GISELLE'S POV
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Federicofederossi:
Appena tornato a casa con la mia principessa❤👑Verso mezzogiorno arrivammo all'aeroporto di Bologna e con un taxi arrivammo a Modena.
"Grazie mille, arrivederci" disse educatamente Federico scendendo dall'auto.
"Grazie a voi ragazzi, buona giornata" rispose l'uomo al volante.Io mi limitai a sorridere e prendendo una mano di Fede, scesi dalla macchina pure io.
Entrammo nel cancello della sua casa e tenendo sempre le nostre e dita intrecciate fra di loro, mi fermai a pochi passi dietro Federico e lui fu a sua volta costretto a fermarsi.Alzai lo sguardo ed incrociai i suoi magnifici occhi color mare.
Non disse una parola, ma si avvicinó a me e mi abbracció gettando le sue braccia attorno ai miei fianchi e lasciando cadere le nostre valige a terra.
Mi accarezzó delicatamente i capelli e mi stampó un bacio sulla testa."Sei speciale..." sussurrai quasi con una lacrima agli occhi.
"Tu sei speciale Giselle..." mi strinse forte a sé.
"Mi hai fatto il regalo più bello del mondo venendo da me e non me lo dimenticherò mai" continuó.
"Lo faccio solo perché so che tu per me faresti la stessa cosa" gli stampai un bacio umido sulle sue labbra.
"Ragazzi!" Sentimmo urlare alle nostre spalle.
"Siete tornati!" Girammo lo sguardo e vedemmo Morena correrci incontro. "Mamma!" Esclamò Federico abbracciandola.
"Tesoro,come stai?" Chiese staccandosi da lui e venendo poi verso di me
"Bene" sorrise Fede.
"Vi siete divertiti in Spagna?" Domandò dopo.
"Si tantissimo!" Esclamai entusiasta io.Ad un tratto sentimmo lo squillo di un cellulare.
Era quello di Morena.
Lei afferrò il suo telefono, lo sblocco e lesse un messaggio.Federico intanto colse l'occasione per sussurrarmi qualcosa all'orecchio:
"Se avessi portato i preservativi ancora di più..." mi palpó il sedere con una sua mano ed io sobbalzai subito in piedi.
Ovviamente la mia carnagione diventò rosso fuoco e Morena se ne accorse.
Vaffanculo Federico."Sicura di stare bene Giselle?"
"S-si..." balbettai io.Con la coda dell'occhio vidi Federico ridere sotto i baffi.
Lo avrei voluto uccidere in quel momento."D'accordo... avete fame? Cosa vi preparo per pranzo?
"Ad essere sincera non ho molta fame..." parlai io
"Si, nemmeno io" disse Federico. "Andiamo un po' in camera a riposarci, va bene?" Continuó lui.
"Si, certo!"Arrivammo in casa ed io e Fede andammo subito in camera sua.
"Dovevi proprio pronunciare quella frase prima, vero?" Chiesi io sbuffando e sedendomi sul suo letto con le mani incrociate sul mio petto. "Non sai quanto ti amo quando arrossisci e balbetti... specialmente di fronte a mia mamma" rise lui venendo a sdraiarsi accanto a me.
"Sei cattivo" indietreggiai con la schiena fino a quando lui non riuscì ad imprigionarmi alla testata del letto.
"Sei in trappola" sussurró sensualmente.
"Non sarebbe la prima volta..." sbuffai io quasi ridendo.
"Dai vieni qui..." si avvicinò sempre di più alle mie labbra.
"Ma sono qui..." sorrisi gettando le mie braccia attorno al suo collo.
"E cosa stai aspettando, baciami"Io lo accontentai e in pochissimo tempo le mie labbra erano sulle sue. Senti le sue mani accarezzarmi delicatamente i fianchi e rabbrividì a quel tocco.
Poi, ad un certo punto le sue mani cominciarono a giocherellare con la mia maglietta e me la sfilò facendomi alzare le braccia."F-fede..." sussurrai.
"Cosa c'è? Non ti ho fatto ancora nulla..."
"L-lo so... m-ma c'è tua mamma di là..."
"Ma se lo abbiamo un casino di volte mentre c'era mia madre in casa!" Esclamò ridendo.
"Sì, lo so. Ma se poi ci vede?" Domandai un po preoccupata.
"Fidati... non ci riuscirá..." venne ancora più vicino a me.
"S-sicuro?" Balbettai.
"Al cento per cento... dai però adesso vieni qui..."Sorrisi ancora e lo baciai appassionatamente.
Federico appoggiò le sue mani sul l'elastico dei nei jeans, poi li sbottonó e me li sfiló piano lanciandoli a terra.Respirando con affanno, cominciò a lasciarmi dei piccoli baci umidi sulle mie cosce nude.
"F-fai piano..." ansimai io lasciando cadere la mia testa all'indietro.
"Perché? Non riesci a trattenerti...?"
"N-no..." deglutii la saliva che mi era rimasta in gola.
"Come no..."
"S-stai zitto..." afferrai il suo ciuffo di capelli con le mie mani e lo tirai leggermente.
"P-perchè t-ti s-sei f-fermato?" Ansimai sempre di più.
"Attenta a non venire prima del dovuto, altrimenti il divertimento finisce subito" mise il broncio.Non gli risposi quella volta, ma mi limitai a tirare un po di più i suoi capelli.
"C-cazzo Giselle... come fai ad eccitarmi pure quando fai così..." ansamó pure lui.
Dopodiché si alzò in ginocchio e si tolse la sua maglietta per poi lanciarla a terra con il resto dei nostro vestiti.
Il mio respiro nel frattempo si stava facendo sempre più pesante e notai che pure lui non avrebbe resistito ancora a lungo. Infatti, mi sfiló le mie mutandine e molto velocemente andò ad aprire il primo cassetto del suo comodino per prendere una bustina argentata.
La strappó violentemente con i denti, si tolse i pantaloni e i suoi boxer e se lo mise.
Poi mi prese per le gambe, mi costrinse ad aprirle e si appoggiò con il suo corpo nudo completamente sopra di me. La sua testa andò a finire sul mio seno cominció a palparlo con una mano. Con una grande spinta la sua intimità entró dentro la mia ed io feci un sussulto per la sorpresa inaspettata. Mentre le sue mani si erano impossessate del mio seno, la sua bocca andò subito sul mio collo ed iniziò a lasciarmi dei piccoli ma potenti morsi anche sulla mia clavicola.
Poco dopo lo sentii ansimare il mio nome con un respiro caldo e umido."G-giselle..."
Federico mi lasciò una lunga scia di baci che partiva dalla mia clavicola fino ad arrivare al mio ombelico, mentre le sue spinte dentro di me si facevano sempre più profonde.
Io raggiunsi l'apice del piacere."F-fede..." gridai cercando di trattenermi per poi mordermi il labbro inferiore per provare a zittirmi.
Sentii le labbra di Federico sorridere sulla mia pelle del mio collo e curiosa gli domandai balbettando:
"P-perchè stai r-ridendo?"
"P-perché t-ti completo... n-noi c-ci completiamo..."A quella risposta andai ancora più a fuoco di quando non lo fossi già e ansimai sempre più forte.
Lasciai cadere la mie testa all'indietro mentre le sue mani cominciarono a toccarmi i fianchi e le sue labbra iniziarono a succhiare appena sotto al mio seno per poi lasciarmi dei grandi segni sulla mia pelle.
Stavo continuando a mordermi il labbro inferiore quando sentii Federico irrigidirsi e pochi secondi dopo venne dentro di me.
Fu molto strana questa cosa, perché solitamente ero sempre venuta io prima di lui... però mentre Fede continuava ad entrare ed uscire un po più lentamente da dentro di me venni anch'io chiudendo gli occhi e cercando di non urlare."T-ti a-amo..." ansimó ancora lui sdraiandosi tutto sudato accanto a me.
"T-ti a-amo a-anche i-io..." gli risposi provando a far tornare il mio cuore ad un battito cardiaco normale.Lui appoggió la sua testa sul mio seno nudo e coprí entrambi con un lenzuolo.
Io cominciai a fargli dei piccoli grattini sulle schiena e in poco tempo ci addormetammo insieme abbracciati l'uno all'altra."Comunque mi era mancato.." parlò lui.
"Cosa?"
"Fare l'amore con te..."Gli stampai un tenero bacio sulla fronte spostandogli i capelli bagnati di sudore e feci un sorriso a trentadue denti.
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Tutta Colpa Di Quegli Occhi||FEDERICO ROSSI||
FanfictionGiselle, cantante famosissima in Australia e America, è invitata a partecipare al CocacolaSummerFestival a Roma. Li incontrerà un ragazzo che le cambierà la vita, ma a causa della sua carriera dovrà ritornare a casa. Come si concluderà quest'amore...