cap.142

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Peter's pov
Dolore
Paura
Buio
Ancora dolore
Fa male non capisco precisamente da dove arrivi questo dolore,ma è atroce, sento di non avere più il controllo, non avevo più le forze.
Troppo veloce, delle forti luci iniziarono a colpirmi, flashback, non riesco a vedere e non sento più nulla, solo una forte fitta, forse c'è qualcuno al mio fianco non so, poi finalmente tutto quel caos finì.
Pace finalmente, o forse solo l'inizio di un incubo.
B udi...noi.
Oh finalmente, ma dove diavolo sei stato!?
Scusa ragazzino, ma non mi sento molto bene
Come? Tu sei un coso alieno e vieni a dirmi di non sentirti bene?
Non dire coso, è offensivo. Poi non scordare che tutta quella roba che ti stanno facendo è per umani, no per me.
Quindi stiamo nella stessa barca eh!
No, tu stai morendo io un po' meno. Certo se muori tu muoio anche io, questo è ovvio.
E non c'è nulla che tu possa fare per farci guarire?
Sì ma ora tutti quei medicinali ci hanno indebito, dobbiamo andarcene da qui. Io ho bisogno di un po' di tempo per riprendermi e così potrò curarci.
Bene allora usciamo.
No. Se esci visto che sei un flaccido morirari prima.
Hey non avevi detto che noi non moriremo?.
Sì ma questa volta do ragione a tuo padre.
Noi odiamo stare qui.

