77

1.4K 32 1
                                    

Mi svegliai sdraiata sopra al petto di Federico.

Probabilmente ci eravamo addormentati accoccolati sul divano con i vestiti addosso e non ce ne eravamo nemmeno accorti.

Lui era già sveglio e mi guardava mentre mi accarezzava i capelli.

"Buongiorno principessa" sussurrò appena aprii gli occhi.
"Buongiorno" risposi con la voce impastata dal sonno.
"Come stai?" Domandò tenero.
"Un pochino meglio"

Lui annuì.

"Questo è il completino che abbiamo comprato insieme a New York, vero?" Disse indicando il reggiseno che a causa della maglietta scollatta, si vedeva.
"Sì" parlai ripensando a quei meravigliosi giorni passati insieme.
"Una volta ti ci riporto" rispose serio.

Feci un piccolo sorriso.

"Sei più bella quando ridi"
"A cosa pensavi?" Continuò curioso.
"A te. E me. Insieme... felici"

Ed era la verità.

Lo vidi fare un sorriso a trentadue denti.

"Tu come stai Fede?" Chiesi d'improvviso.
"Bene dai"
"Quel 'dai' non mi convince molto..." gli feci cenno di parlare.

Appoggiò la testa sul cuscino e guardò il soffitto.
Io misi la testa sul suo petto e un braccio a cingere il suo bacino.

"È che non mi piace vederti triste. E poi in fondo è stata anche un po colpa mia. Ti avevo promesso che ti sarei stato sempre accanto e invece ho pensato solo a me stesso"
"Ma ora sei qui. M'importa solo di questo" lo abbracciai gettando le mie braccia attorno al suo collo.

Lui si alzò facendo invertire le posizioni: adesso lui era sopra di me.

"Lo sai che quando ero sull'aereo per venire qui da te, aveva iniziato ad oscillare? Abbiamo dovuto fare uno scalo in più"
"E-e n-nnon hai avuto paura di mor--..?" Domandai molto preoccupata, ma mi bloccò.
"Sinceramente? No. Avevo più paura di non rivederti più. Di non poterti più stringere fra le mie braccia. Paura di non poter baciare più le tue labbra. Stavo pensando a questo... e non alla mia vita"

Lo abbracciai istintivamente e lui non potendosi più reggere sui gomiti mi venne addosso schiacciandomi.

"Fede mi sta ammazzando!"
"Ah si scusa ahahah" cominciò a ridere.

Si mise sdraito accanto a me e così colsi l'occasione per mettermi io sdraiata sopra di lui.

Era bello stare sopra il suo petto mentre con un orecchio ascoltavo il suo cuore che batteva.

Lo vidi sorridere.
Era bellissimo il suo sorriso.

"Ma perché tu puoi stare sopra ed io no? Non è giusto..." disse facendo il labbruccio imbronciato.

" disse facendo il labbruccio imbronciato

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"Sì che è giusto. Tu pesi un sacco e mi spiaccichi tutte le volte"

Sorrise di nuovo e si avvicinó alle mie labbra. In poco tempo mise le sue mani sui miei fianchi e mi sfiló la maglietta lanciandola a terra.

Tutta Colpa Di Quegli Occhi||FEDERICO ROSSI||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora