cap.97

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In un'ufficio.
"Signore allora come procediamo? Lo colpiamo ora?"
Disse l'uomo con il cappuccio.
"Frena il entusiasmo. Dobbiamo procedere con calma, ti ricordo che Spiderman è in qualche modo collegato a Ironman. Non dobbiamo farlo insospettire."
Disse un uomo in giacca e cravatta seduto dietro ad una scrivania.

Peter's pov
Lasciai Flash sbalordito e dopo raggiungo il punto d'incontro con mio padre che mi aspetta nell'auto.
"Allora Spidey com'è andata la tua detenzione?"
Mi disse ironico appena entrai, e poi mise in moto.
"Bene."
Dissi cercando di nascondere i segni della lotta di prima.
"Oh bene quindi fa parte della punizione l'occhio nero!?"
Mi disse, io rimasi in silenzio e poi mi accorsi che la strada che stavamo percorrendo non era quella di casa.
"Hey ma dove andiamo? Pensavo che essendo un punizione saremo andati a casa"
Dissi io.
"Beh nonostante tu sia stato punito dal preside il mio metodo di valutazione è diverso, quindi ora andiamo in un bel posto"
Mi rispose, sento poi una risatina troppo familiare e mi giro verso i sedili posteriori e con uno sguardo interrogativo guardo mio padre.
"Ehm papà dimmi il vero motivo per cui non stiamo andando a casa!"
Dissi.
"Ecco... è per il vostro bene, sto cercando di salvarvi"
Rispose abbastanza serio e così lo guardo preoccupato, che cavolo sta succedendo.
"E mamma e Mark?"
Dissi preoccupato.
"Ecco Peter, è successo una cosa orribile."
Inziò a raccontare, poi dopo un po' di silenzio continuò.
"A casa è scoppiata un epidemia. Ti ricordi la lieve febbre che aveva Mary, ecco ha generato il caos, prima tua madre poi Mark, hanno preso la febbre e i vomiti. Perciò porto gli unici che non sono infetti fuori per un po'."
Disse con un tono meno serio, io rimango di sasso, da come aveva iniziato il discorso sembrava fosse successo qualcosa di grave.
"Io credevo fosse successo qualcosa di serio"
Gli dico girandomi verso il finestrino.
"Lo so, posso dire che ci eri cascato, non scorderò mai la tua faccia...Hey Pete, dai non ora non fare l'offeso..era uno scherzetto ironico."
Io continuo a guardare fuori ignorando le sue parole.
"Okay allora scommetto che non vuoi andare da waffle-belghie, peccato."
Disse e a quel punto alzai lo sguardo verso di lui.
"Oh no noi ci andiamo"
Dissi io con un tono più o meno autoritario.
"Bene. Ora mi dici cosa hai fatto all'occhio. Prima nell'ufficio del preside non l'avevi"
Continuò lui.
"Oh niente è stato solo Flash"
Dico abbassando il tono della voce.
"Puoi ripetere un po' più ad alta voce"
"È stato Flash"
Dico con un po' più di di voce.
"Cosa!"
Esclamò mio padre frenando di colpo l'auto.
"Oh giuro che se lo becco"
Disse furioso.
"No papà! Non fare nulla, è solo uno stupido, gli passerà."
Risposi.
"Si hai ragione gli passerà però nel frattempo continua a picchiarti, non posso aspettare che a mister stupido passi questa sua fase picchiandoti."
"Ti prego non fare nulla"
Conclusi e alla fine mio padre accettò, o almeno credo che l'abbia fatto visto che è rimasto in silenzio, arrivammo ad un chiosco di waffle-belghie vicino al fiume e mio padre parcheggiò l'auto.
"Bene, Pete puoi prendere la bimba mentre prendo il passeggino dal cofano?"
Mi chiese e io annuii e mi sedetti sui sedili posteriori per sganciare le cinture del sediolino che stava al centro dei sedili.
Resto un paio di minuti per capire come si sfilano le cinture.
"Devi premere il pulsante nero dietro e tirare"
Disse mio padre, io riuscii nell'ardua impresa e presi Mary in braccio e la posai nel passeggino e ci dirigiamo verso il chiosco.
Dopo aver ordinato ci sediamo ad un tavolino vicino al fiume.
"Wow vedo che sei tornato, hai quasi ordinato tutto il negozio"
Mi disse sarcastico Tony.
"Beh stare in punizione fa venire fame"
Risposi, Mary inizia a fare degli urletti, così papà la prende in braccio.
"Oh piccolina, che c'è vuoi stare con noi. Eccoci qui ora anche la principessina è seduta al tavolo"
Disse tenendo la bimba in braccio seduta sulle sue gambe, è così piccola che il suo visino a stento arriva al tavolo, è così dolce, io continuo a mangiare  i pancake con due occhi magnifici che mi fissano incuriositi, e mi scappa un sorrisetto.
"Secondo te può mangiare un pancakes?"
Dico guardando mio padre.
"Si che può mangiare i pancakes, tra qualche mese si, per ora questo sarà il suo "pancake"."
Rispose mio padre prendendo un biberon.
"Ehm papà per quanto tempo dovremmo rimanere in esilio"
Gli chiedo.
"Beh il medico ha detto che durante il pomeriggio/sera saranno meno infettivi, e sarà più sicuro per voi due stare con loro."
Spiegò mentre fa bere Mary con il biberon.
"Uff, fino a questa sera!! Non capisco perché non possiamo rimanere a casa, okay capisco che Mary è piccola ed è  pericoloso per lei che si ammali, ma perché anche io? Ce credo di avere qualche anno in più e essere fuori pericolo"
Dico io un po' seccato. Dopo una giornata di scuola così l'unica cosa che volevo e dormire per tutto il pomeriggio.
"Beh caro signorino, il fatto di essere "grande" non significa che sei immune, d'altronde a tuo fratello è bastato mezzo pomeriggio per ammalarsi, e ricordo che qualcuno qui presente la settimana scorsa ha avuto una forma acuta di  polmonite batterica. Devi ancora riprenderti del tutto e se ti dovresti ammalare...beh credo tu sappia. Ora se il principino ha finto di mangiare vi porto in un posto."
Disse alzandosi e qualche minuto dopo eravamo di nuovo in auto.
"Dove andiamo?"
Era la quinta volta che lo chiedevo senza avere una risposta, poi l'auto si fermò di forte alle Stark industries.
"Wow, posso vedere il mega reattore"
Dico esaltato mentre scendiamo dall'auto, vedo un briciolo di terrore negli occhi di mio padre.
"Quello è esploso, nel 2008 mi sembra"
Disse mentre camminiamo verso l'ingresso.
"Si ma poi l'hai ricostruito. Dai prometto che non faccio guai"
Dissi e con i miei occhi da cucciolo riuscii a convincerlo.
"È di là, quello stabilimento lì. Non fare danni, ti mando Happy tra trenta minuti, fatti trovare lì."
Disse.
"Okay"
Dissi io correndo verso quel posto, la tecnologia del reattore Arc ha sempre sorpreso sia me sia Mark, appena entro e richiudo la porta dietro di me faccio una videochiamata a Mark, d'altronde anche lui voleva da sempre vederlo, da piccoli non ci facevano stare in quella stanza dicendo che era pericoloso.
"Hey Mark"
Dico appena rispondo.
"Ciao Pete"
Rispose lui con una voce rauca tipica dell'influenza.
"Wow bro stai proprio male."
"Ma va non lo sapevo, allora cosa fa l'eremita?"
"Guarda qui."
Dissi poi girando la telecamera così che anche lui vedesse il reattore.
"Wow ma è fantastico"
"Si lo so, per questo che ti ho chiamato, così lo vedi anche tu, dimmi cosa vuoi vedere meglio e io sarò le tue gambe"
Dissi con un tono scherzoso.
"Wo avvicinati a quell'affare li"
"Okay."
Mi avvicino a dei pannelli pieni di bottoni e leve.
"Ci sa cosa faranno"
Dico.
"Beh semplice premili"
"Ho promesso a papà di non fare guai."
"Oh dai. Pete è praticamente impossibile."

Hola come va?
Vi è piaciuto il capitolo? Cosa succederà nel prossimo futuro? Riuscirà Peter a sconfiggere l'influenza senza rimanere colpito?😂
Lo scoprirete nel prossimo capitolo, a domani.
Ps leggete la storia di Lily_Moon_  La sorella di Peter Parker, è una storia molto bella e avvincente, ve la consiglio.
~Leo.

Peter Parker🕸️La storia continuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora