cap.156

534 36 12
                                    

Peter's pov
Una mano abbastanza fredda sfiora la mia guancia, apro gli occhi e vedo mio padre.
"Sveglia principino siamo arrivati"
Disse con il suo tono ironico, dopodiché entrambi uscimmo dall'aereo, anche Mark si svegliò e si precipitò fuori.
Adoro la vista di questa casa sopra la scogliera, è semplicemente fantastica.
"Bene, le vostre stanze sapete dove sono, io e vostra madre vi aspettiamo in salone cambiatevi e mettetevi il costume e andiamo sulla spiaggia, lungo la strada ci fermeremo ad un ristorante per pranzare quindi cercate di non vestirvi troppo da spiaggia."
Ci disse nostro padre mentre entriamo, mia madre e Mary erano già in casa e si stavano preparando, successivamente ci prepariamo anche noi due, una giornata in spiaggia fuori programma e chi se la perde.
Entriamo

Arriviamo finalmente alla spiaggia, il mare era praticamente perfetto e non c'era quasi nessuno sulla spiaggia, mentre i nostri genitori e Mary si dirigono si delle sdraio io e Mark correndo ci togliamo la maglia lasciandola cadere a terra e ci tuffiamo dentro l'acqua.
"Mark! Corri immediatamente qui"
Disse nostra madre severa così Mark la ascoltò e uscì dall'acqua e tornando raccolse la mia e la sua maglietta avvolte nella sabbia.
"Non puoi bagnarti il gesso perciò metti il braccio qui dentro e non andare troppo lontano"
Disse nostra madre e dopo Mark tornò in acqua con una specie di borsa/busta al braccio per non bagnare l'ingessatura.
"Mark vogliamo andare la su quegli scogli?"
Gli proposi e lui accettò quasi subito, andare sugli scogli è sempre stato divertente, soprattutto perché ogni anno il mare regala scogli nuovi o nasconde alti, perciò ci sarà sempre qualcosa di diverso, non ci si annoia mai.
Arriviamo sugli scogli che non erano molto lontani e saliamo fino in cima, questo blocco si apriva direttamente sul mare aperto, dove l'acqua era di un colore blu fantastico.
"Pete secondo te uno si può tuffare da qui o sbatterà contro qualche scoglio?"
Mi chiese Mark, e io iniziai a sentire una strana sensazione come il senso di ragno ma era come se fosse ampliato e sentii che la zona di lancio era sicura.
"Io credo di si, ho come una strana sensazione"
Risposi.
"Ah si Spidey, è questo quello che ti ho insegnato? A buttarsi dagli scogli? E poi si sa se proprio vuoi tuffarti fallo bene. Ecco così.."
Disse mio padre sbucando dietro di noi e dopo mi prese e mi lancio in mare.
Dopo essere caduto in acqua risalgo e lo guardo sbalordito, non immaginavo avrebbe fatto una cosa simile.
"Non guardarmi così, diciamo che ti ho salvato la vita, è vero qui non ci sono scogli ma se saltavi con poca forza saresti per forza sbattuto contro uno di questi qui"
Rispose indicando degli altri scogli, poi guardò Mark.
"Oh no non ci pensare, soffro di tuffofobia, se mi devo lanciare devo farlo io, e poi non posso fare il bagno completo, vedi ho il gesso."
Disse Mark cercando di frenare mio padre, questi si morse il labbro poi disse.
"Per adesso sei salvo, ma prima o poi ti becco. E per tua informazione non esiste una fobia del genere te la sei appena inventata"
Rispose.
"Tony non terrorizzare i gemelli"
Disse mia madre avvicinandosi in acqua con in braccio Mary, troppo piccola per poter nuotare da sola.
"Oh ecco la mia principessina"
Esclamò mio padre scendendo piano dallo scoglio ma mio fratello gli diede una leggera spinta facendolo tuffare in acqua.
"Bene allora vuoi proprio la guerra"
Disse risalendo in superficie.
"Questa è per Peter"
Rispose mio fratello, mentre io mi avvicino s loro tre in acqua, poco dopo anche Mark scese dallo scorso.
"Tesoro fa attenzione, mi raccomando."
Puntualizzò mia madre.
"Bene chi vuole fare una gara di nuoto laggiù?"
Propose mio padre, che era in vena di divertirsi.
"Hai solo dimenticato tre piccoli problemi"
Disse mia madre guardando a turno me Mark e Mary.
"Semplice, ho la soluzione, Peter nuota piano, e io che sono l'incredibile Ironman farò da taxi, Mary viaggia in braccio a me e Mark si appoggia a me in modo che il braccio incriminato non tocchi l'acqua, e poi visto che siamo una squadra magnifica vinceremo."
Replicò lui.
"Tony, questa non mi sembra una buona idea"
Rispose mia madre.
"Che c'è Pepper, hai paura di un po' di competizione?"
Rispose mio padre che riuscì a convincere mia madre, anche perché lui quando si tratta di noi tre è più che responsabile.
Così inziò la sfida, io nuotai veloce e riuscii a superare tutti. Mio padre ebbe dei problemi, visto che Mary che si stava divertendo iniziò a voler scendere nell'acqua e mio padre non riusciva a tenerla bloccata.
"Ehm aiutooo, qui abbiamo dei problemini, bebe in fuga, bebe in fuga"
Urlò e mia madre accorse in suo aiuto prendendo la bambina.
Io continuai a nuotare, ma mi stavo stancando molto velocemente, i punti sulla mia ferita iniziavano a tirarmi un po', ma non volevo dare segni di cedimento, i miei genitori si sarebbero preoccupati.
Ad un certo punto mi fermai, senza forze e con il fiatone mi voltai indietro.
Poi ci fu un blackout.

Tony's pov
Una volta calmato il piccolo uragano guardai Peter, sembrava stanco. Perché fa sempre così si vede che non ce la fa più ma continua. Lo odio quando fa così.
Ad un certo punto svenne, immediatamente mi precipitai da lui e lo sorressi in modo che riuscisse a respirare, poi cercai di svegliarlo.
Mentre lo chiamo vedo delle strane venature nere che gli corrono lungo il viso fino ad arrivare agli occhi.
"Pete dannazione svegliati"
Peter aprì gli occhi e pian piano le venature iniziarono a sparire e Peter prese coscenza.
"Hey che succede?"
Chiese confuso.
"Succede che ora torniamo a casa e tu rimani interrato in camera tua."
Gli risposi con un tono piuttosto severo, a volte mi stupisce come sia responsabile ma altre si comporta peggio di un bambino.
Pepper Mark e Mary nel frattempo arrivarono preoccupati sulla spiaggia aspettando di sapere cosa fosse successo.
Spiegai velocemente la situazione a Pepper, senza accennare a quelle venature nere, e ci allontaniamo verso le sdraio mentre Peter e Mark presero un pallone e iniziarono a giocare.
"Tony, Peter non me la racconta giusta. Hai visto prima in aereo quell'attacco di panico, ora questo, c'è qualcosa che non va."
Mi disse.
"Lo so, per questo lo terrò d'occhio"
"Sì però tesoro non esagerare. Ricordati l'ultima volta"
"Pepper li avevano appena iniziata la scuola è normale se un genitore si preoccupi se suo figlio si trovi bene e che non venga preso di mira da nessuno. Sono le scuole elementari le peggiori"
"Si va bene ma mandargli un'armatura a controllarli, devi ammettere che è un po' esagerato"
"Va bene, diciamo che hai ragione"
Dissi, nel frattempo prendo l'asciugamano di Mary e la avvolgo.
"Tony vado a prendere il cambio di May in auto, riesci a restare qui con lei?"
"Tesoro quanto può essere difficile"
Dico guardandola.
"Tony è appena scesa dalla sdraio"
Di scatto mi giro e vedo Mary che scende e inizia a camminare sulla sabbia e così la riprendo in braccio.
"Visto ce la faccio"
Rispondo con un sorriso.
"Va bene mi fido, e dai un'occhiata anche agli altri due."
Concluse lei allondandosi.
Mi siedo sulla sdraio con Mary avvolta nella asciugamano seduta sulle mie gambe, così sicuramente non mi scapperà e posso vedere anche quei due che giocano a calcio.
Si Peter mi preoccupa, gli ho detto che i primi giorni deve recuperare gradualmente, ma a lui sembra non importare, poi devo vedere cosa sono quelle cose nere.


Hola, come va?
Vi è piaciuto il capitolo?
Cosa scoprirà Tony? E come la prenderà se dovesse scoprire tutto?
Ci vediamo domani.
~Leo.

Peter Parker🕸️La storia continuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora