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Erano circa due ore che camminavo piangendo davanti al parco di casa mia.
Federico mi aveva lasciato un messaggio dicendo:

Io ti amo Giselle e lo farò sempre.

Ma non risposi.
Lo ignorai completamente.
E rimisi il cellulare nella tasca dei pantaloni.

Stavo camminando tranquillamente sull'erba del prato, quando per colpa di una radice troppo alta, inciampai e andai a sbattere contro il petto di qualcuno.
O meglio, un ragazzo.

"O mio dio scusami! Non volevo io--..."
Dissi sistemando i capelli che mi erano andati a finire davanti agli occhi.
"Eii, non ti preoccupare! M-ma... stai piangendo?" Domandò preoccupato.
"Non è niente tranquillo... ora mi passa" mi sforzai di sorridere.
"Quando una ragazza piange non si lascia mai sola. Mi chiamo Zac, piacere" mi porse la sua mano.
"G-giselle" balbettai insicura.
"So che non mi conosci, ma se vuoi sfogarti, puoi parlarmi un pò"
"Grazie, ma non mi è mai piaciuto mettere tutti i miei problemi addosso ad altre persone... scusami" feci per andarmene.
"Allora...? Un ragazzo?"

Mi sorprese.
Ma come lo sapeva?

"Già" mi limitai ad annuire.
"Cosa ti ha fatto?" Chiese curioso.
"Mi ha chiesto una stupida pausa solo perché doveva tornare a lavorare in tour. Ed io so benissimo che quando voi maschietti volete una pausa è solo per andare con altre perché noi non vi bastiamo piú "
"Sì questo è vero" cominciò a ridere.

E la sua risata, non so il perché, ma mi contagió.
Che bello che era il suo sorriso.

"Ti va un gelato? Offro io, così ci conosciamo meglio e così se vuoi, posso provare a farti sentire un po meglio"
"Mm..." ci pensai un po.

Ma all'immagine di Federico che si limonava con un'altra che mi venne in mente decisi di mandarlo a fanculo e di continuare a vivere la mia vita.
In fondo, perché dovevo piangere per un ragazzo al quale non gli importavo neanche più?

"Sì, dai, andiamo" risposi con un pochino di entusiasmo.

Dovevo cercare di andare avanti.
Magari dovevo provare ad accettarlo solo come amico.
Sapevo benissimo che era un pò impossibile che io e Federico potessimo essere amici, ma perché non provarci?

Non sarei mai riuscita a dimenticarmi di lui, tanto valeva averlo accanto come amico.

Si.

Ma come un semplice amico.

FEDERICO'S POV
Amici?

Fu questo il messaggio che Giselle mi inviò pochi giorni dopo di essere tornato in Italia.

Non risposi.
Ma poi ci riflettei meglio.
Io avevo bisogno di lei.
Io l'amavo.
E se questo poteva renderla felice, allora... si.
Perché non averla sapevo benissimo che sarebbe stato peggio.

Mi feci forza e digitai sulla tastiera del telefono la risposta.

Va bene.

Mi arrivò una notifica di Instagram e vidi che Benjamin mi aveva taggato in un post.

Ma la mia attenzione non andó a ricadere sulla foto di Ben, ma bensí su una di Giselle assieme ad un ragazzo che lei stessa aveva postato.

Ma la mia attenzione non andó a ricadere sulla foto di Ben, ma bensí su una di Giselle assieme ad un ragazzo che lei stessa aveva postato

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Cioè...

Nemmeno 48 ore e questa mi sostituisce con un altro?
Non me lo sarei mai aspettato.
Specialmente da lei.

Entrai nel profilo di quel ragazzo di vidi che aveva all'incirca 950k di follower.
Era un rapper.
Aveva i capelli mori e gli occhi verde smeraldo.

Lanciai il mio cellulare sul letto della mia camera, presi le mie cuffiette ed andai a correre.
Avevo bisogno di schiarirmi i pensieri.

Se io non l'avessi lasciata, lei adesso non era con quel figlio di puttana.
Cazzo.
Era sempre colpa mia.

Ma se mi amava, perché l'aveva fatto?

Io non riuscivo a capirlo.

Tutta Colpa Di Quegli Occhi||FEDERICO ROSSI||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora