cap.120

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Peter's pov
"Due ragazzini?"
Disse l'uomo mentre uscì dall'auto e pulendosi le mani con un panno si incamminò verso di noi.
Io e Mark sbianchiamo di colpo.
Ci squadrò con lo sguardo appena ci ritroviamo faccia a faccia.
Chi cazzo è questo?
Hey linguaggio ragazzino
Piantala non sei Capitan America
Si ma neanche una pianta.
"Allora voi siete?"
Ci chiede ma ne io ne Mark apriamo bocca.
"Grazie Stane lasciaci soli ora."
Disse e quel grosso pezzo di ..... uscì dalla stanza.
"Allora potete parlare o no? Non ditemi che vi siete introdotti qui per restare in silenzio"
Continuò l'uomo sedendosi su uno sgabello, mentre noi rimaniamo fermi come due statue, il professore ci aveva detto di non rilevare a nessuno le nostre identità o da dove veniamo, abbiamo già fatto uno sgarro nel 600, ma perchè lui era come noi, ci potevamo fidare, lui è uno sconosciuto, non sappiamo nemmeno perchè si trova in questo laboratorio.
"Allora?? Potete parlare, prometto che non chiamerò la polizia, anzi sono sbalordito siete riusciti ad entrare qui senza problemi, e questo è uno degli edifici più tecnologici dello stato, e due ragazzini sono riusciti a fregarmi"
Continuò cercando di farci parlare, ma noi non cedevamo, ci fu del silenzio, silenzio in qui tutti cercavamo di capire la situazione.
"Forse il nostro tuffo nel passato ha modificato il futuro? Avrebbe senso, se nò ora dovremmo trovarci nostro padre e non questo strano tizio."
Disse Mark molto a bassa voce così che nessun'altro tranne che io potesse sentire la conversazione, poi tornò il silenzio.
"State bene?"
Disse l'uomo rompendo il silenzio.
"Sembrate stanchi."
Continuò.
"Restate qui vado a prendervi qualcosa da bere"
Aggiunse prima di uscire, io e Mark ne approfittiamo per fare un giro nel laboratorio.
"Allora Pete che facciamo? È chiaro che nostro padre non è qui!"
Disse Mark allarmato.
"Lo so, ma guardati in torno, questo è il suo laboratorio. beh più o meno. Troveremo qualcosa"
Risposi.
Poi ci fermiamo a guardare una strana macchina che avevamo già visto alla torre, restiamo così paralizzati lì di fronte da non accorgerci che l' uomo era tornato.
"Oh vedo che siete molto intelligenti, avete già adocchiato un dei più grandi gioielli di tutto il mondo."
Disse entrando facendosi solbazzare, poi posando dei bicchieri sulla scrivania si avvicinò a noi.
"Quella è un-"
"Una macchina del tempo"
Dissi interrompendolo, lui mi guardò strano mentre mio fratello sgranò gli occhi per ciò che avevo detto.
"Si esatto ma tu come....è un progetto che ho abbandonato anni fa"
"Abbandonato?"
Ripetei io.
"Si, non ho mai voluto finire il progetto, ho smesso appena ho realizzato i complessi rischi, giocare con il tempo può essere fatale...Ma ora ditemi perchè siete qui?"
Disse confuso, anche noi eravamo confusi, quella macchina che stavamo fissando era identica ad una costruita tanti anni fa da mio nonno e che si trovava nel laboratorio della Stark Tower, e i  progetti  di quella macchina ci ha permesso di creare quella con cui abbiamo viaggiato, ma tutto questo non ha senso, nostro nonno fallì nella costruzione di sicuro non ha abbandonato il progetto, se c'è una cosa che sappiamo su di lui è che non abbandona nulla, e poi chi è questo tizio che afferma di averla costruita lui? Forse viaggiare nel passato cambia davvero il futuro, mi chiedo se a questo punto ritorneremo mai nel nostro futuro, certo sempre se esiste ancora.
"Cercavamo nostro padre"
Disse Mark e io lo guardai con uno sguardo di rimprovero, mentre lo sguardo di quell'uomo cambiò di colpo e divenne un po' come quello con cui nostro padre ci guarda.
"Non mi importa Pete, dobbiamo trovare una soluzione a questo"
Mi rispose appena vide il mio sguardo.
"Vostro padre?"
Domandò lui con il cuore in gola. 
"Perchè pensavate di trovarlo qui?"
"Perchè lui è a capo di quest'azienda."
Risposi di impulso, Mark ha ragione, dobbiamo trovare una via d'uscita e forse quest'uomo ci può aiutare.
"Quindi voi cercavate vostro padre qui!?.... Vi prego non ditemi che avete usato questa macchina per viaggiare nel tempo!?"
Disse preoccupato, ma come diavolo avrà fatto a capirlo? In fondo noi potevamo essere i figli di chiunque, no!?
Una donna poi entrò nel laboratorio.
"Caro?"
Disse entrando con un enorme pancione, e di colpo capii il perchè della sua domanda, avrà pensato che noi siamo i suoi figli visto che cercavamo il capo dicendo che era nostro padre e visto che a quanto pare il capo è lui, e lì c'era una macchina del tempo.
"Si tesoro sono qui"
Rispose con una strana luce negli occhi.
"Oh e chi sono due ragazzini?"
Domandò la donna.
"Oh loro sono qui per uno stage"
Disse mentendo e ci fece un occhiolino per farci capire di assecondarlo. Quella scena mi riportò immediatamente ad un flashback.
"Oh bene io vado a ritirare l'ultimo controllo dal dottore, e chi sa magari ci dirà pure qual è questa sorpresa di cui parlava l'ultima volta."
Concluse la donna e dopo aver dato un bacio al suo uomo e averci salutato con un sorriso usci dalla stanza.
"Bene ragazzi, ora mettiamo in chiaro alcune cose"
Disse con un tono molto familiare.
"Sedetevi"
Continuò facendosi sedere su delle sedie, il tono che usava mi ricorda molto quello di mio padre, e questa cosa mi fece stare più tranquillo, anche se ci troviamo di fronte ad uno sconosciuto
"Quello che avete appena fatto è assolutamente sbagliato, nonchè mortale."

Hola, vi piace come si sta sviluppando questa faccenda?
Avete capito chi si nasconde dietro questa figura?
 Ci vedremo domani dove anche i due ingenui Peter e Mark capiranno tutto.
~Leo.

Peter Parker🕸️La storia continuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora