FEDERICO'S POV
Da Principessa💘👑:
Mi abbracci?Non ricordo il perché scoppiai a piangere.
Forse perché non me lo aspettavo, oppure solo per la gioia.
Insomma, non me lo ricordo.Non le risposi al messaggio, ma andai subito da lei.
Mi alzai da dov'ero stato a sedere fino ad allora in cima al palco e con i miei occhi vidi una piccola lucina sulla tribuna a destra.
Sapevo che era lei.
Con la torcia del telefono.
Aveva sempre avuto paura del buio, anche quando stava in casa da sola la notte.In pochi minuti arrivai sulle ultime scale e mi fermai a pochi passi di fronte a lei.
Quando si accorse di me, si alzò subito e venne ad abbracciarmi lanciando le sue braccia attorno al mio collo.
Io la strinsi a me, la presi per i fianchi a l'attirai il più vicino possibile.Mi accorsi solo adesso che anche lei stava piangendo, così mi staccai di poco dall'abbraccio solo per poterla baciare.
La baciai lentamente all'inizio, per capire se lei era d'accordo oppure no.
Ma non oppose resistenza, allora decisi di continuare più appassionatamente.Mi tolsi la giacca di pelle che avevo addosso e la misi sulle sue spalle.
Mi misi a sedere sulle gradinate delle tribune e la feci stendere appoggiando la sua testa sulle mia gambe.@federicofederossi ha pubblicato una foto.
Federicofederossi:
❤Cominciai a coccolarla fra le mie braccia fino a quando girò la testa e fece incrociare i suoi occhi con i miei.
"P-erché piangi?" Mi sussurrò con una voce debole.
"Il tuo messaggio..."Feci una pausa.
"... il tuo messaggio mi ha fatto piangere..." risposi piano.
"P-perché?"
"N-non me lo aspettavo..."Alzó un braccio e con la sua mano mi accarezzó lentamente una guancia e i capelli dietro l'orecchio.
Sorrise.
"Avvicinati" disse.
Le diedi retta.
"Chiudi gli occhi" continuò.
Sentii le sue labbra premere sulle mie.
Fui io il primo a chiedere l'accesso con la lingua il quale lei non mi negó. Così iniziai ad accarezzarle i fianchi infilando le mie mani sotto la sua maglietta.
Il mio tocco freddo con il suo corpo caldo, la fece gemere più volte e non potei non sorridere.Arrivai ai suoi seni, li strizzai e la sentii gemere ancora.
Più forte.
Con un dito disegnai una linea dritta e immaginaria che partiva dal suo collo, scendeva sul suo ombelico e arrivava al bordo dei suoi jeans.
Lei lasciò cadere la sua testa all'indietro ed io colsi l'occasione per alzarle la maglietta.
Iniziai a percorrere una linea di baci umidi su tutta la sua pancia e la sentii ansimare sempre di più."F-f-fede..."
Con le mie dita andai dietro alla sua schiena e le sganciai il reggiseno, ma non riuscii toglierlo a causa della maglietta che aveva sopra.
Feci per sfilargliela, però mi fermó:
"N-non lo f-fare... è freddo... e non voglio ammalarmi..."
"Io voglio fare l'amore con te..." le sussurrai con tono convinto.
"Fede sono quasi le 3 di notte... è freddo... e... buio..."
"Non me ne frega niente se è freddo. Può anche nevicare, a me non cambia nulla..."La vidi sorridere e la continuai a baciare sempre di più.
"Posso?" Le chiesi per essere sicuro.
"N-n-non me la sento adesso... e poi sono anche stanca..." abbassò lo sguardo.Non le risposi.
Le riagganciai il reggiseno e le sistemai la maglietta a modo.
"S-sei arrabbiato?" Alzó la testa per guardarmi negli occhi.
"Mi sei mancata in questi mesi Giselle. Non sai quanto sono stato felice quando ti ho visto entrare in camera mia durante il compleanno di mia mamma. I miei occhi brillavano di felicità e quando ti ho stretta fra le mie braccia mi sono sentito finalmente a casa: tu sei la mia casa. Se ho te, ho tutto e non mi manca niente. Forse si, sono arrabbiato, ma non con te, con me stesso. Ti ho lasciato andare via da me senza fare nulla. Non ne faccio mai una giusta. Sbaglio sempre"
"Non è vero" controbatté lei.
"Sì che lo è. Oggi per esempio. Abbiamo litigato due volte in sole ventiquattro ore e in entrambi i casi è stata colpa mia"
"Non dire così..." mi abbracciò alzandosi e mettendosi a cavalcioni su di me.La mia testa andò a finire nei suoi capelli profumati e con le mie braccia l'attirai più vicina.
Cominciai a sentir bruciare il collo e solo adesso realizzai che ci stava lasciando un suo segno.
Iniziai a gemere e la sentii sorridere sulla mia pelle.Dopo aver concluso con dei dolci baci umidi si spostò sulla clavicola dove ne fece altri cinque o sei.
Cominciai a gemere sempre più forte fino a che lei mi domandò:
"Lo vuoi fare davvero?"
Annuii sinceramente guardandola negli occhi.
"Vieni con me" scese dalle mie ginocchia e mi prese per mano.
STAI LEGGENDO
Tutta Colpa Di Quegli Occhi||FEDERICO ROSSI||
FanfictionGiselle, cantante famosissima in Australia e America, è invitata a partecipare al CocacolaSummerFestival a Roma. Li incontrerà un ragazzo che le cambierà la vita, ma a causa della sua carriera dovrà ritornare a casa. Come si concluderà quest'amore...