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"Grazie per quello che hai fatto poco fa" disse Morena abbracciandomi.
"Non ti preoccupare" ricambiai l'abbraccio.
"Vado a vedere come sta Federico..." sussurrai.
"Sì vai tesoro, grazie ancora"

Le sorrisi ed uscii dal soggiorno un po' zoppicante a causa dei vetri che avevo ancora nei piedi.

Arrivai davanti alla camera di Fede, bussai educatamente e lui venne ad aprirmi.
Aveva la testa bassa, gli occhi lucidi con delle lacrime sulle guance ormai svanite e gli tremavano ancora le mani.

Io mi gettai subito fra le sue braccia, lui mi strinse forte a se, mi prese in braccio, chiuse la porta con un piede e mi portò sul letto.

"Come stai?" Chiesi dolcemente nel frattempo che lui mi appoggiasse con delicatezza sul suo materasso.
"Un pochino meglio..." abbassò lo sguardo.
"Grazie per quello che hai fatto per me" continuò.
"Non ti preoccupare. Comunque posso dirti una cosa?"

Annuì.

"Fai davvero tanta paura quando sei arrabbiato. Mi stavano tremando le gambe quando stavo venendo da te per fermarti"
"E non hai avuto paura di me?" Domandò.
"No" risposi secca e sicura di me.
"Tu potevi essere anche incazzato con il mondo intero, ma non mi avresti fatto mai del male. Ti conosco e non mi toccheresti nemmeno con un fiore"

Fece un piccolo sorriso.

"Vedi perché ti amo? Quando si tratta di farmi ridere non ne sbagli una"
"Ti amo Fede" lo abbracciai forte.
"Ti amo anche io piccola, non sai quanto"
"Dovresti fare una doccia, sei tutto sudato e ti sei anche tagliato una mano con i vetri" presi il suo braccio e gli feci notare la ferita.
"Sì dopo vado. Tu ti sei tolta quei vetri dal piede?"
"No ancora n--..." non mi fece finire la frase.
"Vado a prendere un ago per toglierteli prima che ti facciano infezione, torno subito"

Scese dal letto e andò in camera di Morena per cercare il beauty.

Pochi secondi dopo ritornó ed io mi misi a sedere a modo sul bordo del letto.

"N-non mi fare male..." sussurrai impaurita.
"Scusa eh, ma poco fa non avevi detto che non ti avrei fatto mai del male?" rise.
"Sì, ma ho paura" indietreggiai un pochino sul letto.
"Dai Giselle... non è niente..." mi afferrò piano il piede.
"Sicuro?"
"Ti fidi di me?"

Annuii.

"Allora stai tranquilla" continuò dopo.

Mi sdraiai di nuovo e misi le mani sui miei occhi dalla paura.
Cominciai a sentirmi pungere e mi faceva male...

"Piano Fede.... m-mi fai male..." gemetti dal dolore.
"Cerca di resistere piccola. Ho quasi finito"

Strinsi i denti fino a quando sentii le labbra di Federico sulle mie cosce e le sue mani che me le accarezzavano.

"C-cosa stai facendo...?" Risi.
"Ho finito... e... per farmi perdonare di averti fatto male..."

Gli presi la testa fra le mie mani.

"Ma io ti ho già perdonato"

Abbassò lo sguardo.

"Quando potrò fare l'amore con te?" Domandò d'un tratto.
"Presto" gli sorrisi.
"Ma quando? Io non resisto più senza di te"
"Appena hai fatto il controllo al cuore lo facciamo, okay?"
"Davvero? Me lo prometti?"  Gli si illuminarono gli occhi.
"Te lo prometto"

Lo baciai di nuovo.

"Adesso però mi posso vestire? È da ieri sera che giro per casa tua mezza nuda"
"Guarda che non mi dai mica fastidio eh, anzi..." rise.
"Smettila! Sei sempre il solito!"

Tutta Colpa Di Quegli Occhi||FEDERICO ROSSI||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora