3

2.3K 81 2
                                    

Furono appena le 9 quando iniziò a suonare la mia sveglia.
Sbuffai.
La spensi subito e provai a riaddormentarmi, ma con scarsissimi risultati, cosí, decisi di andare a prepararmi.
Feci un bagno, mi vestii e mi truccai con appena poco mascara.

Scesi le scale dell'hotel, consegnai la chiave della mia stanza alla reception ed andai a fare colazione.

Appena mi misi seduta al tavolo, sentii delle voci provenire dall'ingresso principale dell'hotel ed io, causa della mia grandissima curiosità, alzai di poco lo sguardo per vedere chi fossero. Vidi due ragazzi parlare con il proprietario dell'albergo.

"Le avevamo chiesto due camere, non una" disse uno dei due.
"Qui al computer non risulterebbe, mi dispiace..."

Ad un tratto però uno dei due ragazzi sbuffando incazzato, girò il suo sguardo verso di me e in quel preciso istante i miei occhi si scontrarono con altri color mare.

Erano bellissimi.

Quegli occhi erano di uno splendido blu chiaro tendente al celeste, che se li guardavi con un minimo di attenzione ti ricordavano l'infinito.

Mi potevo vedere riflessa in loro.

Nel suo sguardo potevo vedere il mare infinito.

I suoi occhi.
Quegli occhi.
Quegli occhi color mare.

Non feci in tempo a spostare il mio sguardo sul sorriso di quel ragazzo che il mio cellulare iniziò a suonare.

Era il mio manager, cosa voleva adesso?

"Dimmi Mattia!" Esclamai cercando di ritornare alla realtà.
"Sei pronta Giselle? Sono già le 10, il tuo turno di fare le prove è tra mezz'ora. Ce la fai ad essere qui?" Mi chiese.
"Sì certo, non ti preoccupare. Arrivo subito!" Gli dissi alzandomi dal tavolo senza aver toccato cibo.

Non feci nemmeno colazione quel giorno, ma sinceramente non avevo molta fame.

Per fortuna il mio hotel era a pochi passi dalla piazza dove si sarebbe dovuto svolgere lo show, infatti camminai per circa tre minuti ed arrivai dietro al palco del Coca Cola Summer Festival che erano circa le 10:25.

"Appena in tempo!" Sussurrai fra me e me.

Un signore della sicurezza mi diede il microfono e mi fece cenno di andare al centro del palco.
Avevo le mani che mi tremavano, ma appena la base della mia canzone partí vidi che nonostante fossero solo le dieci e mezzo di mattina, c'erano già moltissime teenager sotto al palco.

Iniziai a cantare ed inizialmente mi sentii un po a disagio perché nessuno qui in Italia conosceva me o le mie canzoni.
Durante l'ultimo ritornello, peró, avvertii uno sguardo su di me...

Proveniva da dietro le quinte del palco.
Girai il mio sguardo e vidi, ancora una volta, quei magnifici occhi: quegli occhi che quella stessa mattina mi avevano tolto il fiato, quegli occhi che mi avevano fatto perdere la testa.
Non sapevo il perché, forse per la canzone che stavo cantando oppure solo per l'adrenalina che avevo addosso... ma... gli sorrisi.

Un sorriso di quelli provenienti dal cuore.
Un sorriso sincero.

Ma fui ancora più felice quando, anche lui, ricambió il sorriso.

Cazzo. Cazzo. Cazzo il suo sorriso.
Calma Giselle contieni quegli ormoni.

In poco tempo la mia canzone finì.

Ero molto felice perché nonostante non mi conoscesse nessuno, tutta la folla sotto al palco mi applaudí calorosamente.
Decisi così di andare a fare un po di foto e autografi con alcune ragazze che mi stavano chiamando.

Appena arrivai sotto al palco, una massa di ragazze dai quattordici ai sedici anni mi venne incontro: volevano tutti una foto con me.
Aww che carine!!

Non c'era cosa più bella! Soltanto con una canzone mi ero fatta conoscere pure qui.
Fui felicissima.

---

Stavo scattando l'ultima foto con una piccola bambina adorabile, quando sentii partire una base davvero molto bella e con una bellissima voce sopra.
Spostai il mio sguardo sul palco per vedere di chi potessero essere queste magnifiche e profonde parole.

Lui.
Era lui.
Era lui con tutto il suo splendore.

Giselle non ti innamorare. Non lo vedrai più questo ragazzo. Dovrai tornare presto a casa.
Zitta vocina di merda. Lasciami fare alcuni film mentali.

Insieme al mio principe azzurro, c'era un altro ragazzo che suonava la chitarra.
Da quel che capii dalla loro prestazione, erano una boy band: Benji & Fede.

Fede.
Il mio Fede.

Calma Giselle, calma gli ormoni.

@giselleofficial ha pubblicato una foto.

@giselleofficial ha pubblicato una foto

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Giselleofficial:
Grazie mille Roma!❤🔊

@federicofederossi ha iniziato a seguirti.

Arrivò in fretta la sera.

Mancavano circa dieci minuti all'inizio del Coca Cola Summer Festival.

Io ero la prima del secondo tempo a salire sul palco.
Avevo molta ansia, ma nonostante tutto, la mia esibizione andò alla grande e mentre cantavo vedevo tantissime persone che ballavano insieme a me sotto al palco.

Verso le 23 tornai in hotel stanca morta.
Qui ci voleva un bel bagno rigenerante.

Così, mi misi il costume ed andai nella piscina del magnifico hotel.

Appena aprii la porta, il mio cuore perse un battito e i miei occhi si sgranarono.

Tutta Colpa Di Quegli Occhi||FEDERICO ROSSI||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora