GISELLE'S POV
Eravamo appena arrivati alle terme e andammo a parcheggiare l'auto nel parcheggio al coperto.Ognuno di noi entrò nel proprio spogliatoio e ci mettemmo il costume. Avevo scelto un semplice costume bianco con il reggiseno a fascia.
Lo amavo davvero tanto!Dopodiché, presi la mia borsa ed uscii.
"Cazzo" sentii dire alle mie spalle.
Federico.
Cazzo io?
Cazzo lui.Si era messo un costume totalmente abbassato che mancava poco gli si vedeva anche il linguine.
Cazzo."Lo sai quanta è alta la mia voglia di fare l'amore con te in questo momento?" Sì morse il labbro inferiore.
Stavo cominciando ad eccitarmi pure io.
"Allora cerca di controllarti" lo provocai andando verso le piscine calde sculettando un po per fargli rabbia.
"Giselle, cazzo! Non puoi fare così! Stai attenta a far eccitare il mio amichetto qui in basso" indicò la sua intimità.
Avete presente il colore rosso pomodoro?
Ecco, diventai così in quel momento.Penso di non essere mai arrossita così tanto come feci quella volta.
"Chiaro?" Chiese serio costringendomi a guardarlo negli occhi.
Mi limitai ad annuire con un cenno di capo diventando sempre più rossa.
"Come fai ad eccitarmi anche quando sei un pomodoro eh?"
Feci una piccola risatina nervosa.
"Dai vieni piccola" mi prese per mano ed insieme entrammo nella sala delle terme.
Per fortuna il mio colorito della pelle tornò presto normale, anche se sembrarono millenni.
Ci andammo ad accomodare sui lettini matrimoniali a bordo piscina.
Erano davvero romantici.
Federico si sdraió e picchiettando la sua mano sul materasso, mi fece cenno di andare accanto a lui.
E così feci.Mi tolsi le ciabatte e mi distesi sul suo petto, mettendo la testa nell'incavo del suo collo.
IL MIO UNICO POSTO FELICE.
DOVE NON AVEVO MAI AVUTO PAURA DI NULLA E DI NESSUNO."Un giorno forse mi spiegherai perché ti piace tanto metterti in questa posizione?" Disse sorridendo.
"Sì, forse un giorno" sorrisi pure io.Cominciò a farmi dei grattini sulla mia spalla nuda e chiudendo gli occhi mi lasciai coccolare da lui e dal suo meraviglioso tocco.
"Mi manchi..." sussurrò.
"Ma se sono qui con te?!" Risi con tono ovvio.
"Lo so, ma mi manchi... lo sai che mi bastano cinque minuti in cui non ti sto accanto per far si che tu mi manchi" alzò il suo sguardo verso di me facendomi appoggiare la testa sul materasso.Lui mise la sua fronte sulla mia e dandomi un dolce e leggero bacio sulle labbra, mi sorrise.
"Adesso sono qui con te, però" lo abbracciai gettando le mie braccia attorno al suo collo.
In questo modo lui, non potendosi più sorreggere con le sua braccia, mi salì completamente addosso... ma mi abbracciò comunque.
Interrompendo quell'approccio, Fede appoggiò la testa sul mio seno ed io non poté non sorridere.
"Io amerò anche io tuo collo, ma tu con le mie tette non scherzi mica eh" risi.
Ad un tratto mi sentii tutto il corpo andare a fuoco e riuscii subito a capire il perché:
Federico mi stava lasciando una linea di baci, tanto, tanto, troppo umidi. Partendo dal mio petto fino ad arrivare al mio ombelico.Anzi, vi dirò di più.
Voleva andare oltre.
Sempre più giù."F-fede... s-smetti..." afferrai una ciocca dei suoi capelli con le mie dita e lo costrinsi a fargli alzare il mento.
"Che palle che sei! Non posso nemmeno baciare la mia ragazza" sbuffó.
"Certo che puoi, anzi devi!" Esclamai.
"Ma baciami, non farmi i preliminari!" Continuai ridendo.Si unii a ridere insieme a me.
"Ammettilo che ti piacciono un sacco..." disse con tono di voce provocante.
"Se ti chiedo di entrare in piscina con me, la finisci con queste proposte?" Domandai.
"Mm... va bene..." mi sorrise.Si alzò da sopra di me e prendendo la mia mano, mi aiutò ad alzarmi da quel sdraio-letto.
Andammo al bordo della piccola piscina, dove fortunatamente non c'era nessun altro se non noi.
Federico scese le scalette, poi si girò verso di me e afferrando le mie gambe mi prese a sacco di patate.
"Noo! Fede! Mettimi giù!" Gridai cercando di ribellarmi.
"Se lo faccio, ti lasci baciare?"
"No!" Urlai con tono ovvio.
"Bene, allora mettiti comoda" rise.
"Dai Fede! Ti prego!"Non rispose.
"Va bene... mi lascio baciare, però fammi scendere" mi arresi per non far degenerare la situazione.
Molto lentamente mi mise giù, facendomi entrare nell'acqua calda della piscina.
"Riesci sempre a fregarmi, non è giusto" misi il broncio.
"Ahahah, sono o non sono bravo?" Rise fiero di sé.
"No, non lo sei, sei cattivo" incrociai le braccia sul mio petto.Lui mi prese per le mani e me le fece mettere attorno al suo bacino costringendomi ad abbracciarlo.
"Quanto ti amo" sussurrò pensieroso.
"Come mai questi attacchi inaspettati di dolcezza?" Domandai quasi ridendo.
"Perché non voglio perderti" abbassò lo sguardo staccandosi da me.
"E per quale ragione dovresti perdermi?" Gli accarezzai una guancia cercando un po di consolarlo.
"Non succederà mai Federico" gli sorrisi.
"Dai abbracciami..." lo fece di nuovo.
"È incredibile di come tu faccia lo stronzo all'esterno e poi dentro sei come un bambino indifeso" gli stampai un bacio dietro l'orecchio.
"Io non faccio lo stronzo, lo sono solo con te" lo sentii ridere.
"Ah ecco" risi pure io.@giselleofficial ha pubblicato una foto.
Giselleofficial:
-Posso baciarti?
-A una condizione
-Quale?
-Che non sia l'ultima volta
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Tutta Colpa Di Quegli Occhi||FEDERICO ROSSI||
FanficGiselle, cantante famosissima in Australia e America, è invitata a partecipare al CocacolaSummerFestival a Roma. Li incontrerà un ragazzo che le cambierà la vita, ma a causa della sua carriera dovrà ritornare a casa. Come si concluderà quest'amore...