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Alla fine Fede ebbe insistito che comprassi quel completino, così lo presi.

Però dai, devo ammettere che non era male...

"Giselle! Giù alla reception mi hanno dato questa! È per te" disse Federico rientrando in camera e porgendomi una lettera.
"Ah g-grazie" risposi non sapendo che cosa potesse essere.

Cosí, mi misi seduta sul letto, l'aprii ed iniziai a leggerla:

Salve Giselle,
Siamo l'associazione "VIP STARS", ci è giunta voce che lei si fermerà qui a New York per circa una settimana. La volevamo invitare stasera a partecipare al Red Carpet a Boston. Ci farebbe molto piacere se venisse a trovarci. Nel caso volesse portare il suo fidanzato è liberissima di farlo.
L'aspettiamo tutti con grande entusiasmo...
Saluti,
Dalla VIP STARS!

Vedevo Federico che mi guardava preoccupato e un pò curioso.

"Cos'è?" Domandó.
"Sono stata invitata al Red Carpet di Boston stasera" risposi lanciando la busta della lettera a terra e gettandomi di schiena sul letto sbuffando.

"E allora? Non è una cosa bella?"
Sì avvicinò a me.
"Sì, ma..."
"Ma cosa?" Mi incitó a continuare.
"Stasera volevo andare a cena fuori con te" mi rattristii ancora di più.
"Dai Giselle! Ti ci porto domani!"
"Sicuro che non te la prendi?"
"Al cento per cento" mi sorrise accarezzandomi una guancia.
"Io ci vado, però a una condizione..." feci la preziosa.
"Quale?" Chiese.
"Tu vieni a sfilare con me. Se non vieni non vado nemmeno io"
"Ma Giselle io non so niente di come si sfila. Io e Benjamin non siamo mai stati invitati su un vero Red Carpet. Abbiamo fatto delle interviste e delle foto, ma è finita li. Io non so come comportarmi e --..."
"È facilissimo! Non devi fare assolutamente niente! Basta che sorridi per le foto. Non ci vuole la scienza eh!" Risi.
"Sì ma io non ci sono portato. Tu invece si. Sei bellissima e ci stai d'incanto davanti alle telecamere. E poi... m-mi v-vergogno..."
"Come fai a vergognarti se canti di fronte a milioni di persone?"
"Esatto. Canto. Non faccio servizi fotografici"
"Dai ti prego! Vieni con me! Ti aiuterò io vedrai... ti fidi di me?"

Accennó un piccolo sorriso e afferranodmi per i fianchi, mi prese in braccio facendomi mettere a sedere sopra le sue ginocchia.

"Certo che mi fido di te piccola"

Ricambiai il magnifico sorriso e mettendo le braccia attorno al suo collo lo baciai lentamente sulle labbra.

"Ti amo tanto" sussurrai tra un bacio e l'altro.
"Ti amo anche io amore mio"

Mi strinse ancora più forte a sé.

"Quale vestito ti metti?" Mi domandò poi staccandosi da me.
"Boh non so... stavo pensando a quello a due pezzi bianco e lungo, te lo ricordi?"
"Sii! È il mio preferito!" Esclamò entusiasto.
"Ahahah e tu invece?" Chiesi curiosa.
"Tu cosa mi consigli?"
"Mm vediamo..." scesi da sopra di lui e prendendolo per mano, andammo davanti al suo armadio.
"Ti potresti mettere questa camicia bianca con sopra questa giacca"
"Ma a Boston non fa caldo...?" Esitò a chiedere.

Lo guardai con aria interrogativa iniziando a ridere.

"Tu non sei mai stato a Boston, vero?"
"Eh no" rise pure lui.
"Lo vedo ahahah!"
"Ma se c'è freddo perché ti metti un vestito tanto scoperto?"
"È il bello delle ragazze sui Red Carpet. Noi ci mettiamo mezze nude anche con due gradi"
"Ah però"

Rise.

Tutta Colpa Di Quegli Occhi||FEDERICO ROSSI||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora