cap.155

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Peter's pov
Arriviamo in ospedale dove il resto della famiglia salì sull'auto.
"Tony, proprio quest'auto dovevi scegliere?"
Lo rimproverò mia madre appena entrò, visto che l'auto sportiva su cui eravamo non è molto adatta per il trasporto di un bambino. Così dato che Mark aveva una parte del braccio ingessata tenni io Mary un braccio per evitare che si facesse male.
"Ora mi spieghi come hai fatto a romperti il polso"
Chiesi a Mark parlando a bassa voce. Con i nostri poteri è quasi impossibile cadere dalla spalliera in quel modo.
"Lunga storia"
Ripose facendomi segno che me lo avrebbe raccontato dopo.
Arriviamo all'aeroporto dove c'era il nostro aereo che ci avrebbe portato a Malibù.
"Bene, chiunque abbia il mio cognome e ha meno di 18 anni viaggia con le cinture inserire per tutto il viaggio."
Disse mio padre appena scendiamo dall'auto.
"Eh nooo!"
Esclamai tenendo Mary in braccio. Girare per quel super aereo è una cosa fantastica, la parte più divertente del viaggio.
"Non protestare. Tu devi riposare, Mark ha un braccio rotto e Mary ha il suo seggiolino"
Comandò lui, poi saliamo a bordo e prendiamo posto.
Mary viaggia vicino ai nostri genitori mentre io Mark ci distanziamo un po'.
"Allora racconti come hai fatto a cadere?"
Lo sollecitai mentre l'aereo prese il volo.
"Okay,okay. Hai presente quella ragazza che era in vista all'ospedale?"
"Ehm no, sai com'è..."
"Oh si giusto. Comunque c'era una ragazza, non molto alta, biondina occhi azzurrini e un sorriso fantastico"
"Era a scuola e sei caduto come un baccalà appena l'hai vista"
"Esatto, sapevo che avresti capito"
"Non ci vuole un genio, basta fare due più due"
Parliamo a bassa voce ma il mio tono si alzò alla fine.
"Quatlo"
Rispose Mary facendo saltare gli occhi di tutti su di lei.
"Okaayy, è normale che sappia il risultato??"
Chiedo.
"Può darsi abbia buttato a indovinare o per sentito dire."
Disse razionalmente mio padre.
"Beh io ci riprovo. Mary quanto da 2+2?"
Parlò Mark mentre cerca di alzarsi di un po' per vederla meglio ma fù bloccato dalla cintura.
"Quato"
Rispose, mentre noi continuiamo a guardarla sbalorditi.
"Fortissimo!"
Dico mentre i nostri genitori si guardarono preoccupati.
"Okay ragazzi ora calma. Il viaggio è lungo riposati in sile per un po'"
Disse nostra madre.
"Ma Mary è un genio!"
Esclamò Mark.
"Sì anche voi eravate così. Ora riposatevi"
Intervenne nostro padre placando la situazione.
Dopo circa un'ora mio fratello si addormentò, io feci finta di dormire così che potevo sentire il dialogo tra i miei genitori.
"Un'altra cosa da tenere nascosta"
Disse mia madre preoccupata.
"Non preoccuparti, ci siamo già passati con il genietto laggiù."
Rispose mio padre.
"Già e si vede "l'infanzia normale" che avevamo pensato per loro"
Pepper ti assicuro che nessuno verrà a sapere che sono dei geni, e nessuno li porterà in uno di quei istituti chiusi 24 ore su 24 a risolvere problemi e algoritmi, se poi da grandi vorranno andare sarà una loro scelta..."
Hey genietto ho fame....so che c'è una specie di cucina qui. Andiamo a mangiare.
Aspetta un po', sto sentendo qualcosa di interessante.
Senti questo...se non ti alzi tu ti farò alzare io. Ho fame ti pregooo.
Eh va bene.
Apro gli occhi e cerco di sganciare la cintura.
"Spiderboy dove credi di andare?"
Disse mio padre interrompendo bruscamente il loro discorso.
"A prendere qualcosa da mangiare"
Riposi alzandomi in piedi.
"Va bene Pete, di là ci sono degli sneak nel mobiletto in alto"
Disse mia madre, così mi dirigo nell'altra stanzetta.
"Stai attento alle...."
*Crash*
"......bottiglie"
"Pete stai bene?"
Sento la voce di mia madre avvicinarsi.
Mentre cercavo di prendere un busta di patatine delle bottiglie mezze vuote mi caddero addosso, una cadde senza rompersi mentre un paio cadendo si spaccarono in mille pezzi, e alcuni di questi pezzi mi procurarono dei tagli sulla mano.
Pochi secondi dopo arrivarono i miei genitori, stavo bene ma i miei ricordi facevano brutti scherzi e in men di un secondo mi ritrovai nel panico e con poco ossigeno.
Ma madre subito mi mise in tovagliolo di tela intorno alla mano, per fermare quel po' di sangue che usciva. Mio padre sembrò capire cosa mi stesse succedendo e cercò di aiutarmi, forse perché aveva visto di persona la scena che stava girando nella mia testa.
"Pete calmo lui non è qui, non può farti male"
Mi disse accorrendo al mio fianco.
Lo so Stane è in prigione, ma il ricordo delle sue torture mi dà ancora il tormento a volte, soprattutto in questi momenti in cui la mia mente sembra essere un frullato, tutto era mischiato e in confusione.
Mi calmai e insieme a mia madre tornai di là, mentre mio padre restò a pulire le varie schegge. Mio fratello continuò a dormire, già neanche una bomba atomica lo avrebbe svegliato, mentre Mary stava nel suo seggiolino con il ciuccio, aveva gli occhi rossi e era un po' spaventata per via del rumore.
Mi siedo su un sedile e mi massaggio la mano ferita, mentre mia madre si siede al mio fianco e mi scrutò con lo sguardo preoccupata, per poi medicarmi la ferita.
"Tieni ragnetto"
Disse mio padre tornando con un pacchetto di patatine e me lo passò, poi si siede ne posto difronte al mio.
"Stai bene tesoro?"
Mi chiese mia madre accarezzandomi i capelli, io annuisco mentre continuo a mangiare le patatine.
"Vedi è per questo che vi ho detto di non alzarvi durante il viaggio."
Disse scherzando mio padre, finii di mangiare e mi rilassai un po'. Finii per addormentarmi, il viaggio fu più lungo del solito, visto che era il primo viaggio di Mary e i nostri genitori non volevano che si spaventasse troppo e così l'aereo volò più in basso e con una velocità minore rispetto ai suoi standard.

Tony's pov
Peter dopo quel momento di panico si calmò fino ad addormentarsi, anche se tutti e tre erano delle pesti devo ammettere che quando dormono sono quasi adorabili.
Così mi rilassamdomi sul sedile mi lasciai andare a dei dolci ricordi.

Flashback
"Tony! Hai visto Peter?"
Disse Pepper mentre si avvicina tra la neve seguita da un piccolo fagotto tutto imbacuccato.
"Aspetta non era con te?"
Rispondo allarmato guardandola dritta negli occhi.
"Mamma! Papà!"
Sentiamo urlare da lontano e di scatto giriamo o sguardo verso quella piccola voce.
Vediamo Peter che divertendosi si rotola nella neve e subito dopo vediamo Mark avvicinarsi a lui per giocare insieme.
"Mark, Peter, fermi....vi prenderete la febbre se vi rotolate in questo modo"
Disse Pepper.
"Dai Pep sono bambini, lasciamo che si divertino."
La incoraggiai io convincendola per qualche secondo, poi dopo circa cinque minuti andò da quei due gemelli, che appena videro la mamma arrivare iniziarono a correre nella direzione opposta.
Ah mitici due anni e mezzo, l'anno dell'incubo, e io ne ho due.
Aspettai guardando gioioso la scena, poi decisi di intervenire. Dopotutto Pepper ha ragione potrebbero ammalarsi e dovevamo restare su quel hotel in montagna ancora per qualche settimana ed era meglio che non stiano male.
Mi avvicino a loro, Mark ormai era stato catturato da Pepper, Peter che è più veloce riesce sempre a scappare. Raggiungo Pepper e Mark mentre vedo una tutina rossa e blu scuro con un cappellino rosso correre via.
"Peter lo sai che ti prendo"
Dico scherzando mentre ricevo in risposta delle risatine.
Peter corre fino ad arrivare ad un boschetto, non mi allarmai subito visto che da quel giorno metto sempre un localizzatore o nella tasca dei loro giubbini o negli scarponcini. Così iniziai a cercare Peter, lo vedo correre così lo inseguo.
Non so se devo essere felice o rammarico quando Peter inciampò in una radice di un albero che usciva fuori dal terreno. Peter si fece male inizialmente ma almeno così si era fermato giusto il tempo di raggiungerlo.
"Cucciolo stai bene?"
Dico abbandomi e alzandolo da terra, Peter con le lacrime agli occhi mi abbracciò per poi iniziare a piangere.
"Hey piccolo cosa c'è?"
Gli chiesi e lui staccandosi dall'abbraccio mi mostrò un segno sulla sua manina.
Non sembrava un taglio o qualcosa di simile, ma era più simile ad un morso, mi guardai intorno per vedere se in giro c'era il colpevole ma non trovai nulla.
Tranquillizzai Peter asciugandogli le lacrime e caricandolo sulle mie spalle usciamo da quel boschetto, uscendo vidi degli strani uomini con delle tute bianche e una strana scatolina in mano, ma non ci feci molto caso. Certo non potevo immaginare che era alla ricerca della famiglia dell'essere che ha morso mio figlio.
Ritornai da Pepper e Mark.
"Allora chi vuole il gelato?"
Dico venendo accolto dalle urla esaltate dei miei figli.
Così camminando verso l'hotel con al mio fianco la donna più bella del mondo e seguito da due ravioli mi lasciai alle spalle quella strana situazione per godermi la mia famiglia.
All'epoca non sapevo che quel morso gli avrebbe spianato la strada per avere dei poteri più forti e superiori a quelli che poi in futuro con il secondo morso si sarebbero accessi.
Infatti nonostante Peter e Mark siano stati morsi da più o meno lo stesso ragno Peter ha e ha sempre avuto delle capacità maggiori. Beh questo lo dovevo già capire quando si arrampicava con un discreto successo sui mobili.



Hola, come va?
Vi è piaciuto il capitolo? Lasciate un vostro parere a riguardo.
Quali effetti questi ricordi frullati avranno su Peter?
Chi se porteranno a nuove verità? O ad una nuova realtà...

Peter Parker🕸️La storia continuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora