Uno Schiaffo

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~ Episodio 1 ~

Uno Schiaffo







- 19 Novembre, giovedì -





Il Suneung¹, il giorno dell'esame di ammissione all'università, è un momento che arresta il respiro di un'intera nazione. In Corea del Sud, questa giornata non è solo una prova accademica, ma un rito di passaggio, un banco di prova per i sogni e le aspettative di milioni di studenti e delle loro famiglie.

Le città si fermano, le strade si svuotano come se il Paese fosse sospeso in una quiete solenne. I trasporti pubblici si piegano alle esigenze degli esaminandi, i voli aerei vengono interrotti durante le prove di ascolto, le aziende posticipano l'apertura per permettere a chiunque di non ostacolare il percorso di quei giovani che, con ansia e speranza, affrontano la sfida più importante della loro vita.

Il Suneung è un crocevia, un momento decisivo che separa il successo dall'incertezza. Il destino accademico di ogni studente si gioca in quelle ore e con esso i sogni delle famiglie, le aspettative della società e le pressioni interiori che si accumulano come ombre dense e imponenti. Solo l'eccellenza potrà dissolverle. Un risultato brillante apre le porte delle università più prestigiose; al contrario, un errore o una distrazione può rappresentare una frattura insanabile, una linea netta fra trionfo e fallimento, come se tutta una vita si giocasse in un'unica giornata.

In questo scenario, ogni studente è un guerriero solitario che affronta nemici invisibili: la paura, il dubbio, l'ambizione. La tensione sembra aleggiare ovunque, tangibile come l'aria stessa. I sussurri delle preghiere delle madri si confondono con il rumore di passi esitanti, mentre i giovani si avviano verso la prova più ardua della loro esistenza, avvolti nel silenzio di una città fantasma.

JungKook quella mattina si svegliò in ritardo. La pioggia continuava a battere sui vetri, riempiendo l'aria di un ritmo monotono, mentre il freddo ancora pungente si insinuava tra le pareti della sua stanza. Non aveva alcuna voglia di uscire per allenarsi sotto il diluvio, così rimase a crogiolarsi nel tepore del letto, lasciando che i pensieri vagassero. Il Suneung gli attraversò la mente, evocando un misto di sollievo e ansia per quei giovani che, in quel giorno, avrebbero affrontato la loro sfida più grande.

Quando infine si decise a scendere per fare colazione, trovò suo padre ancora seduto a tavola. La cosa lo colse di sorpresa: credeva che fosse uscito presto, come al solito. Non poteva più tornare indietro, quindi si sforzò di mantenere un tono neutro.

«Buongiorno», disse, chinandosi a baciare la madre sulla guancia.

«Stamattina vai a lezione?» domandò lei con dolcezza, il tentativo evidente di stemperare un'atmosfera che già percepiva fragile.

JungKook annuì. «Sì, mamma», rispose con semplicità, cercando di evitare lo sguardo del padre.

Ma l'uomo non perse l'occasione per inserirsi nella conversazione con uno dei suoi soliti commenti pungenti. «Ha di meglio da fare?» ghignò, voltandosi verso il figlio con un'espressione sarcastica.

La madre, colta di sorpresa, rispose con dolcezza: «Pensavo andasse a lavorare. Per questo ho chiesto».

Il padre rise, una risata breve e beffarda. «Capirai, tanto non lo pagano».

La donna cercò di smorzare il tono, come faceva sempre nei momenti di tensione. «Anche se non è remunerato, è comunque un'esperienza importante per il futuro. Arricchisce il suo curriculum».

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