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Due giorni dopo...

Eravamo appena arrivati a Milano e ci stavamo dirigendo verso la casa discografica dove Zac avrebbe dovuto firmare il contratto.

Il giorno precedente, invece, mi portò ad un parco divertimenti e mi annoiai tutto il tempo.
Adesso che cominciavo a conoscerlo meglio iniziai a capire che per lui nella vita contavano solo i soldi e il sesso.

E l'amore che facevo con lui non si poteva certo paragonare minimamente a quello che facevo con Federico.

Lui mi faceva male.

"Zac! Zac!" Una voce ci chiamò alle nostre spalle.

Noi ci girammo e per poco non svenni morta a terra.

F...
Fe...
Fed...
Feder...
Federi...
Federic...
Federico...

P-per m-mano
a-a-a-d una
r-ra-g-ga-z-z-a...

Il mio cuore si spezzò ancora più di quanto non lo fosse già.
Non avevo mai provato così tanto dolore in tutta la mia vita.
💔

Le testa cominció a girarmi sempre di più.

Vidi Federico per mano ad una ragazza molto più grande di lui.
Avrà avuto 26/27 anni, i capelli rosa come lo zucchero filato e portava dei pantaloncini corti, sempre se si potevano definire così, perchè le coprivano a malapena il culo. Indossava una maglietta nera che faceva tranquillamente vedere
il suo  E N O R M E  seno.

"Zac! Da quanto tempo! Cosa ci fai qua? Pensavo che ti fossi trasferito in Australia?!" Chiese urlando con una vocina stridula lo zucchero filato.
"Sono con la mia nuova ragazza, mi ha accompagnato per firmare un contratto" rispose abbracciandola calorosamente.

Alzai molto lentamente lo sguardo da terra e i miei occhi si andarono ad incrociare con quelli di Federico che nel frattempo teneva sempre per mano la ragazza.

Volevo piangere.

Dai suoi occhi capii che era molto imbarazzato, infatti notai che le sue mani stavano iniziando a sudare: aveva voglia di piangere pure lui.
Ma poi spostó il suo sguardo a terra con molto dispiacere nei miei confronti, pensai, e così ritornai a guardare Zac.

"Lui si chiama Federico, è un cantante ed è il mio ragazzo" cominciò lei nel fare le presentazioni come una gallina.
"Io sono Amanda" continuò porgendomi la sua mano.

Solo adesso mi resi conto delle unghie rosse a puttana che aveva.

"I-io sono G-giselle" le strinsi la mano e poi anche a Federico.

Come due perfetti sconosciuti.
Come se non ci fossimo mai incontrati prima.
Facemmo finta di nulla.
Entrambi.
Anche se...
I nostri occhi....
Quando s'incrociarono per la seconda volta...
Secondo me...
Non dicevano lo stesso.

Appena Fede sfioró la mia mano, una scossa elettrica corse per tutta la mia schiena.

É anche l'ora di finirla con questi brividi, non credi?
Se mi faceva sempre lo stesso effetto non era colpa mia.

"Zac, io e Federico, domani mattina partiamo per Bari, per trascorrere un weekend insieme, ti va di venire con noi? Se vuoi puoi portare anche la tua ragazza Giulia, Giovanna ehm... Gemma..." chiese Amanda.
"Almeno ci divertiamo un po assieme! È dai tempi delle superiori che non ci vedevamo più!"

Vidi Federico irrigidirsi e non ne capii la causa.

"Giselle" la corressi guardandola male e facendole un sorrisetto falso.
"Per me va benissimo" acconsentì Zac e dopodiché mi guardò per avere la mia approvazione.
"I-io n-non posso d-devo--..." provai a rispondere alla puttana.
"Dai che ci divertiremo!" Cercò di convincermi Zac.
"M-ma --...."
"Io non penso sia una buona idea" mi precedette Federico.

Oh grazie.
Qualcuno che mi capisce.

"Te stai zitto!" Esclamò Zac irritato.

Federico cominciò a bollire dalla rabbia così cercai di fermarlo prima che potesse spaccare la faccia 'al mio ragazzo'.

Presi un grande respiro e...

"Va bene, vengo" risposi guardandomi i piedi.

Mi sarei pentita sicuramente di aver accettato.
Ne ero certa.

"Brava piccola" sussurrò Zac alle mie orecchie per poi baciarmi appassionatamente davanti a Federico e Amanda.

Cercai di allontanarmi il più possibile mettendo le mie braccia sul suo petto, ma lui non si staccava.

Tutta Colpa Di Quegli Occhi||FEDERICO ROSSI||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora