Cap.4

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Sul Quinjet.
Tony's pov
Salimmo sul Quinjet con il quale il capitano era venuto da me. Io mi sedetti dietro mentre Steve era ai comandi, io mi sedetti e con i gomiti appoggiati sulle ginocchia guardavo verso il basso, ero un cocktail di emozioni, cosa cazzo ci faceva mio figlio in mano a quelli, e con chi ho parlato per questi giorni, perché non sono stato più attento, ma certo faccio sempre così è già la terza volta che non sono attento, la prima volta con Mark e quella maledettissima bomba, poi Peter con il morso del ragno e ora questo, non faccio altro che commettere errori, e ciò che è peggio è che questi errori fanno male alle persone che amo.
"Hey Tony, tutto bene?"
Mi disse Steve girandosi verso di me, io non risposi ero troppo preso a pensare a cosa quei bastardi volevano fare a mio figlio.
Steve si alzò e una volta messo il pilota automatico si sedette accanto a me e mi mise una mano sulla spalla.
"Tony ti prego parla"
Io scossi la testa continuando a guardare il pavimento.
"È per il ragazzo vero? Non preoccuparti vedrai che Spiderman starà bene, tra un paio d'ore staremo lì e faremo il culo a tutti quei bastardi li dentro"
Mi disse.
"Capitano attento al linguaggio misericordia"
Dissi passando poi lo sguardo su di lui, Steve rise ricordando i vecchi tempi. Poi io aggiunsi.
"Non è solo per questo che sono preoccupato, vedi è tutta colpa mia"
"Oh no Tony, non puoi sempre addossarti le colpe di tutto"
"No tu non capisci"
Dissi alzandomi e camminando per il Quinjet.
"Allora spiegamelo"
Lo fissai negli occhi e capii che era inutile temporeggiare e che prima o poi mi avrebbe convinto a parlare, decisi di togliermi subito il peso.
"Ah va bene, è tutta colpa mia se quel ragazzo si trova lì, poteva vivere una vita diversa se solo quel giorno in quel laboratorio avessi prestato più attenzione, e forse ora non saremo qui."
"Lo conosci da molto tempo mi pare di capire"
"Si, praticamente da quando è nato, vedi ti ricordi di Peter, il ragazzo che hai incontrato al parco?"
"Si tuo figlio, aspetta come fai a sapere che l'ho visto e cosa c'entra ora?"
"Beh lui è....."
"Aspetta è lui Spiderman? Ora capisco perché hai reclutato un ragazzino"
In risposta feci il mio solito gesto e accennando un sorrisetto aprii leggermente le braccia con i palmi rivolti verso l'alto, poi guardai fuori e vidi intorno a me neve.
"Ci siamo!"
Dissi al Capitano.
"Sono pronto"
Rispose alzandosi, il Quinjet scansionò la zona e si avvicinò a l'unico edificio nei dintorni. Appena si fermò io e Steve ci ritroviamo di fronte ad un vecchio bunker sovietico.
"Questo mi sa di Dejavù"
Dissi mentre uscivamo dal Quinjet, in effetti quel posto era simile al bunker in cui io e Cap ci siamo battuti.
"Già"
Rispose Steve, ci avviciniamo alla porta d'ingresso che ovviamente era chiusa con un codice.
"Stark riesci ad aprirla?"
"Vedo cosa posso fare, Capitan ghiacciolo"
Andai vicino alla scatola elettrica e la smontai, grazie alla mia intelligenza e anche a Jarvis riuscii a scovare tra tutti quei fili quelli giusti da tagliare affinché la porta si aprisse. Dopo un paio di tentativi funzionò. Io e Cap percorriamo quei corridoi buii e i muri di ferro contribuirono ad aumentare il freddo e su alcuni di essi c'era perfino il ghiaccio, era un posto orribile e pensare che mio figlio poteva essere qui in queste condizioni pessime alimentò la mia rabbia.
Sentimmo poi delle voci, Steve mi fa cenno con la mano e in silenzio imbocchiamo il corridoio sulla sinistra, percorriamo quel corridoio fino ad arrivare ad una serie di porte, dopo averle controllato tutte una porta di ferro bianca con su scritto B13 era l'unica aperta così decidiamo di entrare.
La stanza era buia illuminata solo da delle deboli luci delle vecchie lampade ad olio.
"Tony guarda qui"
Mi disse Steve facendomi notare dei contenitori vuoti su di un tavolino di legno antico posto in un angolo.
"Queste sembrano le fialette che il dottor Octavius ha rubato in quel laboratorio"
Aggiunse capitan stecchino.
"Si ma non può averle portate qui, Peter lo ha catturato mesi fa"
"Allora aveva un complice a cui ha dato le fialette, ma a cosa gli sono servite?"
"Beh biondino quelle fialette contenevano dei virus atrofizzati, perciò combinandoli con altre sostanze può creare qualcosa di...."
"Un qualcosa di più grande"
"Esatto"
"Okay Tony prima troviamo il ragazzo poi scopriremo le loro intenzioni"
Io annuii e dopo ci dividiamo per perlustrare la vasta stanza. Erano ormai passati dieci minuti senza trovare nulla quando mi accorsi di uno zaino che sporgeva da sotto una tenda. Riconosco subito quello zaino, era di Peter, e lo so per certo perché è quello che aveva la mattina in cui "partì" per le vacanze. Mi avvicino a quella tenda e la sposto, trovandomi di fronte a Peter che dormiva beatamente e era attaccato ad una flebo di tranquillizzante. Gli stacco lentamente la flebo dal braccio e lo scuoto dolcemente per le spalle.
"Hey Pete su coraggio svegliati, forza Spidey, resisti"
Dopo un po' aprì gli occhi, forse era solo un'impressione del momento ma quei occhi  color nocciola sembravano avere  una strana venatura dorata. Appena focalizzò meglio le figure di fronte a lui solbazzò di colpo, sembra spaventato, anzi terrorizzato, provo ad avvicinarmi a lui per tranquillizzarlo ma appena accenai un movimento verso di lui Peter indietreggiò di colpo.
"Hey calmo sono io, va tutto bene su ora andiamo a casa"
"NO FERMO! Non toccarmi"
Tutti i miei muscoli sembrarono congelarsi all'improvviso, il mio cuore si strinse in una morsa, nel mio cervello correva solo una domanda. Cosa diavolo è successo. Mio figlio sembra essere terrorizzato da.....da..me. Non riuscivo più a ragione razionalmente, il mio unico desiderio era prendere Peter e portalo fuori, ma qualcosa dentro di me mi diceva aspettare.
"Tony!"
Mi disse Steve avvicinandosi a me, mi volto e lo vedo con dei fascicoli in mano.
"Forse so cosa gli è successo"
Aggiunse passandomi quei fascicoli.
"Cosa sono?"
Gli domando avvicinandomi ad una di quelle lampade per vedere meglio e iniziai a sfogliare quei fogli.
"Ho già visto quei fogli. Tony"
"Dove?" Gli domandai.
"Nel fascicolo di Bucky del dottor Zemo, credo che gli abbiamo resettato la mente"

Hola, come va, vi sta piacendo la Storia?
Cosa si nasconde dietro a tutto ciò? Una semplice vendetta? O forse un piano molto più complesso è alle porte?
Dopo questa piccola avvenuta Tony e Steve torneranno amici?? Restate per scoprirlo, noi ci vediamo domani con un nuovo capitolo.
~Leo

Peter Parker🕸️La storia continuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora