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Il concerto finí verso le 00:30.

"È stato bellissimo" dissi a Federico ancora carica di adrenalina.
"No, tu sei bellissima" mi prese per la mia maglietta e mi baciò.
"Ti amo" sussurró fra un bacio e l'altro.
"Ti amo anche io" sorrisi.

@giselleofficial ha pubblicato una foto.

Giselleofficial:"Il sorriso bellissimo che dico io

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Giselleofficial:
"Il sorriso bellissimo che dico io...💕"
Cit. Tiziano Ferro

Federicofederossi:
Questa è in assoluto una delle mie foto preferite: mentre ridi. Ed io che ti faccio ridere mentre ti scatto la foto.

Giselleofficial:
I sorrisi che ho fatto a te, non li ho mai fatti a nessuno❤🙈 @federicofederossi

"Devo andare un attimo in bagno, mi aspetti qui?"
"Sì, ma fai veloce. Tra poco chiudono i cancelli per uscire" gli raccomandai.
"Sta tranquilla"

Mi diede l'ultimo bacio a stampo sulle labbra, dopodiché lo vidi scomparire dentro un'enorme fila che portava ai bagni.

Passarono dieci minuti e Federico non era ancora tornato.
Provai a chiamarlo più volte sul cellulare, ma non rispondeva.
Era spento.

Le persone che stavano uscendo dallo stadio, diminuirono sempre di più fino a quando le guardie non annunciarono che fra tre minuti avrebbero chiuso definitivamente i cancelli.

Con il telefono in mano decisi di andare a cercare Federico: scesi le scale che conducevano giú ai bagni, fino a quando due braccia mi sollevarono e mi portarono dietro ad un muricciolo a pochi passi da dov'ero io.

"Fede! Lasciami! Ma cosa stai facendo?" Urlai cercando di liberarmi.
"Shh, abbassa la voce" sussurró.
"No che non---..." mi tappó la bocca con le sue mani e poco dopo vedemmo una guardia fare luce con una torcia in mano.

"Frank, qui non c'è nessuno. Possiamo andare. Aspettami fuori, chiudo io!" Sentimmo gridare da quest'uomo.

Era tipo un controllore dello stadio...
Si chiamano così, vero?

Poco dopo sentimmo il rumore del cancello chiudersi e le grandi luci che illuminavano tutto lo stadio si spensero lentamente.

Riuscii a liberarmi dalla forza delle braccia di Federico e con la tutta la voce che mi era rimasta, provai ad urlare:

"NO! ASPETTATE! VI PREGO, SIAMO QUI!!!"

Ma nessuna risposta.

Fede venne dietro di me e mi disse:

"Ormai non c'è più nessuno fuori Giselle"
"MA SÌ PUÒ SAPERE PERCHÉ? PERCHÉ LO HAI FATTO? PERCHÉ PER UNA BUONA VOLTA CHE ANDAVA TUTTO BENE HAI FATTO QUESTA CAZZATA? CAZZO, NON HAI PIÙ SEDICI ANNI FEDERICO!" Mi infuriai smattando.
"L'ho fatto solo perché volevo stare un po con te, okay? Erano settimane, mesi che non stavamo un pò di tempo insieme, pensavo che saresti stata felice..." si difese abbassando lo sguardo.
"BASTAVA DIRMELO SE VOLEVI STARE DEL TEMPO CON ME! NON TI È SERVITO A NULLA FARE QUELLO CHE HAI FATTO! ANZI, HAI SOLO PEGGIORATO LE COSE!" Sbraitai.
"Ah quindi se appena tornati a casa, ti avessi chiesto di rimanere a dormire da me stasera, lo avresti fatto?" Cercò di mantenere la calma.

Non risposi.

"Vedi. Ti sei risposta da sola"
"È uguale, ma questo non avresti dovuto farlo! Quando usciremo da qui adesso? Non hai pensato che ci possono arrestare?"
"Non me ne frega un cazzo di andare in galera, okay Giselle? Sono un disastro con le ragazze, l'ho sempre detto. Ma quando ti ho accanto il mondo mi sembra meno bastardo..." gli si spezzó la voce all'ultima frase.

I miei occhi cominciarono a pizzicarmi.

Fece una pausa e continuò:

"Tu sei tutta la mia vita Giselle. Ho fatto di tutto per renderti felice, ma forse... non è bastato..." disse per poi allontanarsi da me.

Il mio cuore perse un battito sentendo dentro di me un senso di colpa e poco dopo vidi Federico scomparire nel buio dello stadio con le mani nelle tasche dei jeans.

Scoppiai a piangere a terra e per un secondo mi era sembrato che due braccia mi stessero abbracciando.
Ma non fu così.
Era solo un'allucinazione.

Correndo a grande velocitá, mi recai sulle tribune dello stadio facendo attenzione a non inciampare a causa buio pesto e quando arrivai finalmente in cima all'ultima gradinata mi misi a sedere prendendomi la testa fra le mani.
Ero disperata.

Provai a cercare con lo sguardo dove poteva essere andato Federico...
Ma non vidi niente.

Solo il buio nero della notte intorno a me.

Tutta Colpa Di Quegli Occhi||FEDERICO ROSSI||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora