cap.129

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Peter's pov
Alla fine convinto da mio padre mi preparo per tornare a casa.
"Peter sei sicuro di stare bene?"
"Si.....si"
Dissi, ero un po' stanco ma la sera prima non avevo dormito granché, avevo mangiato poco e l'ansia e l'agitazione non era da meno.
"Oh andiamo, sto bene, non ce ne bisogno..."
Dissi appena mio padre preoccupato iniziò a misurarmi la febbre portando una mano dietro alla mia testa per tenerla ferma e l'altra sulla mia fronte.
"Fermo un po'."
Rispose e dopo essersi assicurato che non avessi la fronte calda mi lasciò.
"Bene, ma ricordati che noi dobbiamo ancora finire quel test che iniziammo prima che tu e tuo fratello vi prendeste una settimana nel tempo."
Aggiunse. È vero il test di controllo del mio apparecchio era incompleto, prima di andare dal professore non finimmo il test per via del forte dolore che mi procurava e mio padre interruppe subito tutto, me l'ero dimenticato questo piccolo dettaglio.
"Va bene, ma tu ricordati che mi hai promesso di aiutarmi a cercare informazioni su quella fabbrica"
Gli risposi sfidandolo un po' con lo sguardo.
"Beh comunque sei strano"
Mi rispose posando una mano sulla mia spalla, d'istinto l'abbraccciai e qualche lacrima silenziosa iniziò a cadere, lui se ne accorse quando sentì la sua spalla inumidirsi.
"Hey Spidey, che succede?"
Mi disse stringendomi forte e passando una mano tra i miei capelli, io restai in silenzio e scossi solo un po' la testa.
"Lo sai che con me puoi parlare"
Continuò.
"Ho fatto un sogno.....era orribile.......voi...voi tutti eravate......morti, e io ero rimasto.......solo"
Dissi tra i singhiozzi e ansimando, mentre innocenti lacrime continuano a scendere.
"No Pete, non è così, tu non sei solo ci sono io, ci sarò sempre per te. Noi siamo tutti qui. Quello era solo un brutto sogno, ma ora è passato, e inoltre è impossibile che accada nel futuro, finquando ci sarò non permetterò a niente e nessuno di farvi del male, ne a te o a tua madre o ai tuoi fratelli"
Disse con un tono calmo per calmarmi, ma funzionò solo in parte, quell'incubo mi tormenta da giorni ormai, e ogni sera era sempre più reale, mi strinsi di più tra le sue braccia e strinsi i pugni.
"Va tutto bene Spiderboy, su ora calmati e asciugati queste lacrime, non voglio vederti così."
Disse mentre continuò a scompigliarmi i capelli.
"Mi dispiace, io non volevo scappare...."
Risposi tra i singhiozzi.
"Non preoccuparti, lo so dopotutto sei un adolescente, è normale avere questi momenti. Ora però torniamo a casa, così ti riposi e cerchi di calmarti un po', poi abbiamo lasciato tuo fratello da solo con tua sorella."
Rispose cercando di farmi ridere con l'ultima frase che disse con un tono diverso rispetto a quello calmo che usò poco prima.
"Lo sai vero che è stato uno sbaglio!?"
Risposi ironico staccandomi dall'abbraccio per asciugarmi il viso.
"Beh il super babysitter Happy è occupato, tuo fratello era la migliore soluzione"
"Mi sei mancato papà, per quello che ti ho detto scusami...io non vole..."
"Hey basta ora, è tutto cancellato, ora torniamo a casa, okay!?"
Io con gli occhi rossi e ancora un po' lucidi annuii, poi mio padre prese il borsone che avevo appena riempito e usciamo dalla stanza per dirigerci in cucina dove c'erano mia madre e mia zia.
Appena entrai mia madre mi abbracciò.
"Non farlo più Petey"
Mi disse dolce.
"Peter, cerca di non scappare più giovanotto."
Mi bisbigliò mia zia prima di salutarla.
"Si va bene"
Risposi con un lieve sorriso, dopo usciamo e ci dirigiamo verso l'auto.
In auto mio padre mise della musica degli AC-DC a tutto volume, io mi appoggiai al finestrino e giocavo con le goccioline che c'erano su e che scivolano verso il basso, mia madre poi abbassò il volume della musica e mio padre si girò di scatto verso di lei., guardandola con uno sguardo sbalordito.
"Dobbiamo parlare di quella cosa"
Disse con un tono serio.
"Quale!?"
Rispose confuso.
"Penso si riferisca a quello"
Mi intrometto indicando una folla di giornalisti  che stava fuori alla Stark Tower nonostante la lieve pioggia, mentre mio padre girò l'auto per andare in garage.
"Ah giusto, quel fatto"
Disse rassegnato e anche un po' seccato, mentre posò la testa sul volante per qualche secondo. 
"Ah bene"
Concluse alla fine, qualche minuto dopo parcheggiò l'auto in garage.
"Peter tu ora sali a casa mi raccomando però non fare nulla di pericoloso, mentre tuo padre parlerà con quei signori lì fuori."
Disse guardando prima e poi mio padre, non molto contento di dover parlare con quelli che lui definisce pagliacci in cerca di notizie.
"Aspetta, perchè lui può scegliere cosa fare e io devo subirmi quei clown la fuori?"
Rispose ironico mio padre.
"Oh ma anche tu hai una scelta, puoi scegliere se cambiare la bambina o chiarire con i giornalisti, cosa scegli?"
Rispose mia madre in rima, mio padre fece finta di rifletterci per qualche secondo e poi rispose.
"Non penso che dovremmo cambiarla, ormai ci siamo affezionati e poi è così piccola e carina, non dovremmo cambiarla con qualcos'altro, poi è ancora un angoletto se proprio dobbiamo cambiare un figlio è preferibile uno di quei due che combinano sempre guai."
Rispose facendomi un'occhiolino e posandomi una mano sulla spalla.
"Beh si forse hai ragione"
Rispose mia madre scherzando.
"Cosa!!"
Risposi guardandomi in torno sbigottito.
"Vado a parlare con i giornalisti"
Concluse mio padre che dopo un po' sparì nell'ascensore.
"Peter perchè non ti riposi un po'!? Sei molto pallido. Sei sicuro di stare bene?"
Mi domandò mia madre passandomi una mano sulla fronte.
"Si si, sto bene, non preoccuparti"
Le risposi mentre camminiamo verso l'ascensore, ma lei continuò a guardarmi con sospetto e preoccupazione, in effetti mi sentivo un po' stanco e mi girava la testa, però nulla di preoccupante, sarà per la stanchezza.

Hola. Come va?
Vi è piaciuto il capitolo?
Questo weekend come i prossimi nn usciranno capitoli, saranno dei giorni di "pausa" per organizzarmi meglio con i capitoli e lo studio.
Perciò ci vediamo lunedì.
~Leo.

Peter Parker🕸️La storia continuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora