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Federico aveva appena finito di farmi due trecce ai capelli quando ad un certo punto, bussarono alla porta.

"Cazzo è mia mamma!"

Lo guardai in modo interrogativo... sembrava quasi preoccupato.

"Avanti" disse poi.
"O madonna!" Saltò di paura Morena vedendo suo figlio truccato e con un reggiseno al petto.

Io iniziai a ridere e dopo vari respiri per riprendersi dall'infarto, si unì a me pure lei.

"Mi hai fatto prendere un colpo!" Esclamò Morena.
"È stata colpa sua!" Mi indicò Federico.
"Io? Ma cosa dici?" Feci la finta tonta.
"Ahahahah sentite ragazzi vi volevo chiedere se stasera vi andava di andare a cena fuori tutti assieme"
"Per me si, a te va bene?" Domandò Federico spostando il suo sguardo su di me.
"Sì certo!" Risposi entusiasta.
"Prima però andate a lavarvi, almeno che non vogliate venire in queste condizioni" rise di nuovo.
"No no, facciamo la doccia tranquilla" le rispose Federico.

Ridemmo tutti.

"D'accordo! Vi aspetto giù in soggiorno fra un'oretta" detto questo Morena uscì dalla camera chiudendo la porta alle sue spalle. 

"Lo fai con me il bagno?" Mi supplicó non appena sua madre uscì.
"Mm..."
"Dai ti prego..." s'inginocchió davanti a me.
"F-fede... i-io..."

Non avevo per niente voglia di fare la doccia con lui.
Tanto lo sapevo come sarebbe andata a finire.
Avremo sicuramente fatto l'amore.
Come tutte le altre volte che avevamo fatto il bagno insieme.
E non ne avevo voglia quella volta.

"Okay. Ho capito..." disse serio.
"No Fede... non fare così..."

Non mi rispose.

Si spoglió restando solamente in boxer ed una scossa elettronica mi pervase tutta la schiena.

Con passo svelto e un po arrabbiato si avviò verso il bagno, ma fortunatamente riuscii a fermarlo afferrandolo per un braccio.

"Smettila di fare così, sei insopportabile!" Sbraitai io.

Presi la sua testa fra le mani e lo costrinsi a guardarmi negli occhi.

"Dai, dammi un bacio stronzo" continuai accennando un piccolo sorriso.

Ormai Federico pendeva dalle mie labbra e non gli fu difficile azzerare quella poca distanza che ci divideva.

Lentamente avvicinò le sue labbra alle mie e in poco tempo ci scambiammo un dolce e bisognoso bacio.

Lo guardai nei suoi magnifici occhi azzurri come il mare infinito e gli sussurrai:

"Sei bellissimo anche in queste condizioni" con il mio pollice gli tolsi un po di rossetto che a causa del bacio si era sbaffato.

"Ti amo" lo abbracciai stringendolo forte.
"Ti amo anche io Giselle e scusami se a volte mi comporto male, tu non te lo meriti..." continuó sforzandosi di non piangere.

"Sta tranquillo, va tutto bene..."

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Dopo che finii pure io di farmi la doccia, comimciai a vestirmi e quella sera scelsi di mettere un vestito classico nero, ovviamente, ma molto elegante.

Dopo che finii pure io di farmi la doccia, comimciai a vestirmi e quella sera scelsi di mettere un vestito classico nero, ovviamente, ma molto elegante

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"Oggi non ti metti sexy?" Domandò Fede squadrandomi con lo sguardo un po deluso.
"C'è tua mamma stasera, non posso uscire mezza nuda" risi.

Mi sembrava ovvio il perché.

"Sì, però..." mise il broncio.
"Ma come sei bello quando fai così!" Gli strizzai una guancia.
"Tu sei più bella..." sussurrò affermandomi per un braccio e facendomi sbattere delicatamente sul suo petto.

Arrossii leggermente.

"Mi spieghi come fanno a farti sempre lo stesso effetto i miei complimenti?" Esclamò non credendo ai suoi occhi.
"Tu dimmi, sinceramente, se te mi facessi dei complimenti ed io non arrossissi più, avresti ancora gusto nel farmeli?" Chiesi curiosa.
"No..." iniziò lui.
"E allora!" Risi a crepa pelle.

"Scendiamo? Morena penso che ci stia già aspettando" continuai io.
"D'accordo" annuì.

Federico aprì la porta della camera, mi fece passare per prima e dopo essere uscito pure lui, la chiuse alle sue spalle.

Iniziammo a scendere le scale e vedemmo subito Morena pronta che ci stava aspettando.

"Noi siamo pronti" disse Fede sistemandosi il colletto della sua camicia.

MA SOLO IO E LA MIA MENTE PENSAVAMO CHE FEDERICO VESTITO IN MODO ELEGANTE CON UNA CAMICIA BIANCA ERA DA STUPRO?
Ritorna in te Giselle, ritorna in te...

"Come siete belli ragazzi!" Mi venne incontro sua madre e mi abbracció entusiasta.
"Anche te sei bellissima!" Esclamai sorridendo ricambiando il caloroso abbraccio.
"Mamma andiamo con la tua macchina o la mia?" Ci interruppe Federico.
"Pensavo di andare con la mia, va bene?" Rispose lei.
"Sì sì, va bene"
"Così posso stare dietro con te e baciarti tutta" sussurrò al mio orecchio per non farsi sentire appena Morena iniziò a mettersi il giubbotto per uscire.

Il mio cuore perde un battito al sentir pronunciare di quella frase.

Tutta Colpa Di Quegli Occhi||FEDERICO ROSSI||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora