cap.99

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Peter's pov
Usciamo da quella specie di bar e andiamo a fare un giretto, fermandoci su un divanetto, prendo il telefono e chiamo Mark.
"Hey ciao Peter"
Disse Mark.
"Wow bro non sembri stare meglio"
Gli dico lievemente preoccupato.
"Oh non preoccuparti sto bene."
"Sicuro? Oh hey guarda chi c'è qui!"
Dico inquadrando Mary sullo schermo.
"Ciao Mary"
Disse lui con un tono stranamente dolce e lei rispose con un sorrisetto, è davvero una bimba solare.
Mark non sembrava stare bene così per tirarlo su di morale facciamo un tour per lo stabilimento, prendo Mary con un braccio e con l'altro prendo il telefono.
"Vieni ti faccio vedere una cosa fortissima"
"Peter lo sai che sei tu quello che si muove, io rimango fermo."
Disse scherzando Mark, mi alzo e mi dirigo in una stanza che avevo notato prima.
È tipo una stanza di una simulazione di volo su una macchina volante, con tanto di schermo per la realtà virtuale, macchine del vento e per le luci.
Salgo a bordo e dopo aver sistemato Mary in modo che non cada e sistemato il telefono aziono la macchina.
"Wow Pete è fantastico!"
Disse Mark, io cercai di divertirmi buttando spesso un occhio a mia sorella, a che lei si stava divertendo a modo suo.
Giochiamo in quella specie di simulatore per circa trenta minuti, poi Mark staccò dicendo che era stanco e doveva dormire un po', così lo saluto e rimango solo con Mary.
"Allora principessa cosa vuoi fare?....Ho trovato, papà forse non approverà ma sarà divertente. Facciamo un giro sulle mie ragnatele......anzi no è meglio se rimaniamo con i piedi per terra....uhm fammi pensare cosa c'è qui a prova di neonato?"
Non ebbi tempo di pensarci che un mal di testa simile a quello avuto prima, mi colpì, dopo un po' qualche goccia di sangue iniziò a colarmi dal naso.
"Okay Peter, non c'è nulla di cui allarmarsi."
Dissi tra me e me, però in queste condizioni non riesco a badare a Mary, così mi pulisco il sangue dal viso e torno nell'ufficio di mio padre.
"Hey kid già di ritorno?"
Mi domandò, io non risposi e dopo aver posato la bambina nel suo box mi buttai sul divano esausto e chiusi gli occhi
"Oh non dirmelo, Mary ha stremato anche te!? Oh beh allora è proprio un miracolo, è riuscita in un impresa in cui io sto tentando da anni."
Disse ironico, il suono che sentivo era ovattato.
"Peter!?"
Rispose preoccupato notando che non gli rispondevo.
"Ti senti bene?"
Continuò a chiedermi mentre camminò verso di me e mise una mano sulla mia fronte, io annuii senza muovermi dalla mia posizione.
"Non hai la febbre. Sei stanco?"
Mi domandò io non risposi troppo stanco per aprire bocca, solo allora notò de sangue che iniziò di nuovo a colare.
"Spidey!? Hey su apri gli occhi"
Disse scuotendomi per la spalla, io a fatica apro gli occhi, tutto sembra girare intorno a me.
"Papà che succede?"
Chiedo preocupato.
"Va tutto bene, non preocuparti. Ci sono io, tu sta tranquillo. Ti ho detto che quella stanza era pericolosa, dovresti avere degli effetti collaterali temporanei per via dell'esposizione a quelle onde. Su ora andiamo a casa così dormi un po'."
Mi disse e anche se cercava di essere il più sereno possibile nei suoi occhi riesco a scorgere preoccupazione.
Mio padre prende Mary in braccio e dopo mi aiutò a stare in piedi. Gli dico che la testa girava forte e lui poi mi prese facendomi appoggiare a lui e raggiungiamo la macchina.
Il viaggio fu tranquillo, io sprofondai nel comodo serile mentre gli AC-DC suonavano per tutta la macchina.
Appena arrivati mio padre mi aiuta a raggiungere la mia stanza, dove c'era Mark che dormiva di già, e così preso dalla stanchezza caso nelle braccia di Morfeo.

Tony's pov
Peter aveva qualche segno dovuto a quell'esposizione, così lo aiuto a dormire, aspetto al suo fianco finché non chiuse gli occhi pesantemente. Mi avvicino poi a Mark, per controllare come sta, la febbre era effettivamente scesa ma ancora non si è ripreso al 100%, Mark si svegliò di colpo.
"Mark, che succede?"
Gli chiedo, lui non rispose però a fatica indicò un secchio che aveva di fianco al letto, prontamente glielo passo e lo aiuto a alzarsi sedendosi sul letto, poi iniziò a vomitare.
"Come stai?"
Gli chiedo quando il suo "attacco" finisce.
"Mi sento come in una trivella per la carne"
Disse con gli occhi lucidi.
"Fa male tutto"
Aggiunse.
"Vuoi qualcosa? Qualche medicina, un sonnifero?"
Gli chiedo e lui rispose scuotendo la testa.
"Penso di riuscire a sopportarlo"
Disse a fatica stremato dal dolore.
"Okay Rambo però se dovessi peggiorare non esiterò a darti tutte le medicine che ci sono capito!?"
Concludo lasciandolo dormire.
Raggiungo poi Pepper che si era addormentata sul letto con la bimba tra le braccia e mi stendo al suo fianco, spostando le delicatamente le ciocche che le cadevano sul viso.
"Shhh dormi"
Le dissi notando che si stava svegliando.
"Ma i ragazzi?"
Chiese preoccupata.
"Me ne occupo io, tu riposati amore"
Le dico e lei dopo un po' di riluttanza si lascia convincere. Tutto era silenzioso e calmo, fino a quando quel silenzio fu rotto da delle urla.

Gli uomini misteriosi in una macchina parcheggiata fuori la torre registrano tutti i movimenti della famiglia Stark, scuotendoli su un'agenda.

Hola, come va?
Vi è piaciuto il capitolo?
Chi avrà mai urlato?
Cosa vogliono questi uomini?
Lo scopriremo nel prossimo capitolo, a domani.
~Leo.

Peter Parker🕸️La storia continuaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora