cap.116

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Peter's pov
Io e Mark seguiamo quel tizio fino ad un vicolo dove lo vediamo atterrare.
"Hey tu!"
Grido appena posa i piedi a terra e si tolse la maschera.
Lui si girò di soprassalto e appena i nostri sguardi si incrociano sentiamo tutti e tre una strana sensazione.
"E voi chi siete?"
Disse sorpreso avvicinandosi.
"Chi siamo noi chi sei tu?"
Gli rispose Mark.
"Non so ma avverto una strana sensazione."
Disse non capendo perché i suoi sensi di ragno si erano attivati, anche il mio era attivo  ma lui giustamente non poteva sapere, così avendo capito la scena gli rispondo.
"Sarà perchè tu sei come noi"
Gli dico e lui rimase sorpreso.
"Si beh questo è plausibile, ma come, da dove venite, chi siete"
"Oh ciao io sono Mark e noi veniamo dal fu-"
"Fuori. Non siamo di questa città."
Dico interrompendo il discorso di mio fratello e gli do uno leggero pizzico sul braccio.
"Comunque io sono Peter"
Dissi.
"Oh beh benvenuti in questa modesta cittadina, guarda che coincidenza anche io mi chiamo Peter. Mi pare di capire che anche voi siete degli ibridi come me"
Continuò il Peter vestito strano.
"Si"
Dico.
"Cosa ti ha morso? È stato molto tempo fa? E com'è sta-"
"È una lunga storia, come la vostra suppongo."
Disse interrompendo Mark e fece un lieve sorriso divertito.
"Su venite vi mostro la città"
Disse e ci fece fare un tour per le strade.
"Allora da dove avete detto che venite?"
Domandò lui mentre camminiamo per le strade.
"Oh beh da una città molto lontana"
Dico io ma lui ci guardò strano.
"Dalle colonie?"
Rispose rimanendo dubbioso.
"Si più o meno"
Rispose Mark.
"Oh beh di nuovo benvenuti, questa è una cittadina abbastanza tranquilla, beh tranne quando Canice Cassidy, il leader del "Sestetto Sinistro" si mette in mezzo. Ma li basta l'arrivo di The Spider e tutto torna alla tranquillità."
"Chi?"
Domandò Mark.
"Oh e il nome del mio Alter Ego, immagino che anche voi ne avete uno."
Ci disse bisbigliando. Si era tolto la maschera quindi poteva girare normalmente.
"Oh si si certo."
Diciamo in coro.
Quasi subito finiamo di girare tutta la città, non era piccola rispetto ad altre ma di sicuro molto rispetto a quelle a cui siamo abituati noi. Sentiamo rumori urla e gente che corre via.
"Oh no sono loro....Hey ragazzini volete darmi una mano? Sono una banda di criminali un po' stupida, però sono un bel numero e mi farebbe comodo una mano"
Ci propose.
"Si ma non abbiamo i nostri costumi"
Dissi.
"E neanche le nostre attrezzature"
Disse Mark, e a quel punto gli passai uno degli spara-ragnatele che avevo al polso.
"Piccola lezione, portateli sempre a presto, e credo non ci servano i costumi, qui non ci riconoscerà nessuno"
Dico bisbigliando l'ultima parte.
"Okay siamo pronti"
Continuo dicendo al Peter del passato.
"Un attimo, cos'è quel coso?"
Disse riferito agli affari che avevamo sul polso.
"Sono degli spara ragnatela che abbiamo costruito"
"SI questo lo vedo, anche io ne ho progettato qualche prototipo, ma questi, questi sono di una tecnologia incredibile, molto avanzata"
Disse ammirando lo spararagnatele che aveva appena messo al posto Mark.
"Si beh ragazzi ci sono dei criminali lì...credo dovremmo andare"
Dissi cercando ti distogliere l'argomento.
"Si andiamo"
Disse il me del passato, e ci fiondiamo nella banca dove quattro tipi la stavano svaligiando, mi sentivo un po' come a casa a sventrare rapine ai bancomat di New York.
"Oh bene bene, abbiamo tutta la banda, che onore. Anche io vi ho portato degli amici, avanti ragazzi"
Disse il nostro nuovo amico e dopo io e Mark entriamo all'interno e iniziamo a dare pugni e calci a quei criminali. Dio quanto mi era mancato, era da molto tempo che non entravo in azione, negli ultimi giorni il mio costume era nel laboratorio di mio padre che l'ha aggiustato e migliorato, perciò potete capire niente Spiderman in giro, mio padre mi avrebbe ucciso se nò.
Continuiamo a lottare con quei tizi fino a quando non furono tutti e tre legati come salami, esatto tre, uno riuscì a scappare prima che noi lo fermassimo.
"Siete davvero bravi ragazzini. Ora andiamo via prima che arrivino le armate a cavallo, anche se siamo eroi per qualcuno le forze dell'ordine ci vedono come criminali, o attrazioni da circo. Perciò è meglio andare."
Disse Peter e allora io e Mark lo seguiamo rapidi fuori, fino ad arrivare in cima ad un campanile, mentre il cielo inizia a colorarsi di rosso tramonto.
"Siete ben addestrati, chi è il capo?"
Ci chiese una volta atterrati sul tetto.
"Capo?"
Disse Mark perplesso.
"Si, il vostro leader, protettore, la vostra guida, o chi volete voi. Dovrete averne uno per forza, forse non ci avete mai fatto caso, ma c'è sempre qualcuno che vi guarda le spalle, soprattutto con questi tempi.."
Disse ma il suo discorso fu interrotto da me.
"Mark! Dobbiamo andare. Il tempo è quasi scaduto."
Urlai appena vidi che mancavano circa cinque minuti alla fine e se volevamo tornare a casa dovevamo essere nell'esatto punto indicato sull'orologio, così che il professore riattivando la macchina dal suo laboratorio ci avrebbe riportato lì. 
"Oddio è vero dobbiamo andare, scusaci ma è tardi"
Disse Mark alzandosi.
"Bhe allora ci rivedremo ragazzini, fate buon viaggio."
Concluse con uno strano ghigno di conforto. Dopo ci lanciamo veloci per raggiungere il posto indicato su quella mini mappa.
"Pete, quanto ci manca?"
"Quattro minuti e venti secondi"
Dissi con il fiatone per la corsa.
"E quanto siamo lontani?"
"250 metri"
Dico, ci fermiamo per riprendere fiato appena l'orologio ci avvisò che eravamo nel punto preciso.
"Bene ora aspettiamo un minuto e torniamo a casa"
Aspettiamo li da soli per un eternità, il buio aveva rinchiuso tutti nelle loro case, non c'era nessuno per strada tranne noi. Controllai ancora una volta il timer, ormai scaduto e mi domando se era questo il posto giusto.
"Peter, è passato già un minuto vero!?"
Disse Mark un po' spaventato, forse con il timore che non saremo riusciti a tornare, anche io avevo quel timore ma dovevo essere forte, almeno uno di noi doveva.
"Vedrai che andrà tutto bene, il professore starà arrivando, lui non ci abbandonerebbe mai."
Gli dissi cercando di consolarlo.
"Peter e che succede se...."
Continuò a dire andando un po' nel panico, erano passati almeno cinque minuti.
"Hey fratellino calmati, vedrai tra un po' saremo alla Torre, papà ci sgriderà perchè non abbiamo detto nulla e mamma ci farà mangiare le odiate verdure. Non preoccuparti fratellino ci penso io."
Dissi e dopo lo abbracciai per cercare di calmarlo, era visibilmente in ansia.
"Si ma che succede se il professore non verrà a prenderci."
Disse, ero paralizzato, perchè non si è aperto il portale? Ci avrà abbandonato? Problemi con l'attivare la macchina? Luogo o tempo sbagliato?
Erano le domande che mi perseguitano ma fu soprattutto una a rubare tutta scena rispetto alle altre.
Come facciamo a tornare?
Siamo soli.

Hola, come va?
Vi è piaciuto il capitolo?
È finito così il loro viaggio nel tempo, o non ancora, ma questo non importa più di tanto, torneranno nella loro epoca o saranno destinati a essere uomini fuori dal loro tempo per l'eternità? Questa è la domanda da porsi.
Ci vediamo domani per scoprire il destino di questi due eroi.
~Leo.
 

Peter Parker🕸️La storia continuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora