cap.23

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Tony's pov
La cena con Pepper fù un successo, beh più che cena era uno spuntino  notturno, dopo la presi in braccio a mo' di sposa e la portai di sopra nella stanza.
"Tony cosa fai?"
Disse mente la presi in braccio.
"Che c'è non si vede? E poi una regina va portata in braccio dal suo re, no!?"
"Quindi tu saresti il re?"
"Si cosa c'è che non va? Abbiamo anche un bellissimo castello nel centro di New York"
"Ah non posso essere arrabbiata con te"
Feci il mio solito sorrisetto e scossi le spalle.
"Ti amo"
Le dissi prima di buttarci sul letto e sprofondare nel sonno.

Peter's pov
Stavo dormendo tranquillamente poi sento un peso leggero sulla mia testa che mi fa svegliare, apro gli occhi e misi a fuoco l'immagine.
"Uh un cuscino?"
"Ah finalmente ti sei svegliato, sembravi un orso in letargo, ho provato di tutto per svegliarti" Disse Mark che si trova seduto sul letto di fronte a me e mi guarda con un sorriso vittorioso.
"E tra le tante opzioni hai scelto il cuscino?"
Dissi con la bocca ancora impastata dal sonno.
"Ha funzionato no? Poi così mi sono vendicato dell'altra volta, alla fine niente nottata videogiochi!"
"Beh tu ti sei addormentato appena entrati qui!"
Gli rispondo.
"Ha parlato quello che qui dentro ci è entrato dormendo, facciamo una nottata sui videogiochi e poi si addormenta in taxi"
Disse in modo scherzoso.
"Beh però si da il caso che ho visto dove papà tiene la Mark45, e visto che loro dormono..."
"Noi trovaremo accidentalmente la sua armatura"
"Esatto, su seguimi."
Dissi e poi seguito da Mark uscimmo e ci dirigiamo verso un armadio nero di legno posto nel salottino.
"E voilà!"
"Un armadio? Peter non so se sia ancora per Venom o hai bisogno di occhiali ma questo è un armadio non armatura"
"Sveglia, siamo nella Suite più illustre dell'arbergo credi davvero che non metterebbero una cassaforte? L'armadio è una porta per una camera blindata, certo non è molto grande però lo è abbastanza per far entrare un'armatura"
"Forte"
Disse Mark e poi aprì le porte e dentro c'era una porta protetta da un codice.
"Oh bene immagino che tu sappia il codice"
"Veramente no"
"E come pensavi di entrare?"
Disse Mark mettendosi una mano sulla faccia in segno di disperazione.
"Bhe pensiamo deve essere una data che ha scelto lui, visto che i codici vengono sempre cambiati......"
"Una data per lui importante" Continuò Mark.
"Ma certo!"
Esclamiammo in coro.
"Vuoi farlo tu Pete?"
"Per me è uguale poi tu sei più vicino procedi pure"
"Okay. 1 - 0 - 0 - 8 - 2 - 0 - 0 - 1 "
Mark pronunciò ogni tasto mentre li premeva, aspettò qualche secondo prima di premere il tasto di conferma, mi guardò e dopo che io annuii lui schiacciò il bottone, avevamo solo un tentativo altrimenti un piccolo allarme avrebbe svegliato nostro padre e noi saremmo finiti nei guai, per fortuna il codice era quello giusto, era troppo prevedibile, per mio padre quella era la data più importante era quasi certo che avesse scelto quella.
La porta si aprì e noi entriamo in questa stanzetta illuminata da tante lampadine, c'erano una serie di cassettine poi in fondo c'era lei, splendente che rifletteva le luci poste sui muri.
"Wow Peter è fantastica, potrei anche morire ora"
"Beh io potrei accontentarti"
Disse una voce dietro di noi, io e Mark ci congeliamo di botto e lentamente ci voltiamo, e ci ritroviamo di fronte nostro padre, aveva addoso ancora il pigiama, un pantalone largo nero e una maglietta bianca, i capelli erano ancora arruffati e in mano aveva una tazza di caffè, doveva essersi svegliato da poco.
"Su fuori di qui"
Ci disse e poi fece segno con la testa di uscire. Io e Mark lentamente usciamo sconfitti dalla stanza.
"Siete fortunati che sto ancora dormendo *sbadiglio* altrimenti vi punirei, su venite a fare colazione, ho ordinato il servizio in camera"
Io Mark e Tony ci sediamo a fare colazione, mia madre restò a dormire visto che ieri notte sia lei sia mio padre erano tornati tardi.
Arriviamo vicino al tavolo e a fianco c'era un carrellino pieno di brioche e dolci, io presi una fetta di torta dal carrello e mi sedetti a tavola.
"Fermo Spidey, questo è il cibo dei comuni mortali, i bambini speciali hanno questo"
Disse mio padre mentre scambiò il piatto che avevo di fronte con un altro, posto su un altro ripiano. Rimasi confuso all'inizio, le due torte nei due piatti erano simili se non identiche, lo guardai con uno sguardo interrogativo.
"Torta alle mandorle, torta alle nocciole"
Disse bevendo un sorso di caffè e indicando con la mano prima la fetta di torta che stava sul carrello e poi quella che mi aveva messo di fronte.
"Ah perché non ci mettete su un cartello, così uno non si può sbagliare" dissi ironico.
"Pete non vorrei fare il fratello puntiglioso ma si vede che sono un tantino diverse, le mandorle sono così buone come puoi scambiarle con le nocciole"
"Uh traditore della patria, peggio dell'ananas sulla pizza" dissi sempre ironico e anche Mark rispose con lo stesso tono.
"E tu hai confuso una cosa così prelibata come le mandorle con delle volgari nocciole"
"Sù mangiate, se volete dopo avete due ore per vagare in giro per l'hotel poi prendiamo l'aereo, solo per l'hotel"
Disse infine mio padre servendoci due tazze di latte e portando a Mark la sua amatissima torta, poi si diresse a vestirsi.
Io e Mark, finimmo la colazione e andiamo a vestirci, io indosso un Jeans e una camicia a quadri rossa mentre Mark più casual si mette un jeans e una semplice maglietta e poi usciamo.
"Wow questo posto è enorme, io dico che ci perdiamo" Disse Mark.
"Si può darsi, però guarda quante sale ha!"
"Uh guarda lì, una sala di videogames andiamo così recuperiamo le serata di ieri"
"Non so, l'ultima volta che sono andato in una sala giochi sono quasi morto, però questa sembra divertente"
"Aspetta che vuol dire che sei quasi morto? Ti riferivi a un gioco?"
"Bhe più o meno, è una storia lunga da raccontare"
"Oh quindi tu intendi morto morto nella vita reale"
"Eh già, dai ora entriamo, il tempo scorre"
"Fratello ma quindi ti capita spesso di star per morire, dovrò farci l'abitudine??"
Disse Mark per sdrammatizzare, e intanto ci dirigiamo verso l'entrata.
Dentro c'erano tante console.
"Facciamo questo!"
Dissi indicando una console
"Ci sto"
Il gioco si chiama out of it all: zombie version, c'è un'enorme schermo su cui comparivano gli zombie e noi avevamo delle pistole a sensori e dovevamo sparare sullo schermo, il gioco era davvero ben fatto e realistico che giocammo con quello per quasi cinquanta minuti, dopo stanchi di giocare giriamo senza meta per l'albergo.
Dopo un po' mi squilla il telefono, era mia madre che ci avvisò che dovevamo fare i bagagli, così ritorniamo in camera e prendiamo le nostre cose. Torniamo in stanza e veniamo accolti da mia madre che ci dà ad entrambi un bacio affettuoso.
"Su sbrigatevi che dobbiamo prendere l'aereo"
Ci disse.
"Che fretta c'è tanto è un aereo privato può aspettare no?" Disse Mark.
"Già, non lo chiamerebbero così se no!"
Risposi io.
"Ecco perché sono i miei ragazzi, hanno centrato il punto"
Disse la voce di Tony e poco dopo sbucò uscendo dalla porta, si era messo in tiro con il suo solito pantalone blu intonato alla giacca e una maglietta bianca, mia madre invece aveva un leggero vestito blu scuro abbastanza largo e lungo fino alla metà del polpaccio.
"Anche se sull'aereo c'è scritto il tuo nome Tony nel cielo ci sono altri aerei che volano, non puoi programmare così in viaggio senza avvertire la base, così come non puoi partire un ora dopo l'orario fissato, quindi tesoro ti conviene muoverti se non vuoi rimanere qui in Korea, e questo vale anche per voi due, signorini"
Dopodiché  prendendiamo tutto e dopo una decina di minuti siamo nel taxi diretti all'aeroporto. Menomale che c'è la mamma, se no questa famiglia crollerebbe nel caos totale.
Arriviamo all'aeroporto e saliamo sull'aereo, io e Mark ci  buttiamo sui comodi sedili mentre Tony e Pepper verificano le ultime cose prima di partire.

Tony's pov
Eravamo nella sala controllo dell'aereo e mentre sistemavo e verificavo che tutto fosse okay parlo con Pepper completando il discorso iniziato nella stanza prima che i gemelli arrivarono.
"Quindi sei sicuro? Glielo vuoi dire subito?"
Disse Pepper un po' perplessa.
"Si, tesoro è la cosa migliore, ora che torneremo lì lui inizierà di nuovo a fare l'amichevole spiderman di quartiere, e questo sai che significa!? Che non possiamo controllarlo sempre, almeno se lui sa potrà regolarsi anche da solo, poi ci eravamo prefissati di dirglielo quando il congegno fosse pronto ecco ieri sera sono rimasto sveglio per finire il progetto, ha solo bisogno di qualche miglioramento e poi potrò realizzarlo, sai anche tu quanto il tempo è fondamentale in questo caso. Più il tempo passa e più diventa pericolo per Pete"
"Va bene, se ne sei sicuro facciamolo, appena arriviamo a New York glielo diciamo"

Peter's pov.
Quando i miei genitori uscirono dalla sala e si sedettero l'aereo partì. Diretto finalmente a casa. Sono felice di tornare, rivedere quei luoghi i miei amici e anche tornare ad essere lo spiderman di quartiere,ah quanto mi mancava, era passato un' eternità da quando ho indossato quei panni a New York, e poi ora potevo contare sull'aiuto di mio fratello, avremo sventato il crimine insieme. Il viaggio fù tranquillo e in quattro ore atterriamo a New York, dove ad attenderci c'era il caro e vecchio Happy, questa volta sembrava davvero felice di vedermi, doveva essere anche lui in pena per tutto quello che era successo. Saliamo in macchina e ci dirigiamo alla Stark Tower.
Mamma e papà erano molto impegnati con il lavoro e con i vari progetti da finire, così io e Mark ci facciamo un giro per la Stark Tower, e spiegai a Mark i cambiamenti che aveva subito negli ultimi anni.
"Qui ci sono gli uffici amministrativi, gli ultimi dieci piani sono i piani privati, c'è il laboratorio di papà, le nostre stanze e molte altre stanze super mega wow, poi ci sono alcuni laboratori delle Stark industries e poi dei uffici."
Io e Mark andiamo in camera sua che era affianco alla mia e iniziamo a studiare qualcosa per il test che avrebbe dovuto tenere tra qualche giorno.
Stavamo studiando tranquillamente quando qualcuno bussa alla porta e la apre, era mio padre.
"Hey, so che state studiando, però Peter puoi venire per qualche secondo?"
"Si"
Dissi e uscii dalla porta, mio padre mi mise una braccio intorno alle spalle e mi teneva con la mano sulla spalla, arriviamo fino al suo laboratorio e una volta arrivati davanti al tavolo si spostò e di mise di fronte a me.
Inspiró.
"Pete,........devo dirti una cosa.......ti ricordi al parco quando eravamo solo io e te, ecco ho sbagliato nel dare la carica, e il colpo era molto potente, e invece di stenderti ha fatto molto di più...... Ecco il tuo cuore si era fermato per una trentina di secondi, quando ti abbiamo portato dalla dottoressa Cho lei ha fatto tutti i controlli e hanno cercato di fare del loro meglio ma,......vedi il tuo cuore è stato danneggiato, a volte si ferma per qualche secondo o a volte batte troppo veloce e tu inizi a sentirti stranamente stanco come è successo mentre giravamo per la città, o quando sei svenuto mentre stavi su quel palazzo."
La notizia mi sconvolse molto, tutto ciò che io pensavo fosse dovuto solo alla stanchezza in realtà era legato a qualcosa di più grave.
"Quindi che dovrei fare"
Dissi con le lacrime agli occhi, ogni mio gesto avrebbe peggiorato o migliore la situazione.
"Tu continua normalmente, cerca però di non fare sforzi inutili, specie quando sei in giro a proteggere la città, almeno per questi primi giorni, cerca di andarci con calma"
"Quindi potrei morire da un momento all'altro!?"
"No, io non lo permetterò, te lo prometto"
Disse appoggiando una mano sulla mia guancia fermando  le lacrime che stavano iniziando a scendere.

Hola come va?
Vi è piaciuto il capitolo??
Tony ha finalmente detto la verità a Peter, Peter sembra molto turbato da questa notizia, come reagirà?
Lasciate un vostro pensiero e una stellina noi ci vediamo a domani.
~Leo.



Peter Parker🕸️La storia continuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora