cap.181

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Peter's pov
Chiusa l'inaspettata chiamata mi sentii meglio, così bene da farmi quasi dimenticare  che ero rinchiuso in una cella. Grazie a miei super sensi riuscii a sentire dei passi farsi sempre più forte, nascosti subito quel piccolo schermo trasparente di poco più piccolo di un palmo di una mano e sottile come un foglio di carta.
"Genietto questi sono i problemi da risolvere. Non demoralizzarti se non riesci subito sono stati creati con la speranza che un millennio basti per risolverli. D'altronde si chiamano problemi per il millennio, so che ci riuscirai. Devi riuscirci. Non ho rischiato tutto solo per accudire un moccioso, ma per te vale la pena di finire in certi guai"
Disse posando dei fogli e libri di matematica sulla scrivania.
"Tony Stark non ti avrebbe mai avvicinato a questi, ritienili un dono. Ora mettiti al lavoro non sei qui a perdere tempo"
Concluse prima di uscire.
Fantastico!
Emanai un sonoro respiro e mi avvicinai alla scrivania. Presi quei fogli li buttai a terra spargendoli per la stanza, poi mi butto sul letto con gli occhi verso il soffitto.
"Ragazzino, che cazzo fai!!"
Urlò Luis entrando allarmato dal rumore.
"Okay facciamo così, se provi a risolverne uno, ci pensi e metti qualcosa di concreto su carta anche se solo un intuinzione, un calcolo sbagliato potrai chiedere per cena tutto ciò che vorrai"
Propose mentre si abbassò a raccogliere i fogli a terra. Ci pensai su......questa proposta può essermi utile.
"Uhm.....va bene scelgo un burrito formato speciale, con cili e pollo, il ristorante apre alle 20:30, quello sulla ottantsnovensima strada, è l'unico che lo fa così speciale ed è squisito"
"Un burrito!?..va bene, il posto e lontano ma va bene genietto però tu lavora, una promessa è una promessa. Sono le 18:30 tra in ora vengo a controllarti poi se hai rispettato i patti scenderò a prenderti la tua cena!"
"Perfetto!!"
Dissi entusiasta e con un sorriso contento mentre mi dirigo verso la scrivania prendendo i fogli dalla mano di Luis.
"Bravo questo è lo spirito giusto"
Rispose e poi uscì.
Già stupido idiota....... Ti ci vuole un'ora per andare oggi poi c'è El día especial del jamón, quindi c'è molta gente e bisogna essere lì prima dell'apertura, ovvero prima delle 19:30 ma ti ho detto che apre alle 20:30 quindi perderai almeno un paio d'ore ad aspettare e il ritorno sarà anche più doloroso visto il traffico che si incontra lì ci impiegherà il doppio del tempo.
avrò almeno 4-5 ore di libertà e tu caro Luis non puoi sottrarti al patto altrimenti di bye bye alla risoluzione dei tuoi problemi.
Preso dalla curiosità diedi un'occhiata a quei fogli leggendo un problema e iniziai a risolverlo....
Passa un'ora e io come da patto avevo scritto alcuni calcoli e ragionamenti.
"Bravo genietto, ora vado tu fai il bravo. Accendo il sistema di sicurezza, non provare a scappare e non entrare nella mia stanza di lavoro."
Disse e dopo uscì prendendo la sua giacca.
Sono chiuso dentro...... riuscirò ad uscire.
Passo circa 40 minuti a cercare di scappare ma visto che non ci riesco provo a scoprire qualcosa di più su Luis, quel tipo non mi convince, stavo per provare a entrare in quella stanza ma un rumore alla porta d'ingresso mi fece rabbrividire e corsi in camera a risolvere il problema.
Sento silenzio, forse Luis incazzato sarà tornato e diretti in quella stanza, non voglio che si insospetti di me, quindi feci finta di nulla troppo immerso a fingere di risolvere tutto, poi analizzando i calcoli vidi una cosa illuminante....
"Merda!"
Esclamai appena vidi cosa avevo fatto.
"Hey ragazzino è così che ti ho insegnato?"
Solbazzai appena sentii quella voce e mi girai di scatto.
"Papà!?"
Corsi verso l'uscio della porta dove si trovava quel uomo e poi lo abbracciai, con gli occhi lucidi e dopo qualche lacrima cadde sulla sua spalla.
"Papà che ci fai qui? Come come fai fatto a..."
Provai a dire ma mi mancava il fiato talmente che mio padre mi stava stringendo forte.
"Il comunicatore che ti ho dato ha anche un sistema di localizzazione. Sono volato qui appena ricevuta la posizione e Jarvis scansionando l'appartamento ha rivelato solo la tua presenza quindi sono entrato."
Disse lasciandomi andare poi mi posò una mano sulla spalla.
"Lo sai che non mi hai convinto con quel va tutto bene... cos'è che non va?"
Disse poi camminando esaminando la stanza e il suo sguardo cadde sui fogli sulla scrivania.
"Ah ti sta dando questa roba....fa solo friggere il cervello, non affliggerti troppo se non ci riesci, non voglio vedere al telegiornale che un ragazzino si e suicidato...mi hai capito!?"
Disse guardandomi con tono autoritario e preoccupato aspettando una mia risposta.
"Si va bene"
"Ritornando a noi...."
"Quel tipo è strano, non mi piace."
"Okay ascoltami io sto facendo delle analisi su di lui, potrebbe essere coinvolto con l'Hydra.."
"Cosa? Hydra...c'entra con il rapimento di Mark!? Forse potrei dare una mano c'è una stanza che.."
"No!"
"Cosa no?"
Obbiettai
"Non devi intrometterti, ci penso io tu cerca solo di stare bene, non voglio che entri in tutto questo può essere pericoloso. In più se ti intrometti sarà più difficile riportarti a casa."
"Vuoi riportarmi a casa?"
"Ovvio! Non ti lascio qui..sto lavorando sodo per trovare tuo fratello e se non farai cretinaggini ti potrò riportare a casa."
"Ma..."
"Non obbiettare, resterai qui e farai il bravo bambino."
"Voglio venire in missione quando troverete la base Hydra.... ti prego"
Lo guardai con ogni pietosi sperando che cedesse.
"Stai mangiando?"
Cambiò argomento.
"Allora hai mangiato?.....Pete!"
Insistette al mio silenzio.
"Si, ce non di recente. Luis è andato a prendermi un burrito dall'altra parte della città, un mio piano per levarmelo tra i piedi"
"Astuto...e dimmi un po' perché andrebbe così lontano per un burrito?"
"Avevamo un patto... riguardano quelli"
Dissi indicando con lo sguardo i fogli.
"Peter ascoltami ti chiedo solo un favore non risolverli, anzi non provarci nemmeno. Ti trascinano in un brutto vortice per questo non ti ho mai dato questa roba."
Mi disse preoccupato, in effetti ho sentito storie di matematici arrivati alla depressione perché non ci riuscivano e si sono tolti la vita.
"Ehm...."
Dissi facendo scontrare gli indici e guardandomi intorno.
"Ne hai già risolto uno"
Rispose mio padre
"Non l'ho fatto di proposito, ho scritto dei calcoli e sono giusti. Ma non preoccuparti non lo dirò a Luis."

Tony's pov
Rischiai nel andare da Peter, ma non mi interessa devo andarci, visto che non c'è nessuno in casa decido di entrare mentre Jarvis controlla il perimetro per avvisarmi del ritorno di Luis.
Appena vidi Peter una morsa strinse il mio cuore o forse era semplicemente Peter che si aggrappò a me come a dire di salvarlo da lì. Lo strinsi più forte, cercando di trattenere qualche lacrima. Non posso credere che sto abbracciando il mio bambino, non voglio che tutto questo finisca, ma se voglio riottenere la sua custodia non devo commettere passi falsi.
Parlai con Peter cercando di persuaderlo dal unirsi alla missione poi lui mi confessò di avere già risolto un problema. Non sapevo che il mio genietto poteva risolverli in un pomeriggio, forse ho davvero sbagliato tutto e sono un pessimo padre e ho rovinato il potenziale di Peter...... d'altronde tutte le sofferenze di Peter sono dovute a me, forse Luis ha ragione...ma qualcosa mi fece ricredere.
Peter si avvicinò di nuovo e crollò nelle mie braccia e io dovetti sorreggere anche il suo peso per evitare una sua caduta.
"Papà ti prego portarmi via....non voglio più stare qui non ce la faccio....odio Luis odio tutto questo.... portami via ti prego"
Disse facendo sì che delle lacrime gli rigarono il volto mentre si aggrappò a me con tutte le sue forze.
Peter era spezzato proprio come il mio cuore, non posso vederlo così. Luis ha rotto il mio bambino e io romperò ogni suo osso. Mi sembra di avere difronte a me il bambino che correva da me piangendo spaventato dai fulmini e no il mio Spidey. Lo si legge chiaro negli occhi che quel uomo gli ha rubato la gioia e la pagherà.
"Okay calmo piccolo"
Gli dissi accarezzandogli la schiena mentre con una mano gli accarezzavo i capelli.
"Il tuo piano geniale per quanto tempo può tenere fuori Luis?"
Gli chiesi parlandogli dolcemente.
"4-5 ore"
Rispose singhiozzando.
"Okay, ci penso io. Vuoi uscire ci facciamo un giretto"
Gli proposi sorridendogli.
"Non posso"
"Oh lo so il giudice ha detto che non dobbiamo avere contatti, ma abbiamo già disubidito no!? Ora stiamo parlando... quindi"
"No, non posso per questo"
Mi mostrò poi una strana cavigliera.
"Oh ma andiamo è da pazzi.... neanche io ho mai pensato a tutto questo! Mica sei agli arresti domiciliari!!"
Esclamai poi vidi uno sguardo cupo in Peter, c'è altro sotto.
"Pete mi devi dire una cosa importante."
Lui annuii.
"Ti ha picchiato?"
"No"
"Alzato la voce? Usato un comportamento aggressivo?"
".....si, un po'."
"Okay mi basta questo, fai i bagagli da domani torni con noi!"
"NO"
Lo guardai sbigottito.
"Per nessun motivo ti lascio con questo stronzo, ha alzato la voce con te non sarà difficile fare crollare l'ultima sentenza e torni da noi, smentiremo tutto e il giudice capirà che ha commesso un errore."
Dissi e lui rispose.
"Questo tipo è collegato a Mark e all'Hydra, magari restando qui posso scoprire qualcosa su di loro, anche se non sarà molto è pur sempre una mano in più. Non puoi portarmi via, io starò bene non preoccuparti, dobbiamo trovare Mark. Ti prego farlo per me"
Disse con un tono totalmente diverso da prima, era tornato il mio Peter, stupido e che si sacrificherebbe anche per una formica ma era pur sempre il mio bambino che non smette mai di rendermi orgoglioso.
"Va bene Spidey, ti faccio fare come vuoi, ma a quale condizione. Chiami ogni sera e devi essere sincero al 301% se quello ti sfiora anche solo con in dito TU lo dici SUBITO e cosa più importante non indagare su Luis, resta fuori da tutto ciò, se scopri le cose per caso va bene ma NON indagare"
Gli dissi.
"Va bene però.....tu mi porti da Mark. D'accordo?"
"Ahh va bene."
Risposi, non so perché ho accettato, forse anche solo il voler passare del tempo con lui è stato motivante per portarlo in missione.
Wow devo essere davvero disperato se porto mio figlio con gli Avengers solo per stare con lui.
Continuai a guardare quei occhi marroni e più li vedevo più potevo notare che una scia di gioia che si stava facendo strada al loro interno.
Sto lottando con me stesso dal prendendo e riportarlo a casa ma forse Peter ha ragione, lui starà bene spero altrimenti col cazzo che lo faccio restare.


Hola come va?
Avete dei commenti sul capitolo?
Riflessioni?
Noi ci vediamo domani come sempre.
~Leo.

Peter Parker🕸️La storia continuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora