cap.93

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Peter's pov
"Ehm papà devo dirti una cosa"
Gli dissi e lui mi guardò.
"Che succede Spidey"
Mi disse e io iniziai a raccontare guardando verso il panorama.
"Ecco io.....sono stanco."
Dissi con un filo di voce.
"Ecco io ho pensato anche di...... anda..rmene"
Dissi quasi tra me e me.
"E dove volevi andare? Londra? In Europa?
Capitale austriaca? Ho trovato in mezzo ai pinguini al polo sud?"
Disse cercando di tirarmi un po' su, ma aveva capito bene la situazione e il "dove" volevo andare.
"Spiderboy va tutto bene."
Disse dopo un po' stringendomi forte in un abbraccio.
"Sai che ci sono, ci sarò sempre, anche tra mille impegni troverò sempre del tempo per aiutarti, sia a te sia ai tuoi fratelli. Però tu non pensarci più, intesi!?"
Disse tenendomi stretto con una mano dietro la schiena e l'altra tra i capelli, ero a pezzi ma mio padre riuscì ad aggiustare tutti i pezzi, come con una super colla. Le lacrime stavano quasi per scoppiare.
"C'è anche dell'altro...ecco all'infermeria della scuola, la psicologia ha detto che ho un disturbo da attacco di panico che sta peggiorando."
Dissi piano per paura che si potesse arrabbiare perché glielo avevo tenuto nascosto.
"Lo so."
Rispose e io rimasi sorpreso, davvero già lo sapeva? O l'ha detto per non farmi pesare il fatto di averlo tenuto segreto.
"Pete ti stai comportando in modo strano da una settimana circa, stavi da solo, in disparte e non uscivi nemmeno a pattugliare la città, era ovvio che qualcosa non andava, e la scuola era il primo posto da controllare, poi il preside ci chiamò e ci disse tutto."
Disse lui staccandosi dall'abbraccio e guardandomi negli occhi.
"Voglio che questa cosa la metti bene in testa. Qualsiasi cosa ti tocca non pensare mai di essere solo, ci siamo noi e ogni cosa che per te sembra troppo grande e l'affronteremo insieme."
Disse continuando a guardarmi negli occhi ma io abbassai lo sguardo e annuii.
"Dai Peter ora vai a letto, è tardi e fa freddo qui"
Disse invitandomi ad entrare, mi ero finalmente liberato, mi sentivo bene.
Andai a letto, mi buttai su quel morbido materasso avvolgendomi tra il piumone, sento poi Mark parlare con un filo di voce.
"Fate smettere quella bimba, vi prego tanto dolce e tanto peste."
Sento.
"Ehm Mark lo sai che ora è l'unico momento in cui non sta piangendo"
Dissi.
"Oh allora l'ho sognato, ti prego dimmi che prima ha pianto, se no sto diventando pazzo"
Disse sedendosi sul letto.
"No non preoccuparti ha pianto prima, non stai impazzendo, non del tutto almeno"
Dissi ridacchiando.
"Hey bro andiamo da qualche parte"
Disse.
"Si io voglio andare nel mondo dei sogni cavalcando unicorni alati su arcobaleni di zucchero filato"
Dico ironico, poco dopo si aprì la porta.
"Arcobaleni di zucchero filato? Cosa avrò mai interrotto"
Disse nostro padre entrando con un vassoio con delle tazze su.
"Hey papà"
Parlò Mark.
"Ho sentito che eravate svegli e vi ho preparato della cioccolata calda"
Disse mentre entra nella stanza.
"Forte!"
Continuò Mark, io rimango in silenzio.
"Si e che questo sia un breve spuntino di mezzanotte, e sottolineo breve"
Puntualizó e dopo richiamato dal pianto di Mary con lasciò.
"Non fate guai"
Furono le sue ultime parole prima di uscire.

Tony's pov
Sapevo che Peter aveva dei problemi ma non mi aspettavo che per lui fossero così pesanti. Ho cercato di dargli tutto il mio supporto possibile, non sopporto vedere il mio bambino così. Peter andò a letto, io come ogni sera rimasi sveglio, ormai mi ero abituato a dormire una o due ore a notte e mi sono abituato, così andai a bere un bicchiere di whisky sul divano.
Mentre sorseggio il mio amato whisky sento delle voci provenire dalla camera dei gemelli, e sapendo di trovarli svegli decisi di preparargli qualcosa così per poter controllare meglio come si sentisse. Entrai nella stanza Mark parlò e sembrava entusiasta per quella piccola sorpresa mentre Peter rimase in silenzio, non sapevo come agire, devo dire qualcosa, fare qualcosa, e alla svelta. Mentre penso a cosa fare sentiamo il pianto di Mary, così dovetti andare, non voglio che Pepper si sveglia, merita un po' di riposo è davvero una donna eccezionale, ha guidato l'azienda alla perfezione e fronteggiato i rivali più forti con successo, si è fatta rispettare mentre io giocavo a fare il supereroe, ha cresciuto praticamente da sola Peter per metà della sua vita, senza contare alle continue preoccupazioni che io o i ragazzi le procuriamo quando usciamo a combattere i criminali, so è davvero meritata una pausa.
Così lascio i gemelli e vado nella stanza accanto ma al posto di trovarmi un bellissima bambina trovai una culla vuota.
Mi paralizzo per qualche secondo, poi sento il suono di una melodia proveniente dalla nostra camera, così raggiungo la stanza in questione trovando Pepper che stringeva Mary tra le braccia e le canticchiava una canzoncina, lei poi mi guarda sorridendo, così mi stendo accanto a lei nel letto, tenendo la bambina tra le nostre braccia.
Mary ha uno sguardo davvero meraviglioso, quei suoi occhi così particolari, che ti incantano in un secondo.
Mi accorsi di trovarmi nel silenzio più totale, Pepper avvolta nelle mie braccia si è addormentata assieme a Mary che cullata dal motivetto della melodia che poco prima Pepper cantava dormiva tranquilla sul mio petto, Jarvis mi avvisò che anche Peter e Mark dormivano. Finalmente posso rilassarmi pensai e lentamente chiusi gli occhi.

Hola, vi è piaciuto il capitolo? Impressioni?
Sorry se non è uscito ieri ma come già detto ho avuto dei problemi, btw eccoci i un nuovo capitolo. Ci vediamo domani .
~Leo.

Peter Parker🕸️La storia continuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora