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"Scusami..." esclamammo entrambi contemporaneamente.
"Scusarti? Per cosa? È stata colpa mia. Non avrei dovuto reagire così" disse Fede.
"Io non dovevo intromettermi e avrei dovuto lasciarti stare"
"Non ti preoccupare, lo avrei fatto anche io"
"Scusami per averti chiamato lunatico di merda. Ero soltanto presa dalla rabbia..." abbassai lo sguardo.
"Dicono che è proprio quando siamo arrabbiati che diciamo le cose che pensiamo" mi guardò.
"No Fede! Non è vero! Lo sai anche tu che non lo penso!" Mi voltai verso di lui con gli occhi che mi cominciarono a diventare lucidi, ancora una volta.
"Sì lo so! Tranquilla!" Mi rassicuró sorridendo appoggiando una mano sulla mia coscia.
"Amici?" Chiesi per essere sicura di aver fatto pace e di aver chiarito tutto definitivamente.
"Lo sai che non ti risponderó mai a questa domanda" sorrise.

Alzai gli occhi al cielo.

"Allora... conoscenti?"
"Già meglio ahahah"

Fece una piccola risata.

"Mi era mancato" dissi a bassa voce.
"Cosa?" Domandó confuso.
"Il suo della tua risata" risposi sincera.
"Avvicinati" esclamò Federico.
"No Fede... stai guidando... cosa c'è?"
"Avvicinati" ripeté lui.

Dubbiosa, feci come mi disse, si girò si scatto verso di me e mi stampó un bacio inaspettato sulle labbra.

"Fede!!! Ma perché lo hai fatto?" Gridai tornando al mio posto.
"Mi andava" alzò le spalle.

---

Eravamo appena arrivati allo stadio e stavamo parcheggiando la macchina.

"Sono contento che sei venuta con me" disse prima di scendere dall'auto.

Sorrisi senza farmi vedere e scesi pure io.

Chiuse la sua macchina e ci avviammo verso l'ingresso dello stadio.

D'un tratto, mentre stavamo camminando, sentii un suo braccio cingermi la schiena e rabbrividii subito a quel contatto.
Spostai il mio sguardo su di Fede che stava cercando di capire dove entravano coloro che avevano il posto sulle tribune.

Evidentemente non se ne era reso nemmeno conto di avermi stretta a lui.
Forse gli sembrava una cosa normale.
Boh chissà.

"Ti posso fare una foto?" Chiese prendendo il suo cellulare dalla tasca dei suoi pantaloni.
"P-perché?" Domandai divertita.
"Perché sei bellissima"
"Ahah grazie... mmh va bene"

~📷~

"Com'è venuta?"
"Meravigliosa"

Arrossii a quel complimento.

@federicofederossi ha pubblicato una foto.

Federicofederossi:E anche se litighiamo ogni due per tre, io non ti cambierei mai per due meglio di te

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Federicofederossi:
E anche se litighiamo ogni due per tre, io non ti cambierei mai per due meglio di te.

Giselleofficial:


@giselleofficial ha pubblicato una foto.

Giselleofficial:Tenetevi strette le persone con le quali è bellissimo anche litigare

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Giselleofficial:
Tenetevi strette le persone con le quali è bellissimo anche litigare.

Federicofederossi:
Quella è la mia espressione quando ti faccio le foto.❤

Ormai mancavano pochi minuti all'inizio del concerto.
Non stavo più nella pelle.
Non ero mai stata ad un concerto di Tiziano Ferro prima ad ora e sentivo già l'adrenalina addosso.

Le luci cominciarono ad alzarsi e le grida delle persone ad aumentare sempre di più, fino a quando il RE della musica italiana iniziò a cantare la sua prima canzone:

Il Mestiere Della Vita.

Tutta Colpa Di Quegli Occhi||FEDERICO ROSSI||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora