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Entrammo finalmente nel nostro albergo verso le 1:30 di notte, dove ci accolse calorosamente un uomo sui 40/45 anni alla reception.

"Salve avrei prenotato due camere matrimoniali a nome Thorne" disse Amanda.
"Sì. Ecco a voi. La numero 365 per il Signor Rossi e questa bellissima ragazza Giselle e la numero 206 per te cara e il tuo amico qui presente, Zac se non sbaglio" rispose il signore guardando lo schermo del computer davanti a sé per leggere i nostri nomi.

C-cosa?

"No, c'è stato un errore. Io dovrei essere con Giselle, non con Amanda" intervenne Zac.

"No... qui è stato prenotato così, mi dispiace" si difese l'uomo.
"Ma possiamo comunque scambiarci le camere, vero?" Domandò preoccupata zucchero filato.
"No. È assolutamente vietato. Perché se poi succede qualcosa, la responsabilità è nostra. Mi dispiace ragazzi. Buona permanenza!" Esclamò il proprietario dell'hotel porgendoci le chiavi.

NO.
Aspettate un momento.
Avrei dovuto condividere la camera con Federico?
MA STIAMO SCHERZANDO?
Io questi li denuncio.

A proposito di Federico...

Appena prese le chiavi della 'nostra' camera lo vidi sorridere.
Anche se cercava di non farsi vedere, sorrideva eccome.

Ahhhhh
Adesso capii tutto.
Quel LURIDO MATTO STRONZO INSOPPORTABILE VIZIATO FIGLIO DI PUTTANA.

"Hai cambiato tu la prenotazione, vero?" Chiesi incazzata a Federico mentre eravamo solamente io e lui in ascensore con le nostre valigie.

Non rispose.

"Sei solo uno stronzo" sussurrai con quasi le lacrime agli occhi.

Non sapevo più cosa fare con lui.
E per non bastare mi metteva anche i bastoni fra le ruote.

Non rispose nemmeno ora.

"Ma vaffanculo Rossi!" Esclamai appena l'ascensore si aprì.

La 'nostra' stanza era al terzo piano, mentre quella di Zac e Amanda al secondo.
Per un attimo mi sembró di rivivere quella settimana a New York, insieme, ma scacciai subito quel pensiero.

Con Federico.
CAZZO LA VUOI FINIRE CON FEDERICO?

Lui infilò la chiave nella serratura della camera, la girò ed aprì.

La stanza era dipinta interamente di bianco ed era molto moderna.
Carina.
A destra c'era il letto matrimoniale, purtroppo.

Si. Certo.

Di fronte, c'erano quattro armadi giganteschi, mentre il bagno con la vasca, la doccia, il lavandino e il gabinetto, era a sinistra.
Sulla parete del letto c'erano quattro quadri che rappresentavano ognuno di essi una stagione diversa: inverno, primavera, estate e autunno.

"I-io c-comincio a-a disfare l-la valigia" parló Federico imbarazzato non sapendo cosa dire.
"Okay, io vado a farmi una doccia" risposi sempre irritata tirando fuori dalla borsa il mio beauty.

Andai in bagno, mi spogliai lasciando i miei vestiti sul pavimento ed aprii l'acqua che in poco tempo divenne subito calda.
Avevo proprio bisogno di un bagno rilassante.
Mi lavai i capelli con il mio shampoo, mi sciacquai e solo allora mi accorsi che avevo dimenticato l'asciugamano.

CAZZO.
CAZZO.
CAZZO.
Tutte a me dovevano capitare?
Perché?

Pensai che c'era solo una cosa da fare, anche se avrei preferito gettarmi da un ponte.

"Fede!!!" Urlai.

Non sentii risposta.

"FEDE!!!" Gridai più forte.
"Dimmi!" Esclamò lui al di là della porta del bagno.

Presi un GRANDISSIMO respiro e risposi.

"H-ho dimenticato l'asciugamano in valigia. M-me lo puoi prendere t-tu?" Esitai a chiedere.
"Altrimenti?" Domandò divertito.
"Come altrimenti? Rossi ti ordino di prendermi l'asciugamano!"
"Lo sai che mi provochi quando mi chiami per cognome?"

Ma perché fra tutti i ragazzi del mondo, mi doveva capitare proprio un  C O G L I O N E.

"Lo sai cosa ti faccio se non mi porti l'asc---...."
"Va bene, va bene" mi interruppe.
"Che palle..." sussurrò dopo ad alta voce.

Un pensiero iniziò però a tormentarmi...
Ma io in valigia avevo anche l'intimo!

"FEDE NON GUARD---..."
"Troppo tardi!" Gridò lui.

Picchiai ripetutamente la mia testa al vetro della doccia.

"Bello questo completino nero, me lo fai vedere stasera?" Rise.

La sua risata.
NO.
FEDERICO È UNO STRONZO.

"Dai Fede! Dammi l'asciugamano! Sto morendo di freddo!"

"Eccomi!" Rispose aprendo la porta della doccia.

COSA?

"FEDE!!! MA COSA FAI??? ESCI SUBITO!!!" Urlai cercando di coprirmi più che potevo con le mie braccia.
"Che c'è? Tanto ti ho già visto nuda, dai tieni" disse facendomi girare di spalle.

Sembrava quasi tenero.

Mi avvolse l'asciugamano addosso e strusció le sue mani lungo le mie braccia per scaldarmi.

"Fatto" sorrise.
"G-grazie" ricambiai il sorriso.

Mi diede un dolce bacio sui capelli.

Adesso mi aspettava solo luuuuuunga nottata.

DI TANTO TANTO SESSO.

COSA?
AHAHAHAHAHAHAHAHAH









SPERACI.



@giselleofficial ha pubblicato una foto.

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Giselleofficial:
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Tutta Colpa Di Quegli Occhi||FEDERICO ROSSI||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora