cap.136

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Tony's pov
Appena arriviamo prendo la bambina e ci dirigiamo con una certa fretta verso la stanza di Peter, dove ci aspettava il dottore.
Una volta giunti fino alla porta entriamo, Peter seduto sul letto aveva una faccia un po' arrabbiata, forse stanco di stare lì o perché stanco di non sapere, ad ogni modo appena vide la sua dolce sorellina chiese di averla in braccio e così mi avvicino al letto e delicatamente gli passo la bambina, dopo il dottore ci chiamò fuori per discutere il vero problema.
Usciamo e appena si assicurò che la porta fosse ben chiusa parlò.
"Vi ho fatto venire qui perché la situazione sta peggiorando, non possiamo aspettare a lungo che arrivi un miracolo dobbiamo iniziare la terapia."
A quelle parole il mio cuore si fermò per un po', anche se erano solo parole dette all'aria fanno male, sono più taglienti del diamante e più distruttive della dinamite.
"Sappiamo che non esiste una cura al cento per cento, visto che praticamente la scienza in questione non esiste, siete ben al corrente che è tutto in via sperimentale non sappiamo che effetti collaterali potrebbe avere, ma sicuramente riusciremo a limitare che peggiori. Da alcuni esami di stamattina è risultato che l'infezione si sta espandendo, e ha iniziato a infettare anche gli organi accanto al cuore, e il fatto che anche in minima parte l'infezione è entrata nel sangue potrebbe comportare un continuo peggioramento, quindi bisogna cercare di bloccarla. Ora visto che la terapia prevede un gran numero di medicinali che potrebbero dar fastidio al ragazzo dovremmo dividere la cura in due parti una più leggera e l'altra con farmaci più pesanti, da somministrare in due momenti staccati, così il ragazzo può riprendersi tra un blocco e l'altro. Dovremmo iniziare questa sera, se sarà necessario vi avviso che dovremmo sedare il ragazzo"
Concluse il dottore, ed ecco come peggiorare una giornata già iniziata male.
Mio figlio dovrà sopportare una cura orribile perché suo padre non è capace di fare una cosa giusta.
Rientriamo a Peter poi chiedo a Happy di uscire con Mary per parlare da soli con Peter.
Pepper si sedette sulla sedia accanto a Peter mentre io restai in piedi in disparte.
"Allora. Cosa aspettate a parlare!?"
Disse Peter rompendo il piccolo silenzio che si era formato.
"Dovrai restare qui"
Dissi con tono serio.
"Si questo l'ho capito."
"Vedi Pete il dottore ha detto che.."
Iniziò a dire Pepper ma io la bloccai.
"Ha detto che non è nulla di grave ma devi stare qui. Non preoccuparti sarà per poco tempo"
Dissi.
Scusami se ti mento ma se sapessi la verità scapperesti e devi restare qui.
Dopo un po' uscii e andai a prendere Mark a scuola, insieme a Mark vennero anche Ned e MJ per andare a fare visita a Peter.
Lasciai i ragazzi all'ospedale e con Mary tornai al mio ufficio.
La mia attenzione continua a pensare a Peter e al mio errore, così di scatto vado nel mio laboratorio.
"Okay Jarvis mettiamoci in moto. Abbiamo tanto da fare."
"Perfetto capo. Adoro quando restiamo svegli tutta la notte"
Disse ironico, mi dimentico sempre di ripristinare il suo linguaggio, ma in fondo forse non l'ho mai fatto perché mi ricorda di quel giorno di quando il mio adorabile figlio si è divertito a cambiare le impostazioni di tutta la torre.
"Aprì un nuovo progetto."
Giuro che sta volta non sbaglierò.

Peter's pov
Quando i miei amici arrivarono mia madre ci lasciò soli.
"Bene Peter allora?"
Disse Ned.
"I miei continuano a fare il gioco del silenzio"
Dissi.
"Si ma tu stai bene?"
Chiese MJ preoccupata.
"Si è tutto okay"
Risposi.
"Io ho un'idea"
Disse mio fratello.
"E sarebbe?"
Risposi.
"Mi fingo te, e che sono scappato e con l'inganno cerco di far confessare i nostri genitori"
Disse Mark fiero come se fosse un'idea geniale.
"E perché non può andarci direttamente Peter?"
Disse Ned.
"Beh è ovvio, se sta qui ci sarà un motivo, meglio non rischiare. E poi mamma e papà saranno in due posti diversi quindi mentre io mi fingo Peter e provo a convincere nostra madre il vero Peter resterà qui, al sicuro, e convincerà nostro padre."
Spiegò Mark, in effetti può essere un'idea geniale.
"Si ottimo piano ma perché a me capita la parte più difficile?"
Dissi.
"Andare a prendere direttamente le cartelle mediche vi sembra troppo un'idea da stupidi?"
Disse MJ.
"Sono in un ufficio in una parte molto sicura visto che mio padre non vuole fare divulgare notizie. Solo il dottore sa tutto e credo nasconda meglio quelle carte che altro"
Replicai.
"Beh non avete preso in considerazione un agente dello S.H.I.E.L.D."
Disse lei guardandomi.
"Tecnicamente sei un quasi agente"
Puntualizzai.
"Si come tu se tecnicamente un quasi Avengers"
Rispose guardandomi con aria di sfida.
"Pensi di riuscirci?"
Disse Ned.
"Ho solo bisogno di un diversivo."
Disse alzandosi.
"Mark tu vieni con me"
Continuò trascinando mio fratello fuori.
"E perché io??"
Disse supplicante mentre veniva trascinato fuori per un braccio.
"Perché si da il caso che sei identico al signorino lì seduto, e così sei un ottimo diversivo"
Dopo uscirono dalla stanza, rimasi solo con Ned.
"Bene Ned tu invece hai trovato qualcosa riguardo a quei criminali?"
Chiesi.
"Si qualcosa, a quanto pare è un qualcosa di grosso. Negli archivi della S.H.I.E.L.D. non ho trovato molto però analizzando i file ho trovato qualcosa di interessante si vede la figura di questo tizio qui in giacca nera."
Disse passandomi delle foto prese dal suo zaino.
"Bene questo è un uomo molto potente, si chiama Wilson Grant Fisk. Pare sia a capo di una grossa impresa anche se alcune voci dicono che sia un leader malavitoso intelligente, subdolo, manipolatore. Non ci sono mai state prove a sufficienza per scoprirlo."
"Perfetto Ned. Ci penserà l'amichevole Spiderman di quartiere a metterlo dietro le sbarre una volta per tutte."
Dissi saltando dal letto esaltato.
"No Pete aspetta, e se fosse pericoloso? Si insomma lo so  che sarà pericoloso, è un criminale, ma io intendo che magari è meglio aspettare un po', almeno finché non scoprirò il suo covo o le sue debolezze. Dopo tutto sono il tipo sulla sedia, amico."
Mi disse anche se nascondeva un velo di preoccupazione.
"Va bene"
Proprio in quell' istante si aprì la porta. Erano Mark e MJ di ritorno dalla loro missione.
"Allora com'è andata?"
Chiedo impaziente.

Poco prima.
Michelle's pov
Il piano che avevo progettato funzionò alla grande.
Dovrebbero darmi il distintivo solo per questo.
Iniziai a cercare e il mio istinto portò bene e dopo un po' trovai il fascicolo giusto, in effetti Peter aveva ragione era veramente nascosto bene. Lo aprii facendo attenzione a non fare cadere nulla e lessi cosa dicevano le analisi e le note del dottore.
Trovai tutto ma proprio tutto ciò che avevano fatto a Peter in questi due giorni e più leggevo più mi venivano i brividi e gli occhi iniziarono a riempirsi di lacrime.
"Oh no....Peter"
Dissi leggendo l'ultima nota con la data di oggi e l'ora, era stata scritta solo qualche ora prima, e una sottile lacrima rigò il mio viso.
"Allora MJ hai trovato qualcosa?"
Disse Mark spalancando la porta dell'ufficio, di fretta rimetto il fascicolo al suo posto e mi asciugo il viso.
"No, non ho trovato nulla."
Dissi girandomi verso di lui.
"Ma tu non dovevi fare anche il palo? Comunque torniamo da Peter e Ned, qui non c'è nulla."
Dissi trascinando via il fratello del mio ragazzo, mentre mille preoccupazioni mi girano in mente.
Peter loro volevano proteggerti, per questo non ti hanno detto niente.

Hola come va?
Come vi è sembrato il capitolo?
Riuscirà la nostra gang del bosco s scoprire la verità? MJ parlerà o dovremmo aspettare che il bizzarro piano di Mark riesca nel suo intento?
Ci vediamo domani.
~Leo.

Peter Parker🕸️La storia continuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora