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Eravamo sempre sdraiati sul letto a farci le coccole, quando cominciai a giocare con il suo orologio che teneva al polso sinistro. Con l'aiuto di entrambi le mani glielo sganciai e lo tenni in mano per qualche secondo per vederlo meglio.
Era davvero bello.
Era un rolex rifinito tutto in oro, chissà quanto l'aveva pagato.

Provai a mettermelo al polso, ma era troppo difficile con soltanto un mano, infatti non ci riuscii.
Federico fu come se mi lesse le pensiero perché sorridendo mentre scuoteva la testa mi disse:

"Aspetta... ti aiuto io..."

Sorrisi imbarazzata e indaffarata e in pochi secondi mi agganció il suo orologio.

"È bellissimo!" Esclamai entusiasta.
"Guarda che questa volta non mi freghi! Ti ho già regalato mezza dozzina di mie maglie!"
"Non oserei mai di dirti di regalarmi questo orologio. Sta bene solo a te, sul tuo polso" risposi sincera.
"Eh lo so" si vantó.

Risi.

Lui allungó un braccio per arrivare a prendere un cappellino nero sul comodino e me lo mise sulla testa.

"Questo ti sta bene"
"Ovvio! A me sta bene tutto" spostai i capelli dietro all'orecchio con una mossa del collo.
"Aspetta un attimo!" Esclamò alzandosi di scatto dal letto ed io, non sapendo cosa volesse fare, lo guardai con aria interrogativa.

Andò verso il suo armadio, afferró una felpa rossa con la scritta Salvataggio in bianco e me la porse.

"Mettitela!"
"Non mi dire che hai fatto il bagnino da ragazzino!"

Cominciai a ridere.

"No tranquilla, sei stata la prima ragazza che ho visto nuda" si uní alla mia risata.
"Ecco ahahah"

Anche se era impossibile ciò che aveva detto, decisi lo stesso di lasciarlo stare. Perché lui la sua prima volta non l'aveva fatta con me (sfortunatamente)... quindi... :(

"Dai tieni!" Lanció la sua canotta sul letto vicino a me.
"Mettimela tu" lo provocai.
"Cazzo Giselle lo sai che divento debole quando ti vedo in intimo"
"Bah senti quando lo facciamo non mi sembri tanto debole..."
"Avanti su" continuai io alzando le mie braccia in modo che per lui fosse più facile togliermi la maglietta.

Lui si venne a sedere in ginocchioni sul letto davanti a me, prese un profondo respiro e mi sfiló la maglietta che avevo addosso lanciandola a terra.

"Muoviti che ho freddo..." rabbrividii quando l'aria gelida arrivò sulla mia pelle.

Lo vidi davvero in difficoltà mentre cercava di mettermi la felpa rossa.

Un po comimciai a sentirmi in colpa...
Cioè se lui lo avesse fatto a me... sarei stata già morta in tomba.

Così misi le mie mani sulle sue e incrociando le nostre dita, lo aiutai.

"G-gurda che c-ce l-la f-faccio..." balbettó ancora imbarazzato e debole.

Dopo vari secondi finalmente riuscì a mettermi la felpa.

"Vieni qui" risi gettando le mie braccia attorno al sul collo cadendo di schiena sul letto e facendolo cadere a sua volta sopra di me.

"Tutto okay?" Lo guardai dolcemente negli occhi.
"Tutto okay" mi sorrise teneramente.
"Aspetta... io però non ho finito... devi ancora metterti i miei pantaloni, i miei occhiali da sole e--..."
"Ma perché?!?!?" Sbottai ridendo.

MA PERCHÉ?
PERCHÉ?
*QUESTO ERA DI FORI*
MA DOVE L'AVEVO TROVATO IO UNO COSÌ?

"Così diventi Federica Rossi" affermò lui.
"O mio dio!" Cominciai a ridere.
"Ridi, ridi! Tanto prima o poi Giselle Rossi lo diventarai!"

Tutta Colpa Di Quegli Occhi||FEDERICO ROSSI||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora