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FEDERICO'S POV
Fu uno squillo di un cellulare a svegliarmi da sopra al petto nudo di Giselle.
Era il suo cellulare che suonava sul mio comodino.

"Giselle..." sussurrai piano.

Nessuna risposta.

"Giselle..." provai ancora.
"Mm" si girò dall'altro lato.
"Il tuo telefono sta squillando..." le spostai delicatamente i capelli che le ricadevano sul viso.

A quel punto mi arresi e la lasciai dormire per un altro po.
Così, presi io il suo cellulare e lessi il nome del contatto che stava chiamando.

Una forte fitta mi attraversò tutto il cuore.

Per sbaglio il telefono mi scivolò dalle mani e che cadde a terra, ma per fortuna non si ruppe.

Notai che Giselle non si era mossa nemmeno di un centimetro nonostante il rumore.
Mi portai entrambi le mani alla testa e appoggiai la schiena alla testata del letto. Poi però presi coraggio e afferrai di nuovo il cellulare di Giselle.

Non volevo crederci.
Era solo un brutto sogno quello.
Si, certo. Era così.
Mi sarei svegliato prima o poi, no?

So che non avrei dovuto farlo nei suoi confronti, ma dovevo.
Sbloccai lo schermo del telefono e andai sull'applicazione dei messaggi.
Cominciai a leggerne alcuni e trovai ancora quel contatto.
Quella persona.

Cliccai sulla chat e lessi:

Allora quando posso venire?

Notai però che tutti i messaggi precedenti erano stati cancellati e andai ancora più nel panico di quanto non lo fossi di già.

Altre ottocento mila fitte dritte al cuore.

Ma perché me lo aveva nascosto?
Mi aveva davvero mentito per tutti questi mesi?
E tutti quei 'ti amo'...
Quei baci... le coccole...
L'amore che avevamo fatto qualche ora prima...

Non sapevo più cosa fare, cosa pensare.
La mia rabbia aveva già preso il sopravvento.

Mi alzai frettolosamente dal letto, mi rimisi velocemente i boxer e vidi Giselle stiracchiarsi.

"Dove vai?" Chiese sempre con la voce impastata dal sonno.
"Perché lo hai fatto?" Domandai a denti stretti cercando di restare calmo.
"C-cosa?"
"Perché lo hai fatto?" Ripeté ancora.
"DIMMI PERCHÉ LO HAI FATTO CAZZO!" Alzai la voce.
"Cosa? Cosa ho fatto Federico?" Sì mise a sedere sul letto.
"PERCHÉ LO HAI FATTO! DIMMI PERCHÉ!" Sbraitai tirando un pugno al muro e gemetti non appena sentii il dolore.
"F-fede calmati... t-ti p-prego..." si alzò dal letto, si mise frettolosamente l'intimo e venne verso di me.
"NO CHE NON MI CALMO!" Gridai più forte massaggiandomi la mano cercando di alleviare il dolore.
"Ma che cazzo ti prende eh?" Urlò pure lei.
"A ME COSA MI PRENDE? A ME? PERCHÉ NON MI HAI MAI DETTO NULLA CHE TI SENTIVI CON LUI? EH? MI HAI TRADITO PER TUTTO QUESTO TEMPO GISELLE? PARLA! PARLA CAZZO!" Le vene del mio collo rischiavano di scoppiare a momenti.
"TI PIACEVA SOLO ESSERE PORTATA A LETTO? VOLEVI I MIEI SOLDI? CHE COSA CAZZO VOLEVI GISELLE? PERCHÉ LO HAI FATTO?" Continuai con i miei occhi pieni di rabbia e delusione.
"Federico ma di cosa stai parlando? Io non ti ho mai tradito! Ma come puoi dire una cosa del genere!"
"HO LETTO I MESSAGGI GISEL--..."
"COS'HAI FATTO? HAI GUARDATO IL MIO TELEFONO SENZA DIRMI NIENTE?" Sbraitó pure lei.
"NO! Ti stava chiamando un numero, non ho fatto in tempo a rispondere perché il mio cuore si è fermato appena ho letto di chi si trattava" cercai di calmarmi prendendo fiato, ma non ebbi grandi risultati.
"Ma--..."
"NO, STAI ZITTA BASTARDA. TU MI HAI TRADITO. SEI UNA PUTTANA GISELLE. TI SEI DIVERTITA A PRENDERMI IN GIRO PER TUTTO QUESTO TEMPO EH?"
"Federico non è come sembra... lasciami spiegare.."
"NON TI LASCIO SPIEGARE UN CAZZO!"
"Questo fatto risale a quando io e lui stavamo ancora insieme... venne a casa mia e ci lasciò la sua giacca. Ecco perché voleva venire da me! Solo per riprendersi la sua giacca. Fra a me e lui sono mesi che è finita. Ci siamo scritti solo per questo Federico!"
"Sì, certo e secondo te io ti dovrei credere?" Sbottai ancora di più.
"Sì perché questa è la pura verità!"
"E allora perché hai cancellato tutti gli altri messaggi?" Domandai trattenendo la rabbia dente di me.
"Perché altrimenti se tu li avessi visti ti saresti arrabbiato... proprio come stai facendo adesso"

Giselle si avvicinò ancora una volta a me e cercò di prendermi per mano, ma io mi allontanai.

E voi?
Ci siete arrivati a capire chi era quel ragazzo?
Non vi ho rivelato prima il suo nome perché solo a sentire il suo nome mi vengono i brividi.

Quel ragazzo















Era Zac.

Tutta Colpa Di Quegli Occhi||FEDERICO ROSSI||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora