cap.45

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Peter's pov
Le ruote dell'auto giravano veloci, i lampioni illuminano a tratti l'interno di quella macchina nera e silenziosa, ne io ne Mark avevamo il coraggio di parlare o di scappare.
"Questa non è la strada di casa"
Dissi rompendo il silenzio appena vidi che stavamo andando nella parte opposta.
"Ovvio che non lo è, non siamo diretti alla Stark Tower"
Disse l'uomo, il tono fece rabbrividire il sangue nelle vene a tutti, continuava a guidare guardando dritto con i suoi occhiali da sole nero scuro, perché diavolo portare occhiali da sole di notte, e così scuri per giunta, lui schiacciò ancora di più sull'acceleratore e corse molto veloce per la  città, dopo un po' frenò, si sentì il rumore delle ruote che frenarono di colpo. Quando fummo completamenti fermi scese dalla macchina.
"Su sbrigatevi uscite, non costringetemi ad usare le maniere forti!"
Subito io e Mark uscimmo, meglio non contraddirlo.
"Bene signori se volete seguirmi"
Noi lo seguimmo dentro a quello che sembrava uno dei padiglioni in allestimento della Stark Expo, che si sarebbe tenuta tra qualche mese.
"Perché vi ho portato qui vi chiederete. Secondo voi?"
Disse fermandosi una volta che noi siamo entrati nella stanza.
"Per poterci uccidere meglio?"
Disse Mark, io che stavo al suo fianco gli diedi una lieve gomitata sul braccio.
"Quasi, ci sei andato molto vicino, prima facciamo due chiacchiere e poi forse vi uccido"
Disse lui togliendosi gli occhiali, vedemmo il suo sguardo, era terrificante e sembrava molto serio.
"Bene, vi siete divertiti nella casa stregata?"
"Come fai a sapere della casa?"
Dissi io.
"Possiamo spiegare"
Disse Mark.
"Parlo io!"
Disse lui e io e Mark stemmo in silenzio.
"9 anni fa, qui ci fù un combattimento alla Expo, sicuramente lo ricordate visto che c'eravate anche voi, ricordo di un bambino coraggioso e un altro stupido che sfidò un mega robot che stava per farlo fuori se non fosse arrivato il fantastico Ironman. E ora mi ritrovo qui con questi bambini...."
"Io posso spieg-"
Dissi io ma fui interrotto.
"Non interrompermi mentre parlo. Siete in grossi guai, tu signorino non dovresti essere qui, eri e sei ancora in punizione, e tu dovevi chiamare! Ma ora non è questo il punto, vi voglio mostrare una cosa"
"Quindi non ci uccidi?"
Disse Mark.
"Questo è ancora da decidere, però puoi considerarti anche tu in punizione. Su venite"
Disse poi camminando verso la sala di controllo poco illuminata, c'erano monitor e computer dappertutto.
"Ci ho riflettuto insieme anche a vostra madre... la vostra indole ehm...... ribbelle-creativa  deve essere indirizzata verso qualcosa"
"E cosa dovremmo fare, qui ci sono solo tanti pezzi di computer mal funzionanti"
Dissi io.
"Beh tu sei un assembla computer ti divertirai!"
Disse mio padre poggiandomi una mano sulla spalla.
"Si ma questo è impossibile, ci vuole una vita solo per capire dove iniziare!"
Risposi.
"Significa che ti divertirai di più allora"
Rispose mio padre.
"Quindi è questo quello che dovremmo fare  rimettere in sesto tutti i computer?"
Disse Mark che fino ad allora era rimasto in silenzio a guardarsi intorno.
"No il vostro compito è quello di far funzionare questo"
Disse Tony e dopo battendo le mani fece accendere le luci che illuminarono un angolo dove c'era uno di quei robot collegato a dei fili.
"Oh perfetto allora."
Dissi io ironico
"E come facciamo? C'è insomma se sbagliamo e riusciamo ad attivarlo ma è fuori controllo e distrugge tutto? Noi non possiamo impedirlo!"
Disse Mark un po' preoccupato.
"Non preoccuparti è innocuo, ci ho già lavorato sù. Ora andiamo a casa è tardi e domani voi avete scuola, tornerete qui ogni giorno dopo scuola, e ovviamente dopo aver fatto i compiti o corsi pomeridiani, Happy vi accompagnerà qui. Chiaramente avrete anche dei giorni da passare con i vostri amici o per pattugliare la città"
Disse mio padre guardando prima Mark e poi me.
"Come un campo estivo quindi!"
Dissi io.
"Esatto, su ora andiamo"
"Ehm papà, prima di andare possiamo fare un giro per la Expo?"
Chiese Mark.
"Va bene, ma un giro veloce, massimo dieci minuti."
Camminiamo fuori e Mark si diresse verso il padiglione delle nuove tecnologie, pieno di macchine di ogni forma e dimensioni.
"Pete stai bene? Ti vedo un po' pallido"
"Si si, è tutto okay!"
"Sicuro?"
"Si"
"Anche con quell'affare lì?"
"Si, a tratti fa un po' male però è tutto okay!"
"Hey Pete guarda qui!"
Mi chiama Mark vicino ad un'invenzione.
"Wow forte"
Restiamo a guardare e a "giocare" con tutte quelle invenzioni di scienziati provenienti da tutto il mondo.
"Wo cos'è questa!"
Disse Mark.
"Sull'etichetta c'è scritto vola via!"
"Forte, su provala, fammi volare!"
"Okay"
Schiacciai il pulsante su un quadro elettrico e Mark si posizionò su una pedana e dalla quale uscirono gas che lentamente fecero sollevare Mark, nostro padre che era rimasto indietro appena ci vide corse da noi.
"No fermi ragazzi, non usa-....troppo tardi"
"Perché? Cos'è che non va?"
Chiesi.
"È fortissimo!!"
Disse Mark che si trovava a quel che metro da terra.
"Non ha nulla in se che non va, il problema è la discesa, non è molto soffice"
"Ecco bella domanda come scendo?"
"È questo il punto, dovevi indossare un imbracatura almeno, su vieni Pete ci sono dei materassi di gomma laggiù prendiamone alcuni se nò tuo fratello rimanere lì a vita"
Andiamo a prendere dei materassi soffici tipici delle palestre e li posizioniamo vicino a Mark.
"Okay, figliolo appena Peter spegne la macchina tu dovrai cadere su questi materassi intesi?"
Mark annuì e io spensi la macchina, e dopo qualche secondo Mark cadde sui materassi.
"Tutto bene?"
Domandò mio padre preoccupato.
"È stato fortissimo, rifacciamolo!"
"Assolutamente no,ora andiamo"
Iniziamo a camminare verso l'uscita mio fratello mi guardò con uno sguardo complice e io gli feci un occhiolino.
"E mi assicurerò che quando venite qui per giocare con i computer questa sala sarà chiusa"
Disse mio padre che ci aveva visti con la coda dell'occhio.
Rientriamo in macchina e in un batter d'occhio siamo alla Stark Tower.
"Su fate piano è tardi e non dovete svegliare vostra madre, andate a letto"
Disse nostro padre appena usciamo dall'ascensore, noi andiamo nella nostra stanza in silenzio, mi buttai a letto stremato.
"Sono stanco morto"
Dovevo ammetterlo anche se mio padre con quell'apparecchio che ha creato è stato fantastico non è tutto come prima.
"Pete stai bene?"
.........

Hola, come state?
Che succederà nel futuro! Qualche teoria?
scatenate le idee!
Ci vediamo al prossimo capitolo.
~Leo.

Peter Parker🕸️La storia continuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora