cap.78

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Peter's pov
Andiamo in camera, passò qualche minuto che nostro padre entrò nella stanza.
"Allora dovete raccontarmi qualcosa?"
Disse chiudendo la porta dietro di sé.
Mark si trovava coricato a pancia in giù sul letto mentre io giravo in tondo sulla sedia.
"Ehm no!?"
Dissi io mentre mi dondolo a destra e sinistra.
"Sicuro?"
Disse avvicinandosi.
"Si"
Dissi, mio padre bloccò la sedia con una mano e l'altra la posò sulla mia fronte.
"Hai ancora la febbre"
Disse a bassa voce come se stesse parlando tra sè e sè.
"Mi spieghi come fai fatto a finire quel lavoretto con tutta la febbre?"
Domandò
"Che cosa?"
Risposi io dubbioso.
"Ehm papà quindi possiamo uscire stasera?"
Si intromise per fortuna Mark.
"Tu si, Peter? No, meglio non scherzare con la febbre, ah Peter che sia chiaro anche spiderman resta a casa questa sera. Comunque ho bisogno di voi"
Continuò dicendo mio padre.
"Voi sapete vostra madre ha un segreto che entrambi vogliamo sapere, quindi se voi riuscite a scoprirlo io dimenticherò che siete entrati nel laboratorio e che avete riprogrammato Jarvis. Allora ci state?"
Continuò, Mark stava per accettare ma io parlai prima.
"È una trappola, e poi noi non siamo stati lì"
Dissi seguito da un paio di colpi di tosse, a quanto pare il mio corpo si è ricordato di avere la febbre.
"Quindi negate l'offerta?"
Aggiunse nostro padre, io stavo per rispondergli ma fui colpito da un attacco di tosse molto forte, non smisi più di tossire e i colpi erano molto forti, poi notai una piccola macchia rossa sulla mia mano.
"Spidey stai bene?"
Chiese mio padre non notando la situazione, io alzo lo sguardo verso di lui ma la vista inizia a diventare sfocata, i colori e le luci della stanza iniziano ad accecarmi e persi l'equilibrio cadendo a terra.
"Peter!"
Urlò spaventato Mark, mentre mio padre corse da me.
"Mark va a chiamare tua madre, svelto!"
Disse lui, mi prese in braccio e mi posò sul letto, fu in quel momento che notò la mia mano rossa.
"Non preoccuparti va tutto bene"
Disse accarezzando i miei capelli, poco dopo mia madre si fiondò nella stanza.
"Peter"
Disse e subito venne vicino a me.
"Tony cosa succede"
Chiede allarmata.
"Dobbiamo portarlo all'ospedale."
Decretò mio padre prendendomi in braccio e mi portò in auto, mi fece sedere sui sedili posteriori mentre mia madre stava al mio fianco e Mark seduto davanti. Mio padre giudò così forte da essere quasi più veloci di una supernova.
"Hey Pete non dormire"
Disse lui.
"Stai calmo piccolo"
Disse mia madre mentre mi coccola fra le sue braccia, impedendomi di addormentarmi, anche se gli occhi si facevano sempre più pesanti.
Arriviamo al pronto soccorso e mio padre mi prese di nuovo in braccio lasciandomi poi a dei medici che con una barella mi portarono via. Da qui in poi non ricordo più cosa successe, in torno a me vidi solo bianco.

Tony's pov
I medici portarono via Peter e noi ci sediamo nella sala d'attesa, dove c'erano altre persone erano circa sette/otto e noi prendiamo posto su quelle panchine dove avevo giurato a me stesso che non mi ci sarei più seduto, e invece eccomi qui, buttato di nuovo in quel vortice dell'inferno tra lunghi secondi di attesa e la paura.
"Wo guarda questo coso"
Disse Mark giocando con uno dei giochi per i bambini che aspettano in quella sala collocati su dei tavolini posti di fronte alle panchine.
"Mark quello è per"
Dissi ma mi fermai colpito dalla scena e per qualche secondo vidi il bambino che qualche anno prima portavo sulle spalle al circo per poter vedere più lontano.
"Ahh lascia perdere"
Dico dolcemente, fui poi colpito da una conversazione che seguii poi con la coda dell'occhio.
"Di quanti mesi?"
Chiese una donna con i capelli castani e lo sguardo affranto seduta vicino a noi.
"Quasi cinque e mezzo"
Disse Pepper.
"Oh che bello, sai già se e un maschietto o una femminuccia?"
Chiese con un lieve sorriso, quella domanda drizzò subito la mia attenzione.
"Si, ma è una sorpresa."
Disse indicando poi con lo sguardo verso di noi, poi sussurrò qualcosa all'orecchio della donna, ma per via di un infermiere maldestro che fece cadere il porta penne di metallo da sopra al bancone non riuscii a sentire nulla.
"Oh congratulazioni, sono certa che suo marito sarà felice."
Rispose.
Perfetto a quanto pare tutti sapranno il sesso del bambino tranne me, quanto può essere crudele quella donna, e allo stesso tempo amabile.
"Anche lei aspetta qualcuno"
Chiese poi Pepper alla donna.
"Si, mia figlia, stava festeggiando con gli amici e ha avuto un incidente. Lei?"
Disse la donna.
"Mio figlio, stavamo a casa e ad un tratto si è sentito male"
Le due donne fecero entrambe un sorriso di comprensione, poi mi girai verso Mark che continuava a stare lì con un aria da bambino.
"Mark dimmi la verità, siete entrati nel laboratorio, questo è certo, io voglio sapere il perché"
Dissi con calma, Mark si alzò allontanandosi da quel tavolino sedendosi al mio fianco.
"Il motivo c'era, però lo sa solo Peter, è lui che ha avuto l'idea, non mi ha detto il motivo perché abbiamo dovuto fare di corsa per uscire e non essere beccati, ma tanto è tutto inutile tu riesci sempre a beccarci."
Disse.
"Papà, Peter starà bene vero?"
Aggiunse con le lacrime agli occhi, il mio cuore si strinse in una morsa dolorosa.
"Si, vedrai andrà tutto bene"
Gli dico cingendo il mio braccio sulle sue spalle e lui posò la testa sulla mia.
Qualche minuto dopo il dottore chiamò me e Pepper.
"Mark tu resta qui"
Gli dice Pepper mentre ci alziamo per andare dal dottore.
"Abbi fede ragazzino, tutto si risolverà"
Disse la donna a Mark.
"Si, spero di si"
Rispose e la donna gli sorrise. Intanto il dottore ci accolse e ci disse che aveva delle domande da farci.
"Bene iniziamo, sapete se il ragazzo fuma?"
"No, non fuma"
Disse Pepper.
"Potete avere una conferma?"
Continuò il dottore.
"Si, ne siamo sicuri, controllo quei ragazzi meglio della Cia"
Risposi.
"Bene. Il ragazzo è stato in un posto dove può aver respirato del fumo o altre sostanze relative ad un incendio?"
Continuò a domandare.
"Si una o due settimane fa, quell'incendio in quel magazzino. Lui si trovava nei paraggi quando è successo."
Dissi.
"Oh sì ricordo è uscito su tutti i giornali.
È per caso allergico a qualche medicinale?"
"No, non mi sembra."
Disse Pepper.
"Avete poi detto che ha avuto la febbre alta giusto!?"
"Si da ieri mattina"
Rispose Pepper.
Bene abbiamo finito con le domande."
Conclusione il dottore.
"Avete qualche idea di cosa possa avere?"
Chiese Pepper.
"Abbiamo ancora molte piste aperte, possiamo solo dire che la febbre non è stata generata da un colpo di freddo o altro ma che sia di un'altra natura. Dobbiamo fare altri esami, poi potete vederlo"
Finì il dottore ritornando nell'altra sala.
Pepper ritornò da Mark e io dopo qualche secondo la raggiunsi.
"Volete qualcosa bere?"
Chiesi.
"Si una cioccolata calda con il caramello grazie."
Disse Mark.
"Va bene piccolo, tesoro tu invece?"
"Per me solo un tè verde."
Disse.
"Perfetto una cioccolata calda e un tè verde."
Confermai in fine.
"Con il caramello"
Precisò Mark.
"Si"
Dissi e mi diressi verso il bar, dove incontrai una figura familiare.

Hola.
Vi è piaciuto il capitolo?
Chi sarà questa figura che vede Tony?
Come finirà per Peter?
Scoprirete tutto nel prossimo capitolo.
~Leo.

Peter Parker🕸️La storia continuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora