FEDERICO'S POV
Aprii gli occhi e mi trovai sdraiato sopra la barella di un'ambulanza.
Una donna mi teneva entrambi le mani e piangeva.
Mamma...Non ricordavo nemmeno di essere svenuto, ricordavo solo il viso pieno di sangue di Giselle e tutti quei brividi che mi divoravano il corpo a quella visione.
"Fate presto, vi prego!" Disse mia madre rivolgendosi ai medici che erano lì a guidare.
"M-mam-ma..." provai a parlare.
"Tesoro siamo quasi arrivati in ospedale, sta tranquillo" mi accarezzó dolcemente una guancia.
"M-mamma..." sussurrai ancora.
"M-mi d-dispiace..." continuai balbettando a causa della poca forza che mi rimaneva.
"D-dov'è G-giselle?" Sussultai d'un tratto spalancando i miei occhi.
"Federico..."
"Mamma dov'è Giselle?" Ripeté sempre più preoccupato.Mia madre non fece in tempo a rispondermi che arrivammo in ospedale. Due uomini aprirono le porte del l'ambulanza, afferrarono la mia barella e cominciarono a correre verso l'entrata. Però, subito dopo sentii una voce gridare che catturó all'istante la mia attenzione:
"Fate spazio, fate spazio! Abbiamo un codice rosso!"
Ancora con la coda dell'occhio riuscii a vedere un'altra barella come la mia che andava verso una stanza tenebra e cupa proprio in fondo al corridoio. Sopra vidi una massa di lunghi capelli biondi e alcuni ciuffi color rosso sporco... rosso sangue... poi, vidi una mascherina sul viso, una di quelle che aiuta a respirare, un collare come il mio e un braccio era fasciato con delle garze bianche che piano piano stavano diventando piene di sangue pure quelle... c'erano troppe cose piene di sangue per una principessa come Giselle.
Lei non si meritava tutto ciò.
Era stata solo colpa mia.
Avrei dovuto darle retta in auto.
Avrei dovuto rallentare ed ascoltarla.
Si, dovevo ascoltarla.
A quest'ora non eravamo qui... eravamo sul mio letto a ridere e scherzare come sempre dopo aver fatto l'amore in un giorno qualunque.@federicofederossi ha pubblicato una foto.
Federicofederossi:
La gente perde la testa quando sta per perdere chi ama. Perdonami...❤In pochissimi secondi cominciarono ad arrivarmi commenti e messaggi da amici, colleghi di lavoro, da tutte le fan sia mie, che di Giselle chiedendo cosa fosse successo. Decisi però di non rispondere a nessuno, così spensi il cellulare.
Qualche ora dopo vari controlli i medici si accorsero che stavo bene, avevo solo qualche graffio, niente di che, così mi fecero scendere dalla barella. Mi misi a sedere su alcune sedie di plastica in sala d'attesa con mia mamma.
Un medico mi portò solo un po di ghiaccio da mettere sopra la testa."Dovevo esserci io al posto di Giselle..." dissi continuando a piangere.
"Non dire così Fede... non è stata colpa tua..." cercò di consolarmi e mi abbracció.
"E invece si mamma, è stata tutta colpa mia" singhiozzai stringendola forte a me.
"Era lei quella che doveva avere solo qualche graffio, non io" continuai.
"Mi puoi spiegare che cos'è successo?" Domandò lei togliendomi i capelli che mi erano ricaduti sulla fronte.
"È-è c-che..." provai a parlare, ma non ci riuscii.Piú ripensavo a tutto quello che era appena successo e più le lacrime sul mio viso si facevano più profonde.
"Shh... non ti preoccupare..." mi abbracció di nuovo stampandomi un bacio sulla fronte.
In quel momento vidi passare per la seconda volta la barella di Giselle con circa cinque, sei dottori intorno a lei, ognuno dei quali controllava qualcosa di diverso: il cuore, la circolazione del sangue, i muscoli, la respirazione...
Mi staccai da mia madre e correndo andai da lei.
"Giselle! Giselle! Sono Federico... perdonami ti prego... ti amo... t-ti amo principessa!" Gridai facendo girare verso di me tutte le altre persone che erano sedute in sala d'attesa con noi.
Nonostante tutti i medici, riuscii ad afferrare una sua mano e la strinsi forte come forze non avevo mai fatto prima ad ora.
"Sì allontani signorino, la prego" cercò di farmi andare via un dottore.
Notai che Giselle aveva ancora gli occhi chiusi e non capivo il perché.
Poi, una risposta attraversó i miei pensieri, ma la scacciai velocemente.
Non volevo nemmeno pensarci.Perché non ero io al suo posto?
Perché il camion non era venuto dalla mia parte invece che dalla sua?
Perché?"Giselle ti prego, apri gli occhi.... ci sono io qui con te... ti prego... c'è il tuo principe con te.... non è successo nulla" sussurrai ancora in preda al panico.
Un infermiere tolse con violenza la mia mano da quella di Giselle, poi spinse la barella dentro ad una stanza e mi chiuse la porta proprio in faccia.
Ed io non poté fare più nulla.@federicofederossi ha pubblicato una foto.
Federicofederossi:
Riprenditi presto, non lasciarmi adesso...❤@federicofederossi ha bloccato i commenti sotto questo post.
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Tutta Colpa Di Quegli Occhi||FEDERICO ROSSI||
FanfictionGiselle, cantante famosissima in Australia e America, è invitata a partecipare al CocacolaSummerFestival a Roma. Li incontrerà un ragazzo che le cambierà la vita, ma a causa della sua carriera dovrà ritornare a casa. Come si concluderà quest'amore...