cap.7

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Tony's pov
Appena Jarvis aprì il file mi venne un colpo.
"No non può essere"
Scattai verso il computer incredulo.
"J ricontrolla"
"Controllo effettuato, questa è l'unica corrispondenza trovata"
Cosa cazzo significa tutto questo, non non può essere vero, lui....lui è morto. Mi sedetti sconvolto sulla sedia mentre continuavo a guardare quel monitor aperto sui file di Mark, precisamente su quello della sua morte.
"Tony! Peter è scappato, sono salita di sopra per un attimo e quando sono scesa lui non c'era più, ho controllato dappertutto"
Disse Pepper scendendo di corsa nel laboratorio.
La guardai e mi avvicinai.
"Calma, so esattamente dov'è andato"
"Sei sicuro?"
"Si, e anche se mi sbagliassi ho messo un localizzatore nella tasca della sua felpa, nel caso in cui volesse scappare cosa che poi ha fatto. Però Pepper ora per prima cosa mi devi aiutare a scoprire una cosa, torno subito tu aspetta qui"
"Si okay ma di che si tratta?"
"Te lo dirò strada facendo"
Mi allontanai un attimo per prendere una pala e poi tornai da lei.
"Su andiamo"
"Si aspetta cosa ti serve quella"
Non la risposi, mi limitai a darle un bacio e feci segno di seguirmi, arrivammo alla macchina e misi la pala nel cofano, poi salimmo.
"Su allora mi dici dove si trova Peter?"
"Non stiamo andando da lui, dobbiamo fare prima una cosa io e te"
"Tony è sera, il cielo è nero ti sembra saggio lasciare Peter a girare da solo. Questo non è da te"
"Rilassati, lui è andato alla casa  sull'albero, è l'unico posto che conosce qui vicino. Ma se vuoi controlla tu stesso"
Dissi passandole il mio telefono con aperta l'app collegata al localizzatore.
"Bene, adesso mi dici dove stiamo andando?"
"Eeehhh siamo arrivati"
"Stai scherzando vero!?"
"Ti prego, ho bisogno di te, dopo ti spiego"
"Va bene, però promettimi che fare presto"
"Si certo"
Una volta parcheggiato l'auto scendiamo e ci ritroviamo di fronte al cimitero. Io aprii il portabagagli e presi la pala.
"Tony mi dici almeno che cosa hai intenzione di fare con quella? Non dirmi che vuoi scavare una tomba vero!?"
Attraversai il cancello e seguito da Pepper mi diressi verso la tomba di Mark.
" Anthony Edward Stark, TU NON SCAVERAI QUESTA TOMBA. Non puoi"
"PEPPER, dammi ascolto se ho ragione questa tomba è vuota"
"Di cosa stai parlando?"
"Ascoltami sono quasi convinto che quello che è stato con noi in questi giorni non è Peter, lo so ti può sembrare folle e lo è, noi pensavamo che Peter fosse strano perché non aveva i suoi ricordi ma invece è così perché quello non è Peter ma Mark"
"Tony sei impazzito? Solo perché desideriamo che lui non sia morto non vuol dire che sia vero"
"E se invece lo è? Ho fatto analizzare la cicatrice di Peter, ne tu ne io ci ricordiamo di quella giusto?"
"Mi avevi detto che tu..."
"Ti ho mentito, mi serviva del tempo per cercare, quella cicatrice è la stessa che Mark si fece quella sera. Pepper non può essere una coincidenza. La risposta è lì"
"E se ti sbagliassi?"
"Beh tentare non costa nulla no? Allora?"
Pepper si limitò ad annuire e prese in mano la torcia facendomi luce mentre scavavo. Non avrei mai pensato che un giorno mi sarei ritrovato a scavare la tomba di mio figlio, quel posto che è per me il ricordo di un vuoto incolmabile ma, pensare che potevo colmare quel vuoto mi dava la forza per scavare. Dopo un' altro paio di vangate si sentì un rumore, io che ero ormai dentro la buca butto fuori la pala e inizio a spostare con le mani la poca terra rimasta sopra quella cassa di legno, con cautela tiro su quella piccola bara bianca e aiutato da Pepper la appoggiamo al suolo.
"È fatta, ora dobbiamo solo aprirla"
Dissi uscendo dal fosso.
"Lo sai vero che se ti sbagli torni giù insieme alla tomba per sempre vero?"
Disse con un po'di ironia.
"Io non mi sbaglio mai, su ora cerco di aprirla stai attenta"
Riprendo in mano la pala e la uso per aprire la bara. Una volta aperta sposto il coperchio e lo appoggio a terra. Pepper non volle guardare così chiuse gli occhi.
Appena aver visto il contenuto mi siedo a terra e sorrido. Mio figlio è VIVO.
"Allora Tony posso guardare o dovrò preparare il tuo di funerale?"
"Beh apri pure gli occhi se vuoi vedere un manichino di plastica"
Pepper aprì lentamente gli occhi e quando si accorse anche lei che quella bara è sempre stata vuota scoppiò a piangere.
"Hey su e tutto okay, ora sappiamo la verità, vedrai troverò anche Peter e poi andremo finalmente al lago tutti e quattro come dovevamo fare otto anni fa"
"È stato lui vero? Perché ha fatto una cosa così orribile!?"
"Non preoccuparti per lui, appena tutti e tre starete al sicuro uccido Stane con le mie mani. Su ora andiamo, tu aspettami in macchina, io pulisco questo casino e ti raggiungo."
Pepper annuì e fece come gli avevo detto, io sistemai tutto com'era prima e raggiungo Pepper in auto e insieme ci avviamo verso la casetta sull'albero dove ci aspettava Mark. Non potevo crederci, il mio più grande desiderio si era avverato ma, mentre da un lato gioivo per questa incredibile notizia dall'altro covavo rabbia e preoccupazione per Peter che era ancora nelle mani di quello stronzo, e se gli avesse anche sfiorato un solo capello ne avrebbe pagato le conseguenze.
Una volta raggiunto quell'albero seguii Pepper su in cima. Appena saliti troviamo Mark vicino a quel tavolino con delle foto in mano e piangeva.
"Tesoro tutto bene?"
Disse Pepper avvicinandosi a lui e abbracciandolo.
"Mamma...... Papà"
Disse guardando prima Pepper e poi me, mi avvicinai anche io a loro.
"Mi...mi dispiace.."
"Di cosa?"
Gli chiesi.
"Lui.. lui ha preso Peter...vuole usarlo per i suoi piani"
Rimasi sconvolto, aveva iniziato a ricordare, questo è il giorno più bello della mia vita.
"Aspetta te lo ricordi?"
Chiese Pepper e lui si limitò ad annuire.
"Bene, sai dove ha portato Peter" Dissi
"So dove erano prima, non so se ora sono ancora lì"
"Si va bene, ora vieni andiamo nel mio laboratorio e ci lavoriamo su. Qui è molto umido, Mark inizia ad andare in macchina io e tua madre scendiamo subito"
"Okay"
Dopo che Mark scese mi girai verso Pepper, e vidi i suoi occhi pieni di gioia ma anche di preoccupazione.
"Non preoccuparti per Peter a lui ci penso io, tu porta Mark a fare una visita medica, così sapremo come è stato in questi anni"
Pepper sorrise e mi baciò prima di scendere e io la seguii subito dopo.
Nel laboratorio.
Appena scesi Mark si sedette su una di quelle sedie che girano e iniziò a girare.
"Bene Mark cosa sai?"
"So che stava nella stanza accanto alla mia, non sentivo molto, solo urla, prima che voi arrivasse loro se ne andarono tutti tranne una guardia che era lì per sorvegliare. Stane voleva usarci per vendicarsi di te, ha chiamato un certo dottor Zuma, no Zimo..."
"Zemo?"
"Si lui, aveva uno strano quaderno in mano, poi è stato ucciso, Stane ha usato quel dottore per controllare le nostre menti, ha detto che io dovevo ucciderti mentre aveva bisogno poi di Peter per vendicarsi sulla città. Mi dispiace.... se ricordavo prima ora Peter sarebbe salvo.."
"No no, hey guardami, tu non c'entri niente, non è colpa tua intesi! Ora è meglio se riposi un po' sarai stanco dopo tutto questo"
"Non mi va di dormire, voglio dare una mano poi ho dormito per otto anni sono stufo!"
Quell'esclamazione di Mark mi provocò un brivido, e così è questo quello che è successo, è stato in coma tutto questo tempo..
"Ti senti bene?"
"Si, a volte ho dei giramenti di testa e cali d'energia ma sto bene"
"Si ma è meglio controllare"
Poi guardai Pepper che per tutto il tempo era rimasta al mio fianco ferma e in silenzio, ancora scossa, lei più di tutti aveva sofferto per la sua morte e ora se lo ritrovava lì di fronte ai suoi occhi.
Mentre Pepper e Mark uscirono per fare un  controllo all'ospedale io feci una chiamata, avevo promesso ad un vecchio soldato che l'avrei chiamato se avessi avuto bisogno di lui, e così feci.
"Tony, ti stavo per chiamare, ho delle novità"
"Anche io, mettiti comodo perché queste sono forti"
Dopo aver raccontato tutto a Steve lui mi disse le scoperte che aveva fatto. Era stato molto attaccato a quel criminale misterioso di New York convinto che fosse legato a Stane e ai suoi esperimenti, e la sua pista sembrava promettere bene, la mattina dopo ci diamo appuntamento a metà strada per tornare nel bunker, sicuramente lì c'era qualcosa, indossai la mia armatura e volai via per incrociare il Quinjet del capitano in aria.

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A domani
~Leo

Peter Parker🕸️La storia continuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora