Peter's pov
Devo dire che uscire e divertirsi con i miei amici mi ha liberato un po' più la mente.
Appena usciti da quel posto trovai diverse chiamate di mia madre, visto che in quel locale non prendeva molto la linea.
La chiamo avvisandola che sarei tornato a breve.
"Largooo"
Disse la voce di un bambino sui dieci, undici anni, che stava giocando con uno skate correndo sul marciapiede, noi rapidamente ci spostiamo e il bambino come un fulmine corre superandoci, seguito da una voce più sottile.
"Hey Dave aspettami"
Disse un bambino più piccolo, forse il suo fratellino e che lo rincorre. Mentre corre inciampa in un sassolino e mentre il suo skate finisce in mezzo alla strada io afferrandolo grazie ai miei super sensi riesco a impedire che cada, evitando così un brutto incontro con un taxi che stava passando proprio in quel momento.
"Woo grazie"
Rispose il bambino quando lo aiutai a tornare con i piedi per terra, il rumore aveva allarmato il fratello maggiore che corse subito in dietro.
"Alex stai bene?"
Disse abbracciando il bambino.
"Grazie per averlo salvato."
Mi disse.
"Sei stato come Spiderman!"
Urlò esaltato il più piccolo e solo ora mi accorgo che sulla sua maglietta c'era scritto
<<I ♡ Spiderman>>
Lì salutai con un sorrisetto e dopo loro continuarono la loro passeggiata.
"Beh Spiderman ti sentí meglio ora!?"
Mi chiese MJ quasi ironica, ma anche con la preoccupazione che tutto il pomeriggio non abbia funzionato a dovere.
"Sì tutto bene. Mi è servito stare con voi."
Risposi.
"Ovvio chi è che non sta bene a stare con me!?"
Disse Ned esaltandosi da solo.
Continuiamo a camminare verso casa parlando con i miei amici.
Appena sotto la torre c'era un cordone di uomini in divisa.
Erano sei di loro posti tre da un lato della porta e tre dall'altro, e appena mi videro si avvicinarono.
"Bhe Pete sembra che tu abbia compagnia...ci vediamo"
Disse Ned dandomi un cinque.
"Ci vediamo amore"
Disse MJ dandomi un bacio.
Entrai a casa scortato da quei uomini che evitavano che qualche giornalista che era lì si potesse avvicinare a me.
Raggiunsi il piano giusto e salutai mia madre.
"Peter tesoro tutto bene?"
Disse avvicinandosi a me mentre mi siedo su uno sgabello vicino al bancone della cucina.
"Cucciolotto sembri più stanco del solito"
Continuò scompigliando i miei capelli.
"Si sì mamma sto bene"
"Ho capito, ti preparo la tua cena preferita...ti va?"
Mi chiese e io annuii. Certo il pomeriggio con i miei amici è stato d'aiuto ma restavano lo stesso tante, troppe domande e questioni da risolvere.
"Peter"
Mi chiamò una piccola bambina camminando verso di me.
La presi di colpo e la feci volare fino al divano, e lei si divertì molto, mentre mia madre data l'ora inziò a preparare la cena. Mentre giocavamo sul tappeto nel salotto Mary mostró uno strano interesse per lo spara-ragnatele che avevo al polso e lo aziona per errore sparando una ragnatela alla TV. Per fortuna riuscii a fermarla prima che tirasse giù lo schermo.
"Non si usano così.."
Le dissi a bassa voce...
"Guarda"
Sparai una ragnatela sul soffitto che scendeva fino a noi Mary inziò a giocarci toccando quel filo e appicicandosi a esso. Mi venne poi un' idea. Con un'altra ragnatela creai una specie di sediolina per bambini e ci feci sedere Mary, poi unendola a quella sul soffitto creai una specie di altalena che alla mia sorellina piacque molto.
"Pete, Mary è pronta la cen......ma.."
Disse mia madre che si bloccò appena ci vide.
"Che cos'è questo?"
"A Mary piace."
Risposi.
"Va bene ora libera tua sorella e venite a mangiare."
Mi disse con un tono dolce ma anche un po' di severo, se c'era mio padre forse avrebbe appeso me così.... però fuori........e in cima alla torre.
La cena fu tranquilla, parlai con mia madre di quanto mi fossi divertito oggi con Ned e MJ e della strana giornata di scuola.
Aiutai a sistemare tutto e dopo un po' stanco mi misi a letto per riposare dato che non ho compiti per domani. Dormire un po' mi farà dimenticare quel lieve dolore allo stomaco.Molte ore dopo
Tony's pov
Tornai esausto dalla missione. Dissi a Pepper di non aspettarmi in piedi ma lei non lo fece così quando atterrai sul tetto con la mia armatura e scesi con l'ascensore la trovai lì sul divano con una tazza di the caldo che aspetta il mio ritorno.
"Tony"
Disse preoccupata per alcune ferite e si avvicinò a me.
"Stai bene?"
Mi chiese pulendomi con un panno del sangue che colava all'altezza del sopracciglio.
"Si tesoro sto bene. È stata una missione complicata"
Le dissi dandole un bacio sulla fronte, poi vado a sedermi vicino al bancone.
"Cos' è quella cosa?"
Dissi notando delle ragnatele sul soffitto.
"Peter stava giocando con Mary"
Mi disse.
"Sì ma credo sia passata più di un ora perché non sono sparite?"
"Anche io ho avuto questo dubbio, Peter mi ha risposto che sta tentando nuove formule per farle durare di più."
"C'è riuscito a quanto pare"
Dissi mentre mi preparai un bicchiere di whisky dal bancone del mini bar.
"Stava bene oggi"
Mi disse sedendosi di fronte a me.
"Sì ma non possiamo rimandare l'inevitabile. Ho già pronta la "cura" se quell'essere attacca nostro figlio io gli sparo quel siero nelle vene."
Dissi deciso, velando la preoccupazione che la sostanza aliena possa resistere.
"E Mark?"
Abbassai lo sguardo e scossi la testa lentamente.
"In questa base Hydra non c'era. C'erano però molti uomini, ci è mancato poco e perdevamo. Fortuna vuole che Banner è tornato in se, fa sempre comodo avere un bestione verde a proteggerti le spalle."
Dissi con sarcasmo, non le dissi che trovai dei file di come trattavano i vari "prigionieri importanti" quelli che possono usare per controllare grandi colossi dell'America.
Giuro che appena trovo Mark e sarà salvo lì trucido uno a uno con le mie stesse mani per tutto quello che hanno fatto.
"Tony, un altra cosa. È arrivata questa per tutti e due.... è l'avviso dell' emanazione del processo..."
Mi disse porgendomi un foglio.
"A quando?"
Chiesi anche se sapere la risposta non era gradito.
"Domani alle 16:30"
Rispose. Meno di 24 ore, visto che oramai è già domani.
Spero bene, non voglio che queste siano le mie ultime 24 ore con mio figlio.
Sentiamo poi delle grida e corriamo subito nella stanza di Peter.
Lui era a letto a dormire girato di lato e urlava contorcendosi dal dolore.
"AAAAH BASTA SMETTILA....FA MALEE AAAAAAARGH"
Continuava a urlare mentre stringeva lo stomaco e il petto dal dolore, ricoperto di sudore.
Lo giro cercando di tenerlo fermo sulla schiena. Ma il troppo dolore lo porta a liberarsi e contorcersi ancora di più.
Lanciai subito uno sguardo a Pepper e leí capì in un istante e fece strada verso il laboratorio mentre io presi Peter.
Lo stessi sul divanetto che si trova nel mio laboratorio e corsi a prendere il siero mentre Pepper rimase al suo fianco.
"Sei sicuro che funziona?"
"Certo."
Riposi e con sicurezza ignettai quel liquido rosso nel braccio di Peter. Dopo attaccai delle macchine per monitorarlo.
"Pepper ora vai a riposare resto io."
Lei era un po' restia.
"Pepper non preoccuparti sono sicuro che funziona, ora però devi riposare tra circa 12 ore c'è il processo e almeno uno dei due deve essere lucido per combattere"
Lei mi diede ragione e tornò su, presi una sedia e mi sistemai accanto a Peter.
Mentre presi un'altra di quelle fiale e la osservai girandomela tra le mani.
Certo che sono sicuro, o muore Venom o muore Peter, più sicurezza di così.Hola. Tutto bene?
Come vi è sembrato?
Che succederà tra 12 ore?
Che succederà a Peter? E a Venom, lui sarà così forte da sopprassare il siero?
Ci vediamo domani.
~Leo
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Peter Parker🕸️La storia continua
Fiksi PenggemarSequel di Peter Parker-Un segreto a lungo taciuto. La vita di Peter Parker é finalmente tranquilla, vive con sua zia May e passa molto tempo con i suoi genitori Tony Stark e Pepper Potts, una vita rose e fiori insomma, combatte i criminali sotto le...