Aprii gli occhi, stordito cerco di alzarmi e di nuovo vedo il mio braccio ricoperto di fili.
Ah giuro che me ne vado da qui. Non riesco più a resistere qua dentro.
"Non lo fare se fossi in te!"
Sentii una voce appena provai ad alzarmi.
"Oh fantastico ora  anche te mi fai da guardia?"
Dissi.
"Non faccio la guardia a nessuno. Semplicemente sono qui per fare un favore ad un amico, e anche perché mi fai preoccupare"
Rispose avvicinandosi.
"Oh andiamo Happy, faccio solo un giretto!"
"No. Non puoi alzarti!"
Replicò.
Lo sfidai con lo sguardo ma poi mi arresi.
"Ah va bene"
Dico buttandomi di nuovo sul cuscino.
"Sai dirmi almeno che ore sono?"
Chiesi.
"Le sei del pomeriggio"
Rispose sedendosi su una poltroncina poco distante.
"Cosa!"
Dico saltando dalla sorpresa e restai seduto.
"Sì hai dormito per un bel po'."
"Beh ora però non voglio stare qui. Ho bisogno di sgranchirmi le gambe"
Continuai.
"Bene tu fallo e io premerò questi bottone qui su questo telecomando e tuo padre in persona in una scintillante armatura volerà in meno di un secondo."
"Uff!"
Sbuffai.
"Ragazzino, non farmi cambiare idea, per ciò resta lì seduto. Tieni gioca con questo, sono sicuro ti divertirai"
Mi disse passandomi il mio telefono.
"Yeeh che divertimento"
Veci il verso mentre lo accendo, Happy si siede di nuovo sulla poltroncina e mi guarda tenendo in mano una rivista.
Mi arrivò un messaggio da parte di Ned.
<<Peter ho trovato altro su quei criminali. Il loro capo come ti ho già detto è un certo che si fa chiamare Kingping, ho trovato il loro covo, ma lo S.H.I.E.L.D. ha già preso tutta la banda. Non so se sanno del coinvolgimento di Kingping, le sue tracce erano veramente sottili, è stato molto difficile per me collegarlo a quei criminali, comunque sia lui è scappato. Però so dove abita.>>
Lessi il messaggio di Ned e urali dalla gioia.
"Che succede!"
Subito chiese Happy.
"Nulla, non preocuparti."
"Sarà, ma ti tengo d'occhio ragazzino"
Risposi a Ned e gli chiesi l'indirizzo e dopo averlo pregato un po' alla fine mi inviò la strada.
Bene appena riuscirò ad uscire da qui vado subito a casa del nostro signor criminale.
Dopotutto avevo dei conti in sospeso con lui, ci aveva imprigionato nel passato, aveva ucciso quel giovane professore e con l'incendio alla fabbrica aveva procurato la morte di tre operai.
Dopo la porta si spalancò e entrò mio padre.
"Bene cambio della guardia"
Disse scherzando.
"Allora come si è comportato il detenuto?"
Chiese rivolto ad Happy che gli rispose con una smorfia, poi Tony ringraziò l'amico che uscì dalla stanza.
"Allora Pete come stai? Hai fatto una bella siesta"
Mi disse avvicinandosi.
"Bene ma sarei ancora meglio se potessi uscire da qui"
Gli risposi facendo il finto illuso, lui mi guardò con uno strano sorrisetto.
"Cosa?"
Gli chiesi.
"Stavo pensando che magari non è una cattiva idea!"
"Okay tú non si mío padre. Ammettilo sei uno Skrull"
Gli risposi ironico.
"Divertente Spiderman, veramente non so dove trovi tutta questa fantasia. Su forza metti il costume e vai da lei. Sappi che se andrai s caccia di criminali non uscirai più, sarai più recluso di un monaco di clausura."
Rispose.
"Va bene papà. Sei fantastico ti adoro"
Gli dissi saltandogli al collo.
"Si okay Spidey ora va, prima che cambi idea, e non dire nulla a tua madre se nò siamo fritti entrambi."
"Solo una cosa come facevi che sarei andato da lei?"
Chiesi.
"Vuoi che cambi idea?"
Chiese sarcastico, io non risposi e accennando un sorriso infilai la maschera e mi catapultai fuori per andare da MJ.
Arrivai fuori alla sua finestra e bussai, lei sgranò gli occhi appena mi vide.
"Peter, che ci fai qui! Sei impazzito"
Disse aprendo la finestra e facendomi entrare, subito la presi in braccio stringendola a me, mi alzo leggermente la maschera e la bacio e lei subito dopo ricambia.
"Bene Spiderman ora mi spieghi come sei arrivato qui?"
Disse dopo il nostro lungo bacio.
"Beh non è ovvio?"
Dico lanciando una ragnatela verso la finestra.
"Sì io intendo dire come hai fatto a fuggire da Azkaban"
Disse, dio quanto mi era mancata, lei e le sue battute da Nerd su ogni film che vede.
"Dai vieni andiamo in un posto"
Risposi e senza aspettare una risposta la presi per i fianchi e la portai in giro per la città, portandola sul nostro posto preferito.
"Sai Peter la maggior parte dei ragazzi porta le loro fidanzate al parco o al cinema, di certo non...."
"Non sulla statua della libertà!? Sai io non sono come gli altri. E poi guarda questo posto è fantastico."
Dissi lasciandola andare.
"Sì ma vorrei venire qui quando ho la certezza che tu stai bene e non un morto che cammina"
Disse guardandomi mentre mi tolse la maschera per vedere i miei occhi.
"Ti ho già detto che sei bellissima?"
Dico perdendomi nei suoi occhi.
"Si, ma ora dimmi una cosa, come stai? Seriamente."
"Credo di stare bene. Dopotutto mio padre mi ha fatto uscire no!? Significa che non ci sono problemi"
Le dissi.
"Non ti suona strano."
"Hey ora rilassiamoci, dopotutto nulla va storto"
Dissi incitandola a sedersi insieme a me e guardare le stelle e dopo un po' lo fece.
"A me suona di ultimo desiderio."
Disse a bassa voce stringendosi tra le mie braccia.
"A me invece suona di restare qui e goderci il momento"
Dico dandole un bacio sul collo, e ci fù il dolce silenzio che ci cullava mentre Michelle era avvolta tra le mie braccia.
"No Peter non ci riesco!"
Disse alzandosi di colpo rompendo il silenzio, e inziò a singhiozzare. Io mi alzo e l'abbraccio.
"Non succederà nulla"
La rassicurai.
"Peter come fai a non capirlo. È mai possibile che sei così irresponsabile!! Quasi non ti riconosco. Ti prego torniamo all'ospedale"
Disse tra le lacrime, un po' arrabbiata e preoccupata.
"Ti sembra irresponsabile passare del tempo con la mia ragazza?"
Gli risposi calmo.
"Si perché dovresti essere all'ospedale"
"Perché? Perché sono malato? Beh se devo scegliere preferisco morire qui con te, anche ora che aspettare giorni chiuso in quella gabbia"
Gli dissi abbracciandola di nuovo e più forte per darle forza, poi le scossai con la mano una ciocca di capelli e la baciai.
"Io invece preferisco che continui a vivere, di sicuro tuo padre non ti lascerà andare così"
Rispose.
"Tranquilla"
Le dissi ma il mio tono era strano piano mi accasciai al suolo.
"Peter!"
Urlò precipitandosi al mio fianco.
"Peter, chiamo subito tua madre, andrà tutto bene"
"No, non chiamare nessuno. Sto bene"
Dissi con un tono dolorante, in questo momento non convincerei nemmeno il più stupido dei trichechi.
Poi divenne tutto nero.

Hola come va?
Siamo alla resa dei conti, cosa succederà a Peter ora?
PS come vi è sembrato i capitolo?
~Leo.

Peter Parker🕸️La storia continuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora