cap.12

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Tony's pov
"Ora Tony dì ciao ciao, il reattore di questo dispositivo servirà ad invertire la polarità del reattore che hai nel tuo petto e questo provocherà la tua fine"
Disse e poi accese il congegno e non successe nulla.
"Non capisco perchè non ha funzionato, ho calcolato tutto"
"Si i tuoi calcoli sono giusti, bhe però dovevi costruire un vero reattore Arc, no un semplice elettromagnete luminoso"
Il falso reattore poi si surriscaldò ed provocò una piccola esplosione, Stane finì intrappolato tra le lamiere mentre io fui scaraventato a terra.
"Papà!!!!"
Sento urlare dall'altro lato del tetto.

Mark's pov
Mentre mio padre lottava con Stane io contrastavo gli attacchi di Peter.
Peter mi venne addosso, poi lanciando una ragnatela mi immobilizza a terra ma prima che si possa avvicinare riesco a liberarmi e grazie alla coda bionica spinsi Peter lontano da me, lui lanciando un'altra ragnatela mi tira verso di lui ma grazie sempre alla coda riesco a non finire con la faccia a terra.
"Hey fratello sono io Mark su torna in te e mettiamo fine a tutto ciò"
"Io non sono più tuo fratello, io anzi noi siamo Venom. Non potrai mai batterci"
Continuiamo a batterci a suon di pugni fino a quando un sento il rumore di un'esplosione, alzo lo sguardo per cercare mio padre e vedere se stava bene ma, mi distraggo e Spiderman ne approfitta e lanciando una ragnatela mi scaraventa forte contro un muretto, prima di svenire vedo Peter avvicinarsi con fare minaccioso.

Tony's pov
 "Papà!!!!"
Sento urlare dall'altro lato del tetto.
Dopo la piccola esplosione mi rialzo e dirigo il mio verso Mark. Vedo Venom prendere mio figlio e lo lancia contro un muro.
Volo immediatamente da lui prima che quel mostro lo attaccasse, ora era una preda facile, mi metto davanti a lui e sparo con il mio propulsore verso Venom, poi mi giro verso Mark e lo scuoto leggermente per farlo svegliare e dopo un po' si sveglia.
"Hey stai bene?"
"Si, credo di si, ma Peter dov'è?"
"Oh lui è lì, non preoccuparti sta bene, è solo un po' stordito"
"Lo sai vero che lì non c'è nessuno vero"
"Cosa!?"
Mi giro e non trovai Peter, mi alzai e vidi una figura nera che scappava.
"Merda, tu resta qui, ho chiamato Happy verrà con Pepper e tornate alla torre."
"Ma io voglio aiutare"
"No tu rimani qui, hai finito"
"Ma.."
"No, tu resti"
Volai via e iniziai ad inseguire Peter, poco dopo sul tetto arrivò Pepper che prese Mark e Rhodey che si occupò di Stane, questa volta non credo che ne sentiremo ancora parlare di lui. Iniziai a rincorrere Venom fino a quando non si fermò in parco che a quell'ora era deserto.
"Su calmati, andrà tutto bene"
Dissi.
"Tu non puoi fermaci"
Rispose Peter, la sua voce era diversa da quella sua solita normale,era quasi demoniaca. Poi mi attaccò, non credevo che un giorno avrei mai combattuto contro mio figlio, ed ora eccoci lì, lui era forte,molto forte, io cerco di non usare per quanto possibile tutta la mia forza, ma più tempo passa e più i suoi colpi diventavano sempre più forti così fui costretto ad usare l'artiglieria pesante. L'unico modo per fermarlo era metterlo K.O, iniziai a colpirlo più forte affinché lui si calmasse, successe tutto d'un tratto, per sbaglio attivo il propulsore e colpisco Peter, però questa volta rispetto a prima che era un livello basso di potenza questa era molto potente, così potente da stenderlo al suolo. Bene la fase uno è fatta ora devo solo portarlo al sicuro, pensai, ero sollevato che fosse finalmente finita, poi guardai Peter era fermo immobile e iniziai a preoccuparmi, il colpo doveva stordirlo ma allora perché non si muove. Uscii dall'armatura e corsi da lui, mi abbassai vicino a lui mettendo la sua testa sulle mie gambe e gli tolsi quella orribile maschera nera, vidi finalmente il suo viso, aveva gli occhi chiusi e un'espressione stanca, immediatamente gli controllo il battito cardiaco e dopo un paio di secondi lo sentii, era molto debole come il suo respiro quasi impercettibile, poco dopo aprì lentamente gli occhi, due occhi color nocciola e pieni di stanchezza.
"Hey piccolo va tutto bene, e tra un po' sarà tutto finito"
Gli dissi mentre con una mano gli accarezzavo i capelli. In realtà non era ancora finita, ero riuscito a disattivare Venom ma era ancora dentro di lui, e Peter soffre per tutte le ferite riportate, che a quanto pare non sentiva quando era sotto il controllo di Venom, ma ora in quel momento Venom occupava una posizione inferiore, la mia priorità era che Peter si riprenda, e temevo che non avrebbe vinto quest'ultima battaglia.
Rimanendo sempre al fianco di Peter chiamo Pepper che viene subito dopo con un' auto e ci dirigiamo verso l'aereo che ci avrebbe accompagnato dalla dottoressa Helen Cho, la quale era stata già informata delle condizioni di Peter e ci disse che nel suo laboratorio poteva aiutarlo. Così io, Pepper e Peter ci dirigiamo a Seoul in Korena dove avremmo incontrato la dottoressa.
Arriviamo all'aereo, io seguo Pepper a bordo con Peter tra le braccia, e appena siamo a bordo appoggio Peter su una poltrona reclinata in modo che stesse più comodo, Peter era così debole che dormì per tutto il viaggio io mi sedetti al suo fianco e Pepper di fronte a noi, ogni tanto controllavo se Pete stava bene.
"Sei sicuro che andrà tutto bene?"
"Si vedrai Peter è una roccia tornerà in un attimo se stesso"
Le dissi per confortala, anche io avevo gli stessi timori di Pepper, Pete è vero è un ragazzo forte e ne ha passate tante però mai come questa.
Il viaggio durò diverse ore Pepper alla fine si addormentò anche lei. Pete aprì di nuovo gli occhi.
"Uhm dove siamo?"
Domandò con un filo di voce, io mi voltai immediatamente verso di lui.
"Va tutto bene ora stiamo andando in un posto dove starai meglio. Come ti senti ora?"
"Sono stato meglio"

Peter's pov
Mi risveglio confuso, le uniche cose che ricordo sono la lotta nel parco con mio padre e un colpo improvviso, poi il dolore un dolore intenso mai provato prima mi sembrava di essere quasi squarciato in due.   Poi caddi a terra, sentii che non ero più sotto il controllo di quel simbionte, feci un breve tiro di sollievo che fu interrotto dal dolore, quando ero sotto il controllo di Venom ero indistruttibile, niente poteva farmi male, ora invece sembra che un palazzo mi stia schiacciando, avevo molte ferite, a partire da quelle lasciate dalla bottiglia di birra, che ancora si facevano sentire, fino ad arrivare ai colpi riportati durante gli scontri sia con mio fratello che con mio padre, un dolore atroce.
Mi risveglio e sono nell'aereo, la prima cosa che vedo è mia madre che dorme sul sedile di fronte ha l'aria preoccupata, poi giro di poco la testa, i miei muscoli erano tutti indololensiti, vedo mio padre, lui era sempre lì al mio fianco in caso avessi bisogno di lui.
Mi chiede poi come sto, io mentii rispondendo che non stavo poi così male, così non li avrei fatti preoccupare maggiormente.

Hola, come va cari lettori?
Piaciuto il capitolo?
A domani i per sapere cosa succederà.
~Leo.

Peter Parker🕸️La storia continuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora