocciai quasi subito della scuola, non riuscivo più a respirarne l'aria, tutti parlavano di Spiderman, altri del nuovo coach di educazione fisica, e Flash si avvicina a me per darmi il tormento, una normale giornata insomma.
"Flash oggi non è giornata"
Dissi posando le ultime cose nell'armadietto.
"Oh il ragazzino ora è arrabbiato"
Rispose, io semplicemente lo scansai e uscii dalla scuola.
Uhm dove posso andare??
Mi domandai, ma certo all'ospedale.
Presi un bus e mi diressi lì per vedere la mia sorellina, visto che l'orario visite era perfetto.
Incontrai di nuovo quel vecchio autista, aveva lo stesso cappello con scritto Excelsior.
"Oh buongiorno signore"
Lo saluto e mi siedo al primo posto, l'autobus era quasi vuoto c'ero solo io altri due signori sulla quarantina e una simpatica vecchietta seduta un sedile più avanti.
"Buongiorno ragazzo sei raggiante oggi, dove vai questa volta?"
Mi domandò.
"Oh all' ospedale. Ieri sera è nata la mia sorellina e ho deciso di andare a trovarla."
Il conducente mi sorrise e qualche minuto dopo arrivai all'ospedale, dirigendomi al reparto TIN, terapia intensiva neonatale, era lì che si trovano i bambini nati con qualche malattia o nati troppo presto.
Per fortuna la dottoressa che si trovava ieri era ancora di turno anche se per poco e riconoscendomi mi fece entrare, indossando un grembiule blu.
Nella stanza c'erano altre tre incubatrici oltre alla sua, tutte con in bambino al suo interno, erano tutti così piccoli e carini, poi la dottoressa mi portò di fronte alla sua.
"Hey ciao sorellina. Sono io Peter"
Le dico toccando il vetro.
"Se vuoi puoi accarezzarla."
Mi disse e io anuii così la dottoressa aprì una delle quattro botole poste ai lati.
"Ora devo andare, il mio turno è finito, verrà un'altra dottoressa, se fa domande ecco tieni questo cartellino così puoi stare qui"
Disse dandomi un carrellino per i visitatori.
Infilai la mano in quell' incubatrice e accarezzai la sua piccola manina. Poi sentii una voce alle mie spalle.
"Anche tu eri così sai!?"
Disse facendomi solbazzare, mi voltai e vidi mio padre di fronte a me.
"Pa p papá, ma ti come fai a"
Cerco di dire ma lui inizia a parlare avvicinandosi.
"Anche tu stavi in una di queste cose, eravate nati un mese prima e visto che eravate in due eravate ancora troppo piccoli."
Disse dolcemente avvicinandosi e posando una mano sulla mia spalla.
"Io e tua madre venivamo qui ogni giorno, tu avevi sempre gli occhi aperti e giardavi tutto intorno a te. Sei sempre stato un bambino curioso"
Continuò.
"Hey io non sono un bambino"
Gli dico sempre dolcemente.
"Per me si. *sniff* Ora parliamo di cose serie perché non sei a scuola?"
Mi chiese io non risposi.
"Va bene vieni con me"
Disse, e dopo usciamo dal reparto neonatale.
"Come facevi a sapere che ero qui!"
Chiesi mentre camminiamo.
"La dottoressa mi ha detto che c'era un mio figlio sopra, così Happy ha accompagnato tua madre a casa e io sono salito. Ora riprendiamo il discorso di prima."
Camminiamo fermandoci su delle panchine fuori dal reparto.
"Che ti succede Spidey?"
Di disse e io rimasi in silenzio.
"Su parla siamo solo tu ed io. Qualcosa non va con la scuola? C'entra di nuovo quel bulletto? Flash giusto!? Hai litigato con tuo fratello o con Ned? Problemi con la tua ragazza?"
Mi disse piano e a ogni domanda rispondevo di no con la testa, che era appoggiata ai palmi delle mie mani, piegato sulle ginocchia.
"Va bene ho capito andiamo. Visto che ormai hai saltato la scuola impieghiamo questo tempo in qualcosa di buono."
Disse dopo un po' di silenzio e usciamo dall'ospedale.Hola, come va?
Cosa vedremo nel prossimo capitolo?
Ma soprattutto vi è piaciuto il capitolo?
A domani.
~Leo.
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Peter Parker🕸️La storia continua
FanfictionSequel di Peter Parker-Un segreto a lungo taciuto. La vita di Peter Parker é finalmente tranquilla, vive con sua zia May e passa molto tempo con i suoi genitori Tony Stark e Pepper Potts, una vita rose e fiori insomma, combatte i criminali sotto le...